La stagione del Sagittario è iniziata il 22 novembre 2024 (h 20:57 ora locale) e si è conclusa il 21 dicembre 2024 (h 10.20 ora locale).
Non ho calcolato bene le tempistiche (strano, mi dirai) di pubblicazione dell’articolo, per questo stai leggendo adesso ma, tutto sommato, penso non ci sia alcuna necessità di arrivare “in tempo” appena finisce la stagione. Ci ho provato ma non ci sono riuscita.
Tutto questo ha una funzione di aiuto e di ulteriore stimolo per evitare di attribuire all’astrologia quell’insensata incombenza di predire ma di stare nel presente metabolizzando ciò che sta accadendo e quel che è avvenuto nelle settimane precedenti.
Questo è un invito, per qualche minuto, a tornare indietro.
Il Sagittario, per altro, è grande estimatore dei viaggi, anche quelli nel tempo. Chi ha forti valori nel segno lo sa, anche la sua stagione ha avuto il piacere di ricordarcelo
In quale tempo hai vissuto tu per qualche settimana? Stai cercando qualcosa?
Mania di grandezza
Uno tra gli stereotipi più ricorrenti del segno del Sagittario è la mania di grandezza. Sapere di cosa hai voglia e desiderarlo ardentemente. Andare incontro a ciò che ti piace.
Quest’affermazione prende un’accezione negativa quando, e se, immersa nell’odierna realtà capitalistica che prende in considerazione il possesso e/o il raggiungimento di un determinato status e di un così detto posto d’onore.
Alleniamoci a spostarci in uno spazio più intimo e a misura di essere umano per avvicinarci alle altre persone, alla nostra comunità.
Siamo tuttə socialmente indottə in egual misura a fare confronti piuttosto che a mettere qualcosa, o metterci, in relazione. E, possiamo dirlo? Mamma mia ma che fatica e che rottura.
Il Sagittario non è “più grande” (inteso come esagerato) di altrə. Il Sagittario espande e, così facendo, scopre e raggiunge continuamente nuovi spazi, persone e nuove realtà. Il Sagittario ci parla delle scoperte che, non per forza, o meglio per privilegio, si compiono durante viaggi fisici.
Non trascrivo mai poesie negli articoli ma oggi, ringraziando Patrizia Cavalli ovunque si trovi, voglio fare un’eccezione.
Ah smetti sedia di esser così sedia!
E voi, libri, non siate così libri!
Come le metti stanno, le giacche abbandonate.
Troppa materia, troppa identità.
Tutti padroni della propria forma.
Sono. Sono quel che sono. Solitari.
E io li vedo a uno a uno separati
E ferma anch’io faccio da piazzetta
A questi oggetti fermi, soli, raggelati.
Ci vuole molta ariosa tenerezza,
una fretta pietosa che muova e che confonda
queste forme padrone sempre uguali, perché
non è vero che si torna, non si ritorna
al ventre, si parte solamente,
si diventa singolari.
Trovo la poesia di Cavalli particolarmente azzeccata per parlare di una delle caratteristiche più incredibili di questo segno focoso:
Le relazioni
Le cose, che poi cose non sono, quando sono solo se stesse rischiano di isolarsi dimenticando che la vita è la relazione tra le parti, più parti. Più parti intese come diverse realtà e diverse persone, ma anche le molteplici parti di sé.
Essere è molto importante, non fraintendermi, ma non può bastare solo quello perché interagire, condividere, conoscere, cambiare idea e partecipare fa accadere la vita, non la fa solo pensare.
Il Sagittario è anche questo.
In una parte di mondo che ci spinge a pensare che le relazioni ci tengono lontanə dalla completa libertà personale, (che per ognunə di noi significa cose diverse) come se la nostra libertà dipendesse dalla capacità di emanciparci da ciò che facciamo con e per lə altrə perché si parla soprattutto di dipendenza piuttosto che di interdipendenza.
Autonomia e condivisione si scambiano e fondono la maggior parte dei piani che siamo statə abituatə a pensare come segmenti unici e separati. Anche perché è bene ricordarlo, non tuttə godiamo del privilegio dell’autonomia.
Questo ci ricorda che ogni relazione è anche un progetto politico. Tutto è politico: il personale, l’istruzione, il tempo libero ed il quotidiano.
Se non sei un Sagittario stereotipato è molto probabile che tu non sia sempre in vacanza, magari lavori cinque o sei giorni a settimana e ti porti dentro grandi sogni sui quali ti concentri soprattutto nel tempo libero.
Se durante la stagione del Sagittario non hai trovato quel che ti aspettavi ma altro allora è tutto ok. Ci siamo.
Il Sagittario è tante cose ma, per fortuna di tuttə, non è mai prevedibile. Il Sagittario ce lo ricorda continuamente. Il suo valore è prezioso.
Il Sagittario dà l’impressione di non voler essere qualcuno ma qualcosa che può cambiare il mondo, proprio come te, qualsiasi siano i tuoi posizionamenti astrologici e geografici.
Il potere di far innamorare le persone
L’opera che accompagna l’articolo è stata realizzata da Nat, Natalia, in arte Isla Mood. Lei, indescrivibile Sagittaria, è un vortice di vita. Così come ogni cosa che si fa.
In questo disegno realizzato appositamente per la rubrica (grazie grazie grazie) troviamo tante sfumature del segno; una tra tutte il movimento che ci aiuta a capire dove abbiamo voglia di stare perché le esigenze cambiano. E dopo averlo capito stiamo lì fino a che ci sentiamo.

Nat mi ha insegnato ad andare sui quad (pattini a quattro ruote) e passare del tempo con lei.
Mi fa pensare che i valori Sagittario hanno il potere di far innamorare le persone che non si sono mai guardate o che il quel momento non riescono a vedersi. L’abilità di far sentire ogni persona significativa perché nel mondo esisti anche tu, anche quando ti sembra di no.
Il Sagittario dona, continuamente, e c’è una cosa che invece non gli riesce spontanea: ricevere.
Se tu che stai leggendo senti risuonare questo particolare sappi che hai davanti un’intera vita per allenarti a ricevere. L’interdipendenza ci salva l’esistenza.
Buon ritorno nel – tuo – tempo.
Immagine di copertina:
Grafica wall:out magazine su illustrazione di Isla Mood
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