La danza contemporanea torna a prendersi il suo palco anche quest’anno con il festival FuoriFormato 2021. Da oggi pomeriggio a venerdì 2 luglio, Villa Bombrini e il cinema America ospitano la rassegna di danza e videodanza che fa da apripista all’estate genovese da ormai sei edizioni.
Il programma, sempre più variegato, si sviluppa in:
- Chrysanthi Badeka – COORPI, re-FLOW VR
(29 giugno – 1 luglio, a partire dalle h 16.00):
installazione coreografica transmediale sul tema del corpo politico sullo schermo, pensata per essere fruita tramite un visore 3D. Il progetto è presentato a Villa Bombrini in anteprima nazionale.
- Performance dal vivo
(29 giugno – 1 luglio, a partire dalle h 19.30):
Villa Bombrini ospita le esibizioni di nove compagnie europee (Rimini, Bruxelles, Milano, Genova, Perugia, Berlino, Parigi, Livorno, Barletta), i cui stili spazieranno dalla street dance all’installazione performativa.
- Stories We Dance – Laboratorio Italia
(30 giugno, h 18.00):
new entry di questa edizione, è il concorso curato da Associazione Culturale Augenblick7 dedicato ai cortometraggi di videodanza provenienti unicamente dall’Italia. L’evento sarà trasmesso in streaming sul canale Vimeo Berenice Film e si concluderà con la premiazione del migliore film da parte della giuria composta da Giulia Ferrando, Tommaso Bianco e Carlos Lalvay Estrada.
- Seminario Locale “Le nuove generazioni, i linguaggi artistico-performativi e la tecnologia digitale”
(1 luglio, h 18.00):
Lucia Carolina De Rienzo e Maria Genovese, con la moderazione di Roberto Rinaldi, discuteranno delle connessioni tra le nuove generazioni e le diverse forme di diffusione dei linguaggi artistico-performativi veicolate dalla tecnologia digitale, e delle occasioni di indagine di questo fenomeno. L’evento si terrà a Villa Bombrini e sarà anche trasmesso in streaming sulla pagina Facebook del festival.
- Stories We Dance
(2 luglio, h 20.30):
rassegna di videodanza internazionale, sempre curata da Associazione Culturale Augenblick, presso il cinema America e in streaming, che mostrerà i dodici cortometraggi finalisti della call for artists indetta in aprile; al termine della visione, sarà decretato il filmato vincitore, che si aggiudicherà il premio in denaro dell’edizione 2021, grazie alla giuria composta da Lucia Carolina De Rienzo, Mario Blaconà ed Elisa Sirianni.
Accademia e CreArt
FuoriFormato 2021 ha lavorato anche con l’Accademia Ligustica di Belle Arti in un progetto organizzato in collaborazione con CreArt Genova, il quale è consistito nella partecipazione dellɜ studentɜ a un workshop di screendance e alla loro rielaborazione dell’esperienza in forma di opera d’arte.
La mostra che ne è conseguita, dal titolo “Attraverso il paesaggio”, è visitabile a Palazzo Ducale, in Sala Dogana, dal 18 giugno al 4 luglio, e indaga l’idea del paesaggio come strumento e spazio di esplorazione della relazione tra corpo, sguardo e atto creativo.
Così come l’anno scorso, per via delle restrizioni dovute alla pandemia, si può partecipare al festival solo previa prenotazione a tutti gli eventi, che restano invariabilmente gratuiti.
I leitmotiv dell’edizione che inaugura tra poche ore sono certamente i giovani under 35 e il rapporto con la tecnologia. Veronica Righetti del Teatro Akropolis, tra i soggetti organizzatori del festival, ci conferma la cura che è stata impiegata nel rendere la manifestazione quanto più transdisciplinare possibile: l’obiettivo è dare al pubblico – spesso composto non solo da appassionatɜ di danza contemporanea, ma anche da persone curiose e non esperte della materia – gli strumenti per una lettura più comprensibile delle arti, che si muova verso una forma di organicità, abbandonando le etichette in favore della valorizzazione dell’esperienza estetica.
Da qui viene anche l’esigenza di dare sempre più spazio allɜ partecipanti under 35, alle sperimentazioni più sotterranee, ma magari più radicali, al senso di potenzialità e scoperta che mantengono viva la disciplina.
FuoriFormato, più che un festival, ogni anno è una scommessa; e ogni anno è una scommessa vinta
Aver portato la danza contemporanea, un’arte certo di nicchia, in una villa storica di Cornigliano – dopo qualche anno passato in centro e dopo la parabola di “Corpi Urbani”, purtroppo tramontata sette anni fa – e fare il pienone tutte le sere, non è cosa da poco.
La sua forza risiede nella morbidezza dell’offerta, nella nuda semplicità della bellezza che propone: scoprire il fascino perturbante dei corpi che danzano, magari assaggiando una fetta di crostata, sdraiatɜ sui cuscini in un parco incantevole può rappresentare una chiave di accesso verso un mondo artistico spesso negletto o vittima di preconcetti.
Anzi, sempre Righetti ci racconta come molte persone che si trovano al festival più o meno per caso finiscano poi per diventare habitué e inizino a frequentare spettacoli di danza anche in teatro.
Una grande soddisfazione.
La questione del rapporto con il pubblico, inoltre, dall’anno scorso ha iniziato a percorrere nuove strade: nel 2020, la rassegna Stories We Dance è stata trasmessa per la prima volta in streaming, essendo l’unico modo per garantirne la fattibilità nell’impossibilità di proiettare in una sala.
Il risvolto inaspettato è stato il buon livello di partecipazione da parte di una platea internazionale, che ha contribuito a diffondere il nome del festival al di là della Liguria, con spettatori provenienti da Europa, Giappone e Americhe.
Non sappiamo se ci sia una connessione o meno, ma questa edizione ha già visto una straordinaria risposta alle varie call for artists sia a livello nazionale sia internazionale, e speriamo che questo andamento positivo continui nei prossimi anni.
FuoriFormato è una manifestazione organizzata da Comune di Genova, Teatro Akropolis, Rete DanzaContempoligure e Associazione Culturale Augenblick.
Immagine di copertina:
Foto di Fuori Formato Festival
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