I partiti pensano alle future coalizioni in vista delle elezioni comunali di primavera. Il sindaco Bucci, sull’esempio del Governo nazionale, dichiara: “Facciamo un Draghi al pesto” e richiama le forze politiche all’intesa comune, proponendosi come uomo Super Partes, rappresentante di tutto e tutti, “elevato”.
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Luca Pirondini afferma: “Il Sindaco mi ha dipinto come la cosa più distante da lui. Lo aggiungerò al mio curriculum!”.
Italia Viva strizza l’occhio al centrodestra già dal 2 agosto, giorno in cui Paita dichiarava: “Il centrosinistra? Zero idee per la città. Bucci? Sta facendo un buon lavoro”.
Lista Crivello insiste sulla formazione di fronte progressista unito che incarni i valori tradizionali della sinistra.
Il PD cittadino lancia un’assemblea programmatica, nella speranza di una divina illuminazione sulla via di Stalingrado, ancora mai pervenuta.
Dal centrosinistra “unito” le dichiarazioni arrivano variegate e vagamente schizofreniche.
Insomma, con la riapparizione dei Baracconi di piazzale Kennedy, anche la politica cittadina dà inizio ai suoi giochi in vista del ritorno alle urne.
Naturalmente la campagna elettorale raggiunge anche gli uffici di Palazzo Tursi. Dunque, si preparino i cartelli da affiggere sulle obliteratrici:
“Corse gratuite dalle 10 alle 16, dalle 20 alle 22 e senza limiti di tempo per la ‘mobilità verticale’ (ascensori/cremagliere/funicolari, nda)”!
Lo scopo?
A dire della Giunta: promuovere la mobilità sostenibile, distribuire l’orario di utilizzo dei mezzi da parte dei cittadini, arrivare a biglietti gratuiti entro il 2027.
Il costo?
Tra i 500 e i 600 mila € al mese, per una durata di quattro mesi (01 dicembre 2021 – 31 marzo 2022).
Ma come? Al Sindaco, in quasi cinque anni di mandato, non sono arrivate alle orecchie le continue richieste da parte delle associazioni studentesche che chiedono a gran voce mezzi gratuiti per gli studenti, così da rendere più accessibile il diritto all’istruzione e maggiormente partecipata la vita universitaria genovese?
Certo una soluzione del genere non sarebbe tanto redditizia sul piano elettorale e, forse, neanche sul piano economico. Questo, però, cambierebbe la vita a migliaia di cittadini e potrebbe influenzare la scelta della sede liceale o universitaria di alcuni (forse molti) studenti. Per altro, potrebbe essere un incentivo per tanti giovani ad abituarsi a una mobilità sostenibile, scopo che la giunta dice di perseguire.
Ma pazienza, gli studenti possono aspettare, dopotutto in larga parte non hanno l’età per votare, quindi non servono.
Cittadine e cittadini: redistribuite le vostre necessità sociali in nome della Giunta!
È del tutto congruo, secondo i nostri “rappresentanti”, che i cittadini cambino i loro vincoli orari in base alla disponibilità dei mezzi, piuttosto che sia il numero dei mezzi ad adattarsi alle necessità lavorative, sanitarie, di studio dei cittadini.
Sempre in quest’ottica proporrei corse continue e gratuite la notte, così da poterci spostare anche alle 4.00 del mattino col fine di essere in ufficio in tempo per le 8.00, ma di evitare affollamenti sugli autobus alle 7.30, mal che vada faremo un po’ di straordinario.
Sono naturalmente ironico.
Rimanendo più realista (anche se forse non quanto spererei) proporrei l’apertura della motorizzazione al pomeriggio, l’aumento degli orari di ricevimento delle sedi ASL o delle Poste.
Chiedo scusa ai lettori, forse sogno un mondo troppo bello, ma con l’apertura degli uffici pubblici al pomeriggio, quello della distribuzione oraria dell’utilizzo dei mezzi sarebbe soltanto uno dei tanti problemi che verrebbero, per lo meno in parte, risolti.
Io voglio credere che in un futuro tutto ciò sarà realtà, mentre per il momento devo accontentarmi di vivere in una città in cui accade questo: un cittadino che deve raggiungere un ospedale per un prelievo del sangue con relative analisi può usufruire del servizio gratuito dei mezzi di trasporto disponibile dalle 10.00. Peccato che per determinati prelievi il ricevimento termini alle 10.30! (Anche questo dannato cittadino, però! Deve proprio fare il prelievo e rovinarci la fiaba!, nda). Come questo, si trovano mille altri esempi.
Traendo le somme, alla fine della storia i contribuenti avranno finanziato l’ennesima manovra di dubbia utilità, con scarsi risultati, in nome di non si sa quale logica, ma almeno qualche voto sarà portato a casa.
Immagine di copertina:
Foto di Davide S.
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