La locandina dell’evento recita: “Non esiste cinema senza musica”. In descrizione si dice essere una provocazione ma anche una verità.
Chiaramente sia il cinema sia la musica possono vivere di vita propria ma, come in ogni relazione tra le parti, attraverso l’incontro e la condivisione di prospettive, è l’interdipendenza a creare la magia.
Il 23 febbraio di quest’anno è stato presentato al SeeYouSound di Torino il documentario “Musicanti con la pianola” che ripercorre gli ultimi 25 anni della storia del cinema italiano e della carriera di Pivio e Aldo De Scalzi, musicisti e compositori.
La sceneggiatura è stata scritta da Giulia Iannello e Matteo Malatesta, il quale ha diretto anche la regia e il montaggio.
Ciò che più mi ha colpita, non essendo esperta di musica e composizione, sono i rapporti tra le persone:
Partendo dalla storia narrata nel documentario dove si intrecciano vite, musiche ed esperienze passando per la musica dal vivo interpretata dal quartetto d’archi di Progetto Ianua che ha riempito la sala da cinema eseguendo alcuni brani d’orchestra di Pivio e Aldo, arrangiati per quartetto d’archi dal compositore Aron Aboukhalil, trasformando la stanza in più riprese in diversi luoghi che esistono nei ricordi e nell’immaginario di ogni persona presente in sala.
Un’esperienza condivisa che converge con il proprio sentire personale, ti fa (ri)esistere lì per poi tornare a essere parte integrante dell’insieme circostante.
Martedì 6 maggio – dalle 17:00 alle 19:00
Ciò che accadrà qui a Genova, martedì 6 maggio, sarà un’altra delle molteplici possibilità che la musica, anzi, che lə musicistə regalano.
Dalle 17:00 alle 19:00 presso la Biblioteca Universitaria in Via Balbi 40 ci sarà un talk sulla musica da cinema con Pivio e Aldo. La buona notizia è che l’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Ad accompagnare la chiacchierata ci sarà il quartetto d’archi di Caretta Big Band composto per l’occasione da Alessia Vinai, Carola Bellino, Giada Bassani e Leonardo Caridi che suonerà alcuni brani scritti da Pivio e Aldo arrangiati dal compositore Aron Aboukhalil, a dirigere il concertatore Andrea Alinovi.
Legami tra le parti che con il pretesto di creare musica regalano spazio rinnovando a più riprese la vita di chi la realizza e, seppur diversamente, anche di chi la fruisce. Prova per sentirlo anche tu.
Immagine di copertina:
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