Il 20 giugno alle 22:51 (ora italiana) il Sole entra nel segno del Cancro, buon solstizio d’estate!
Ci troviamo nella quarta stagione astrologica, ogni stagione, dodici in tutto, prende il nome del segno in cui si trova il Sole e ha una durata di 30 giorni.
Questo dettaglio è facilmente individuabile all’interno del grafico del tema natale. Il simbolo di ogni segno zodiacale è inserito in uno spicchio dove sono presenti trenta lineette di diverso spessore, quelle più lunghe e scure segnano la fine e l’inizio delle decadi (prima, seconda e terza).
Lascio qui il collegamento all’articolo introduttivo di questa rubrica: ASTRO-ILLOGICA | Intro, dove troverai anche il grafico per avere un’idea più precisa di quanto scritto.
È servito più tempo del solito per scrivere e consegnare l’articolo sulla stagione del Cancro, motivo per il quale stai leggendo con ritardo. Non riuscirò a rispettare i tempi di consegna così come i cicli astrologici come avrei voluto, pazienza.
Continuo a cancellare, continuo a bucare il foglio con la penna blu e continuo a pentirmene perché sul retro poteva esserci la parola che stavo cercando, se non per riordinare i pensieri, quantomeno per dare loro una prima direzione.
Tra le parole scritte male ne leggo una prima di tutte:
Percorso
Perché l’ho scritta? Ieri sera qualcuno l’ha pronunciata in assemblea. Continua a risuonarmi, ad attirare la mia attenzione.
Senza farci troppo caso, pensando di starmi distraendo mentre mi mordo le pellicine dell’anulare e penso che dovrei solo concentrarmi noto con immediato stupore che la parola “percorso” indica, nel linguaggio comune, sia il fatto di spostarsi da un luogo all’altro, quindi proprio il fatto di percorrere, sia il tratto che viene attraversato.
‘Percorso’ è la parola che sta almeno due volte nello stesso posto e anche si muove. ‘Percorso’ è la parola che stavo cercando per aprire l’articolo dicendo che il segno del Cancro non va a braccetto sempre e solo con le lacrime e la malinconia (per altro chiedo, quale persona non ci va?).
La stagione del Cancro, così come la parola ‘percorso’ è legata al presente in quanto indica “il fatto di percorrere” ed è legata anche al passato poiché indica “il tratto attraversato”. Continuando a pensare posso dire che un percorso, così come la stagione attuale, è qualcosa che ci orienta verso il poi.
Il segno del Cancro è una sovrapposizione di piani temporali e di spazi che coesistono e si intersecano.
Senza contatto nessuno di questi mondi potrebbe vivere davvero ma proviamo a procedere con ordine.
Nell’immaginario collettivo generato dall’astrologia mainstream il segno dellɜ granchiettɜ viene tradotto con lacrime e tristezza. Ma noi non piangiamo solo quando siamo tristi, spesso piangiamo quando proviamo emozioni, piangiamo quando non troviamo o non vogliamo utilizzare delle parole per esprimerci ed entrare in contatto con lɜ altrɜ o con una parte di noi stessɜ.
Piangiamo quando guardiamo il Sole, quando c’è troppo vento. Piangiamo quando siamo arrabbiatɜ e quando ci liberiamo da un peso dalla portata inestimabile. Piangiamo per difendere e mantenere segreto qualcosa che non vogliamo dire. Piangiamo quando vediamo schiudersi un uovo e dall’involucro esce una testolina spelacchiata che non smette di pigolare, e continuerà a farlo a lungo. Piangiamo quando tagliamo le cipolle.
Altre due parole che associo alla stagione del Cancro sono:
Protezione e difesa
Utilizziamo spesso queste parole come se fossero sinonimi ma non agiscono con la stessa dinamica, condividono solo l’intenzione.
‘Proteggere’ indica l’azione del coprire, del frapporre un ostacolo fra ciò che offende e attacca e ciò che si protegge mentre l’atto del difendere descrive un agire attivo verso la controparte.
Proteggere qualcunǝ da un’aggressione prevede usare il proprio corpo come scudo, difendere qualcunǝ da un’aggressione significa fronteggiare l’aggressore.
Dopo quasi 9 mesi di guerra e genocidio in corso nei territori della Palestina occupata, quando pronuncio la parola ‘difesa’, non riesco a non pensare al 7 ottobre e come, dopo tutto questo tempo, gran parte delle persone ancora non sa argomentare in nessun altro modo se non condannando la resistenza palestinese.
Il 7 ottobre 2023 non è stata la miccia, il 7 ottobre è stata una delle risposte che lo stato coloniale di Israele sta ricevendo dopo più di 76 anni di occupazione illegale dei territori palestinesi. Questa, si chiama ‘difesa’.
Riporto le parole scritte da un amico italo-palestinese:
“La lotta del popolo palestinese non deve insegnarci il suo romanticismo. La lotta del popolo palestinese deve interrogarci su quanto siamo dispostɜ a opporci per recuperare le nostre libertà”.
Scriviti questa frase su un foglio e appendila in casa da qualche parte, è un ottimo spunto per questa stagione dato che questo segno zodiacale è portato a indagare sempre a fondo e non rimanere sulla superficie.
Per capire è necessario approfondire. Per approfondire bisogna prendersi il tempo. Per piacere, se non l’hai ancora fatto, inizia a farlo. Non è vero che non serve a niente.
