A maggio nelle sale cinematografiche è uscito La nuova scuola genovese, docu-film scritto da Claudio Cabona – giornalista genovese che firma articoli per il Secolo XIX e Rockol – che racconta il rapporto tra il cantautorato italiano e la scena rap genovese.
Scena che vede nomi quali Izi, Tedua, Bresh, Nader, Disme, Guesan, Vaz Tè, Ill Rave e altri. Rapper che hanno superato i confini regionali, approdando sul mercato nazionale. Innovazione da un lato, attaccamento alla tradizione cantautorale dall’altra.
Sembra inconcepibile?
Le opere di Paoli, Tenco, Bindi, Lauzi, De André hanno lasciato un’eredità alla città di Genova, che è stata raccolta e reimpastata in una nuova chiave comunicativa.
Trascrivo dal docu-film:
“Quando è nata la canzone d’autore è stata rivoluzionaria, come il rap, perché è un movimento antiborghese, come il rap, e cantava le periferie di allora, come il rap denuncia la mutazione della città”
(Vittorio De Scalzi)
“I ragazzi del rap sono contemporaneamente dei cantautori e anche di più, sono qualcosa di diverso. C’è una libertà, che loro si sono presi, che loro si sono inventati, alla quale noi non abbiamo avuto il coraggio di accedere. Loro sì e per questo vanno guardati con attenzione”
(Ivano Fossati)
Dove voglio arrivare?
Le periferie. Isole cittadine spesso considerate vuote da uno sguardo giudicante e borghese. Sguardo dall’alto al basso, che scruta incuriosito – di quella curiosità che si riserva al diverso – affacciato al proprio balcone di privilegio.
“Non siete Stato voi
Servi, che avete noleggiato
Costumi da sovrani con soldi immeritati
Siete voi
Confratelli di una loggia che poggia
Sul valore dei privilegiati
Come voi.”
Caparezza l’ha detta così. In maniera decisamente più icastica.
Ma le periferie sono vive, pulsano di una linfa che scorre dagli estremi, per andare a riversarsi nel cuore della città. C’è un fazzoletto di periferia sul quale ho gli occhi puntati. Siamo a ponente, mi sto riferendo al Circolo Arci Pianacci.
Nel CEP tra Pra’ e Voltri, il Pianacci dal 1997 anima il quartiere creando energia, dialogo e scambio – qui puoi leggere qualcosa successo l’estate scorsa (articolo di wall:out Del ponente che fiorisce).
Dopo la seconda edizione del corso di writing (sui muri!) di luglio, la ormai partecipatissima Ceppions League di agosto, settembre non sarà da meno.
Mercoledì 14 settembre, alle 17, riparte Scuola Rap
Dopo una breve pausa estiva, Scuola Rap è un laboratorio che proseguirà un pomeriggio a settimana fino a novembre. Aperto a partire dai 12 anni, Scuola Rap si avventurerà nella cultura e nell’arte del rap, mantenendo un approccio divertente e informale.
“Si impara a comporre un pezzo rap rispettando le regole e metriche, si può affrontare una panoramica di tutte le correnti del rap, trovando la più attinente ai propri gusti si impara rappando a raccontare sé stessi o quel che si vuole.”
Il laboratorio sarà tenuto da Principe, Massimiliano Cassaro, rapper che esordisce nel 1994 ai freestyle, partecipa alla prima edizione di Tecniche Perfette arrivando in finale assieme a Mondo Marcio, Kiffa, Mistaman, Ensi, premiato da Amnesty International nel concorso Voci per Libertà per il brano Godzilla.
Una vita divisa tra i turni in una fonderia del gruppo Fiat e le rime incastrate nelle pause. Giustizia sociale, lotta e rabbia le tematiche ricorrenti.
Principe è anche animatore e operatore sociale e ha realizzato laboratori per bambini per Defence for the Children, battendosi per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Principe, come Virgilio, accompagnerà i giovani partecipanti in un viaggio “che vuole arrivare a dare uno spazio di espressione libero nei contenuti. Sul quartiere, sulle difficoltà di vita, sulle opportunità, sui racconti, sui Diritti negati o disponibili a Genova per un giovane.”
In bocca al lupo al circolo Pianacci per questa nuova avventura!
Per le modalità di iscrizione o per ogni curiosità, potete visitare il link di seguito:
>> Laboratorio RAP, gratuito, al Pianacci <<
“Circonvallazione, recinzione
Per la precisione è una restrizione
Nei quartieri in cui l’istituzione
Lascia gli abitanti alla legge del più forte”
Tedua
Immagine di copertina:
Fonte Circolo Arci Pianacci
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