Rolli Days

Rolli Days durante il lockdown: il dietro le quinte dei divulgatori

Se non possiamo affollare strade e palazzi, forse possiamo affollare il web di iniziative culturali, video conferenze, visite virtuali. Così è nata la Rolli Days Digital Week!
23 Maggio 2020
di
2 min
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Se non possiamo affollare strade e palazzi, forse possiamo affollare il web di iniziative culturali, video conferenze, visite virtuali. Così è nata la Rolli Days Digital Week

La manifestazione, nel suo inedito formato digitale, nasce dall’impossibilità – a tutti evidente – di poter far confluire centinaia di persone all’interno dei palazzi genovesi per due giornate di fruizione collettiva dei tesori in essi contenuti. 

Allora si è pensato “e se l’ingresso dentro i vari siti fosse quello di 2 o 3 persone, ma queste avessero telecamera e microfono e potessero registrare contenuti da condividere poi con tutti sui social?”.

Così quella che in un primo momento sembrava una sconfitta, “questa primavera dobbiamo rinunciare ai Rolli Days”, si è trasformata in una sfida per realizzare, in tempi record, una grande quantità di contenuti, tra brevi video di curiosità e vere e proprie visite virtuali. Questo è quello che stiamo vedendo sulle pagine Facebook di Visit GenoaGenova More Than This e delle varie istituzioni museali cittadine durante questa settimana.

Ma qui vogliamo parlarvi del “dietro le quinte” di questi video, per i quali ci siamo reinventati divulgatori digitali, non più a contatto con un ampio pubblico, grazie al quale, nelle edizioni “dal vivo”, era possibile avere un immediato riscontro del prodotto proposto e rendersi conto se il discorso risultava piacevole, interessante, comprensibile a persone con formazione ed età molto diverse.

Questa è stata forse la cosa più difficile piuttosto che la telecamera da guardare o i gesti da controllare, perché l’assenza di un cenno, di uno sguardo interessato o di uno un po’ confuso, per il quale immediatamente capivi che forse ciò che avevi appena detto non risultava così chiaro ed immediato, ha reso le riprese prive di quella tensione e atmosfera che caratterizzano questa manifestazione.

Rolli Days
Vista di Palazzo Rosso dal giardino di Palazzo Bianco.
Foto di Beatrice Zulian 
 

L’assenza del pubblico ci ha privati della possibilità di avere il polso della situazione e ha reso indispensabile provare migliaia di volte il discorso che il giorno delle riprese avremmo pronunciato davanti alla macchina. Un discorso che doveva essere fluente, comprensibile, dinamico e coinvolgente perché, grazie a quello, non avremmo raggiunto il pubblico di una singola visita ma, potenzialmente, migliaia di persone.

Questo ha dunque rafforzato la consapevolezza che si stava realizzando qualcosa che avrebbe reso davvero fruibile a tutti i Rolli Days, oltrepassando barriere architettoniche, linguistiche (tutti i video hanno una versione in inglese e una LIS!) e geografiche. 

Questi contenuti – minipillole di curiosità e video dedicati alla visita virtuale dei palazzi – avranno il compito, tra gli altri, di tenere vivo l’interesse per la manifestazione e, allo stesso tempo, si spera, di raggiungere un target sempre più ampio e variegato di pubblico, coinvolgendo anche chi, fino ad oggi, non aveva mai avuto modo di ritagliarsi qualche ora da dedicare alla visita dei Palazzi dei Rolli.

Per questa edizione bastano una connessione internet e una manciata di minuti!

Non vediamo l’ora di tornare fisicamente dentro i palazzi, a parlare in diretta con voi, a rispondere alle vostre domande (a volte anche bizzarre, dobbiamo ammetterlo!) per condividere insieme la bellezza di Genova! Nel frattempo, non perdetevi la rassegna online!

Per saperne di più vi consigliamo di leggere l’articolo di Virginia su Wall:out e di seguire le pagine Facebook dei Musei di Strada NuovaPalazzo Lomellino, Musei di Genova, Museo di Palazzo Reale, Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola

Per altri contenuti video vi suggeriamo il canale Youtube di Genova More Than This e se vi siete persi qualche anteprima, potete rivedere le visite virtuali su Primo Canale.

Articolo di:
Beatrice Zulian e Marta Magi 

Immagine di copertina:
Vista di Palazzo Lomellino dal suo giardino pensile. Foto di Beatrice Zulian


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Associazione culturale creata nell’ottobre 2018 da undici giovani laureati provenienti dall’Ateneo genovese (Storia dell’Arte, Architettura, Archeologia, Lingue, Lettere). EdArte si occupa di mediazione culturale e didattica con lo scopo di rendere i luoghi della cultura accessibili e comprensibili attraverso una partecipazione attiva e collettiva.

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