In merito a questi argomenti ti consigliamo la lettura degli articoli di Labiba per wall:out magazine. |
Quando conosco persone con posizionamenti nel segno del Cancro di primo acchito noto la loro forza, conseguenza diretta di una delicatezza e profondità d’animo.
Il Cancro sa come guarire sé stesso perché spesso si percepisce ferito e, di conseguenza, si prende cura dellɜ altrɜ perché sa approcciare alle cose più difficili da gestire: le emozioni delle persone.
Il Cancro non è trattenuto dall’orgoglio personale ma da una spinta collettiva. È disposto a svalutarsi per invogliarti ad avvicinarti perché sa che l’orgoglio non ha potere, la condivisione sí.
Il problema di una persona diventa il problema di tutti se ci teniamo l’unǝ all’altrǝ. L’accoglienza è preziosa. La pazienza è l’arte nobile che ci insegna, non da intendere come sopportazione autoflagellante ma come attesa dei naturali tempi di cui la vita e le persone hanno bisogno. Qualora dei confini non venissero rispettati è necessario, anzi doveroso, farlo presente rivendicandoli.
Sento spesso dire “diffida dal segno del Cancro”.
Chi conta diversi posizionamenti cancerini sa di essere estremamente empaticǝ e l’empatia è proprio uno di quei sentimenti più terrificanti da presentare al mondo perché parla anche di noi e ci chiede di essere presenti: questo fa paura perché ciò di cui abbiamo più bisogno.
L’asse IV – X
Come ricordo in ogni articolo i segni, così come tutto lo zodiaco in generale, non esistono come entità singole ma prendono forma grazie alle relazioni che intrecciano.
L’asse quarta casa, cosignificante del segno del Cancro, e decima casa, cosignificante del segno del Capricorno riguarda il nostro ambiente, quel luogo al quale sentiamo di appartenere, dove ascoltiamo e dove altrɜ ci ascoltano.
La parola che più definisce questo asse è ‘dubbio’: quando quest’ultimo gioca un ruolo funzionale piuttosto che esser dettato dalla critica sterile.
Il dubbio prepara terra fertile alla messa in discussione che parte dal personale per allargarsi al contesto al quale, in un dato momento, sentiamo di appartenere. Parte dal personale per diventare atto politico e di emancipazione.
I modelli relazionali che accogliamo o che decidiamo di accettare non sono ‘solo fatti nostri’, sono fatti politici.
Più ne parliamo attraverso confronti orizzontali più creiamo la possibilità di inventare nuove definizioni capaci di orientare il nostro sentire. Muoversi nel mondo esitando non significa essere incapaci di stare al mondo, significa pensare a ciò che si sta facendo e aprirsi a nuove possibilità.
L’opera che accompagna l’articolo è stata fotografata da Simone Putzu (ascendente Cancro) e creata da Linda Repetto, amica (anche lei) dall’ascendente cancerino, due persone speciali che hanno rianimato la mia vita negli ultimi anni.
Quando Linda ha iniziato a raccontarmi la sua idea ero senza parole.
Con quella amorevole semplicità di stampo cancerino ha dato vita a una doppia metafora che parte dal personale prendendosi il tempo per sé e la propria arte, trasformando in maniera naturale questo spazio in tempo condiviso con e per altrɜ, tanto che l’opera è stata regalata a un amico che se ne è innamorato vedendola prendere forma.
Attenzione reciproca che non passa inosservata perché sostiene le varie forme e realtà dell’amore. Linda ha fatto un regalo stupendo anche a me e a te che stai leggendo.
Il pianeta complice del segno del Cancro è la Luna
Sí, hai letto bene, ho scritto pianeta. In astrologhese, per convenzione, chiamiamo pianeti anche il Sole e Luna, consapevoli del fatto che il primo sia una stella e, la seconda, il satellite della Terra.
Come evidenzio sempre a ogni laboratorio sulla Luna sforziamoci di non vedere la Luna come “la parte femminile”, regà andiamo un attimo oltre.
Come scrive Astri Amari:
“Dobbiamo fare lo sforzo di trovare termini differenti da “donna“, “femminile“ e “madre“, poiché questi nello spettro semantico in cui si trovano immersi attualmente sono vettori di una certa visione di quell’elite di donne bianche ed economicamente benestanti che è stata molto influente in Europa, in America centrale e in Sudamerica fino agli anni 90. […] Potremmo allora dire che la Luna, fuori dalla simbologia che le è stata consegnata, è trans. La Luna è trans perché l’eterosessualità non ha un’attrazione gravitazionale e non è né il centro né la misura del mondo. […] La Luna è arte transfemminista, ma non diremo che è femmina.”
Le ultime due parole che ho scritto per questa stagione sono:
Memoria e sogno
Approcciamo all’idea della Luna come memoria collettiva in continuo movimento (come lei) e, dunque, mutamento spinto dal sogno che ci accompagna quando attraversiamo le piazze, quel sogno si chiama ideale.
Omaggiamo la Luna prendendo parte alla collettività perché tutto ci riguarda, specialmente quando pensiamo di no; quello si chiama privilegio e possiamo decostruirlo insieme.
Immagine di copertina:
Grafica wall:out magazine su fotografia di Simone Putzu
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