Nascosto in bella vista c’è un angolo, tra via Montesano e via Gropallo che non è sempre stato così.
Dico “nascosto in bella vista” perché è uno di quegli sprazzi di vista su cui capita l’occhio di chi si sta avvicinando alla stazione Brignole arrivando da via Fiume o da via Brigate Partigiane. In alto, sopra le mura, palazzi molti dei quali costruiti attorno al 1920 svettano ma in fin dei conti senza nemmeno farsi troppo notare.
E’ proprio qui che inizia la storia di questo articolo. Ad un angolo come tanti, ma meno conosciuto.
Si tratta di un segmento di città che oggi si presenta in tutta la sua brutta crudezza e pericolosità, creando una curva quasi a 90° senza visuale, ovviamente a doppio senso perché altrimenti non saremmo a Genova di quell’insieme di strade sopra menzionate che permettono di tagliare il passaggio da Brignole passando da Corso Montegrappa a Via Assarotti.
Di fronte ad una saracinesca chiusa da oramai diversi anni infatti, dall’altro lato della strada è stato tirato su un muro alto poco più di 3 metri che partendo dalla fine di via Gropallo prosegue fino alla metà di via Montesano, fungendo da barriera col vuoto di un cantiere di Ferrovie dello Stato in essere da tanti anni.
Su una tinta di grigio cemento armato spiccano le scritte più svariate e quello che parrebbe un murales dedicato a Buranello. All’angolo più estremo è cresciuto anche un albero mingherlino che fa capolino con i suoi rami sottili.
Nelle ore di punta il via vai di macchine e moto nelle due direzioni è notevole e vista la pericolosità della curva è un miracolo che nel corso degli anni non siano stati registrati troppi incidenti.
Di notte invece il frastuono dei lavori del cantiere al di là del muro si espande in una zona che di suo sarebbe pacifica e silenziosa. A volte si levano anche dei veli di polvere che si posano sulle auto e immagino, ma non sono riuscito a documentarlo, sulle finestre dei palazzi di via Montesano che affacciano da quel lato.

Come dicevo però, non è sempre stato così
In passato al di là di dove oggi si impone questo muro grigio chiaro con scritte e il murales c’era l’ex sede ARPAL, diventato poi un edificio abbandonato ma ancora in buone condizioni esterne.
Vi si accedeva salendo alcuni gradini di marmo bianco e proprio all’angolo vi era una cabina telefonica. Un marciapiede continuo permetteva il camminamento in tutta la via lasciando spazio anche ad una fila di parcheggi che oggi tornerebbero molto utili.
L’ascensore che dal tunnel della stazione Brignole saliva all’angolo di corso Montegrappa e proseguiva fino alle Mura dello Zerbino, permetteva anche alle fasce meno giovani di scendere senza troppe complicazioni in centro per fare la spesa.
Oggi è stato sostituito da un ascensore che porta alla fermata della metro di Brignole e per salire allo Zerbino bisogna accontentarsi di un bus piccolo, con bassa frequenza e spesso molto affollato.
Una zona che in passato era considerata signorile ora si è vista crollare nella trascuratezza e nel degrado.
Il parcheggio selvaggio arriva ad essere l’ultimo dei problemi, se lo si paragona all’abbandono – sporadico ma presente – di elettrodomestici e resti di mobilia varia e una consistente colonia di topi che per anni ha pasteggiato nei bidoni dell’immondizia prosperando, tanto che mi viene raccontato come alla sera chi tornava tardi a casa dovesse evitare di passare vicino ai bidoni per non ritrovarsi il mezzo al passaggio delle pantegane.
Solo nel 2023 una azione di disinfestazione mirata ed efficace del Comune ha messo fine a questa situazione difficile.
Ora però pare sia arrivato il momento della svolta e che i lavori siano quasi al termine. Non esattamente nelle tempistiche suggerite dall’assessore Campora, ma comunque piuttosto vicine.
A conclusione dei lavori dello snodo ferroviario, dovrebbe seguire la creazione di un mega parcheggio interrato con una parte di esso dedicato ai residenti.
Inoltre i lavori dovrebbero prevedere anche la realizzazione di un’isola verde come sfogo per il quartiere. Scelta con un suo senso d’essere e che risulta molto apprezzabile, ma che se non ben curata e controllata potrebbe finire per diventare una nuova isola del degrado alle spalle del centro della città.
Immagine di copertina:
Vista muro cantiere angolo via Gropallo/via Montesano. Foto di Nadir M.
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