Carolyn Carlson, un Island nel panorama della danza contemporanea, a REC25

Carolyn Carlson, un Island nel panorama della danza contemporanea, a REC25

Carolyn Carlson Company torna al Teatro della Tosse per l’XI edizione della Rassegna di danza Resistere e Creare, con la poliedrica produzione Islands.
29 Aprile 2025
3 min
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Carolyn Carlson si può senza dubbio definire come un’isola all’interno del vasto mondo che compone i creativi della danza contemporanea.

Le sue esperienze professionali l’hanno vista incontrare i più grandi maestri, a partire da Alvin Nikolais, Ann Béranger e Maurice Bejart e il suo instancabile istinto e la sua ricerca continua l’hanno portata a costituire la sua Carolyn Carlson Company in Francia.

Seppur di origini californiane, Carlson ha sviluppato un forte interesse verso l’Europa, in primis per la Francia, Parigi, ma anche verso l’Italia, approdando poi in Finlandia, proseguendo nel modulare creazioni plasmate su se stessa e su danzatori di fama mondiale. 

Un’esperienza tutta italiana con la compagnia Sosta Palmizi, fondata da Raffaella Giordano e Giorgio Rossi, ha dato vita alla prima opera di teatro danza italiana. 

Ha sviluppato un linguaggio coreografico libero, fluido, meditativo caratterizzato da una forte componente poetica e spirituale, profondamente connessa con la natura e l’elemento acqua in particolare. Paragonabile soltanto a Isadora Duncan. 

Ha attraversato trent’anni di carriera, mantenendo sempre una propria coerenza e un’identità riconoscibili e ha influenzato generazioni di danzatori e coreografi. 

La prima coreografa a ricevere il Leone d’Oro alla carriera dalla Biennale danza di Venezia nel 2006, sottolinea ulteriormente la sua posizione speciale e il suo contributo singolare al mondo della danza: una sorta di “isola creativa” nel panorama variegato della danza contemporanea. 

Islands, un concept modulare e in evoluzione

La produzione Islands, che è andata in scena al Teatro della Tosse – Fondazione Luzzati, all’interno della 11a edizione della Rassegna Resistere e Creare, per la direzione artistica di Marina Petrillo, non si riferisce a una singola coreografia, piuttosto a un concept modulare e in evoluzione che Carlson ha sviluppato nel tempo. 

È una raccolta, una costellazione di assoli, che si è evoluta negli anni, ed è caratterizzata dalla sua flessibilità in quanto gli spettacoli che portano questo titolo possono variare a seconda degli interpreti disponibili – inclusa la stessa artista in passato – e del contesto della performance: mantenendo un filo conduttore nella sua visione poetica, come la connessione con la natura, la spiritualità, la meditazione, il viaggio interiore e la poesia visiva. 

Degno di nota il light design firmato da Guillaume Bonneau, che di questi tre assoli è stato l’interprete discreto ed evocativo, una vera e propria scenografia nella scenografia. 

The seventh Man

Carolyn Carlson - The seventh man
Carolyn Carlson Company, Islands – The seventh man. Foto di @F. Iovino_

Il titolo della performance The seventh Man, interpretato da Riccardo Meneghini, da un decennio danzatore nella Carolyn Carlson Company, potrebbe ricordare l’unicità e la diversità di un individuo che vuole distinguersi dalla massa, incarnando il “settimo”, che in diverse culture e discipline rappresenta il numero della perfezione.

Il suo corpo a torso nudo si muove creando linee esclusive e morbide. Indossa e toglie camicie di vari colori, con indecisione o sospetto, ne è attratto ma le allontana.

Lo spazio scenico si arricchisce della sua danza, per brevissimi istanti statica, la sensazione è quella di una riflessione su se stesso, la responsabilità di un individuo il quale si distingue da un gruppo e l’inevitabile solitudine.

Un viaggio interiore attraverso la lente simbolica del numero sette. 

The deal with instinct

Carolyn Carlson - A deal with instinct
Carolyn Carlson Company, Islands – The deal with instinct. Foto di @F. Iovino_

Yutaka Nakata, si ricongiunge al tema della natura, del viaggio e della visione poetica con la performance intitolata “The deal with instinct”, presentata a Genova in prima nazionale.

Egli è un danzatore giapponese che collabora ormai da quindici anni con Carolyn Carlson, e che facendo sue le discipline orientali è riuscito a creare una contaminazione di generi che ondeggiano tra Oriente e Occidente.

Il titolo stesso fa entrare nella performance: comprendere e accettare i propri istinti, domandarsi da dove provengono, cercando di creare un proprio equilibrio interiore.

La lotta tra ragione e istinto qui mette in gioco una natura irruenta, primordiale, con la perfezione tipica del danzatore orientale. 

Room 7

Islands, danza contemporanea a REC25 - Room 7
Carolyn Carlson Company, Islands – Room 7. Foto di @Luigi Gasparroni

“Room 7” è una creazione relativamente recente (2024), omaggio alla lunga collaborazione tra Carlson e Tero Saarinen, il danzatore coreografo finlandese con una ricca carriera alle spalle.

Includerla in Islands dimostra come il concept sia sempre vivo e in evoluzione.

Un tempo interpretato dalla stessa Carlson, Tero Saarinen, indossando una lunghissima gonna di velo bianco, ne fa una compagna di scena: la solleva, la fa girare su se stessa, le fa sfiorare i tavoli che compongono questa sala immaginaria fatta di voci impercettibili, di luci che calano dall’alto.

Islands, danza contemporanea a REC25 - Room 7
Carolyn Carlson Company, Islands – Room 7. Foto di @Luigi Gasparroni

Dotato di una profonda capacità interpretativa, e di una cifra stilistica unica, Saarinen riesce a portare al pubblico l’idea di una stanza all’interno della sua mente, di un’elaborazione introspettiva, un passaggio di ricordi e memorie che si manifesta con una delicata gestualità, un incedere elegante e deciso ed un’abilità performativa che emoziona. 

Islands è come un arcipelago di connessioni sottili tra queste entità solitarie, attraverso il linguaggio coreografico e la visione artistica della illuminata Carolyn Carlson, e che con Islands va in crescendo in quanto alle emozioni che suscita.

Immagine di copertina:
Islands di Carolyn Carlson. Fonte Carolyn Carlson Company


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Danz-attrice con in parallelo una formazione in economia, ora agisce dietro le quinte. Nata a Genova, dove qualcosa la spinge sempre a ritornare, coltiva una smodata passione per la comunicazione e l'organizzazione teatrale e cinematografica. Collabora con diverse realtà locali e non. Onnivora di cinema (anche indipendente) teatro e danza contemporanei, deve assolutamente scriverne.

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