Siamo tutti d’accordo: un articolo che in questo periodo consiglia di prendere un qualsiasi mezzo e partire alla volta di una nuova meta è decisamente fuori luogo. Però potreste segnarvelo in quella sezione dell’agenda con i week-end fuori porta e i viaggi da fare in futuro, no?
Bussana Vecchia si trova nei pressi della città dei fiori e della musica italiana; ma ancor più che a Sanremo, l’arte si respira a pieni polmoni.
Nel 1887 un violento terremoto distrugge il borgo, costringendo i cittadini ad abbandonare le proprie abitazioni e a trasferirsi altrove, lasciando il paese disabitato per quasi sessant’anni. La chiesa di Sant’Egidio, risalente al 1652, rimane il simbolo di quell’avvenimento: le testimonianze tramandano le vicende del crollo dell’edificio davanti agli occhi dei fedeli, che vedono rimanere in piedi solo l’arco sovrastante al presbiterio e gli archi delle cappelle.
La storia di Bussana Vecchia cambia alla fine degli anni ’50
Quando il ceramista torinese Mario Giani, in arte Clizia, visita il borgo abbandonato e ha un’idea che si rivelerà sorprendente: ripopolare quel luogo con una comunità internazionale di artisti. Essi non tardano ad arrivare e a restaurare le abitazioni con materiale recuperato dalle macerie, rispettando così l’origine e lo stile medievale delle strutture e ridando lentamente una vita al borgo.
Cosa troviamo, oggi, a Bussana Vecchia?
Tra le vie strette e in salita non mancano negozi di artigianato e gallerie d’arte, gattini in libertà, artisti con i quali scambiare parole corroboranti, locali dove mangiare un boccone. Ogni sguardo è meraviglia, rovine del passato, anticonformismo: andare a Bussana Vecchia senza la mente aperta dell’esploratore curioso è decisamente da evitare e può essere deludente.
Un altro consiglio, proprio per uscire dal consueto, è quello di seguire la musica che risuona tra le vie ed entrare in uno spazio aperto che riproduce una grande barca: è casa di Ronald, ma può diventare quella di ognuno di noi.
Si viene accolti con un bicchiere di vino e poi portati a visitare stanze dove gli artisti mostrano e creano le loro opere, ci viene offerta una buona pizza e non mancano i posti per accomodarsi, rilassarsi e conoscere persone provenienti da ogni dove.
Ciò che colpisce di Bussana Vecchia è che il turismo nel senso “violento” del termine sembra non essersi ancora appropriato di quelle viuzze, anzi: i tanti visitatori sono inclusi nella vita del paese e non attirati da attrazioni false e costruite.
Forse è questa la sua carta vincente.
Se volete saperne di più: bussanavecchia.it
Immagine di copertina:
Bussana Vecchia. Foto di Rita C.
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