Defense for Children ROAD mentoring

Diventa il mentore che avresti voluto avere

Genova prima in Italia, ma nella lista che non ti aspetti: qui il primo percorso di mentoring! 26-27/11 e 12/12 le date del corso di Defence For Children.
10 Dicembre 2022
4 min
1K views

Genova è prima in Italia, per davvero, ma in una classifica che non diresti mai: quale? Genova è stata la prima città in Italia ad applicare il mentoring su minori non accompagnati e giovani nel mondo. 

Con “mentoring”, traducibile anche come “tutela sociale”, l’associazione Defense for Children, che in Italia ha due sedi, una a Roma e l’altra proprio a Genova – tra i colori delle case e delle piante di Piazza Don Gallo, in primo piano nella home page del sito – , intende il metodo di svolgimento di percorsi di accompagnamento che maggiorenni volontari offrono a minorenni stranieri non accompagnati e giovani migranti (ex minorenni non accompagnati tra i 18 e i 21 anni) verso la transizione alla maggiore età.

Questo modello di cittadinanza attiva e volontaria oggi, anche a livello internazionale, è indicata come una priorità ricevendo infatti un co-finanziamento dall’Unione Europea già tramite il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI, 2014-2020).

Progetto RoAD

Il progetto “RoAD – La strada verso l’età adulta: Percorsi di cittadinanza attiva e accompagnamento verso l’età adulta” è un’iniziativa condotta infatti non solo in Italia, ma anche in Grecia, Spagna (Catalogna) e Paesi Bassi, e che Defence for Children ha appena presentato al settimo European Migration Forum, cioè la piattaforma europea di dialogo su migrazione, asilo e integrazione delle persone migranti.

Proprio nello stesso periodo il progetto è stato presentato anche in Consiglio Comunale a Genova.

Diventa il mentore che avresti voluto avere” è l’efficace slogan scelto per lanciare il corso di formazione per coloro che nutrono l’ambizione di accompagnare un giovane dal mondo verso l’età adulta, e si svolgerà in tre sessioni: le prime due si sono già svolte, sabato 26 novembre (9.30 – 17.30) e domenica 27 novembre 9.30 – 17.30, e infine la terza sarà lunedì 12 dicembre (17.30 – 19.30) per un approfondimento legale, sempre in Piazza Don Gallo.

Ci si può iscrivere compilando il modulo qui consultabile oppure scrivendo una mail a info@defenceforchildren.it.

Il percorso proposto non è l’unico né l’ultimo:

È l’occasione per avvicinarsi con curiosità alla Associazione e al mentoring, chiedere informazioni  ulteriori e vedere se fa per sè, così poi da iscriversi all’intero percorso non appena sarà nuovamente proposto.

Ciò che è richiesto è essere cittadine e cittadini oltre i 30 anni che abbiano voglia, tempo e modo di diventare tutori o mentori a titolo volontario, per accompagnare il percorso di emancipazione e rafforzamento delle competenze sociali, emozionali, formative e professionali di una giovane persona migrante o di un minore non accompagnato.

Nella vita di ciascuna e ciascuno di noi abbiamo sicuramente incontrato persone che hanno avuto un ruolo importante nella nostra crescita e formazione.

Hai mai pensato che anche tu potresti essere un buon punto di riferimento per qualcuna o qualcuno?

Potresti contribuire al cambiamento della vita di una persona minorenne o neomaggiorenne attraverso la tua presenza e partecipazione.

Tante persone minorenni, disorientate e spaesate, senza certezze né appoggi, si trovano sole nel territorio, senza genitori o adulti di riferimento. Questo aggrava le loro difficoltà e mette in rischio i loro diritti.

Inoltre esiste una discriminazione strutturale a cui vengono sottoposti i minori stranieri: sono infantilizzati o adultizzati ma mai ascoltati.

Il nuovo Rapporto di Defence for Children Italia rappresenta una guida pratica per le istituzioni e per chi volesse approcciare il tema, con più consapevolezza e serietà dei talk show in tv e nelle discussione sui social, perché anche a Genova la situazione è ben lungi dall’essere ottimale.

«I servizi e le istituzioni del territorio di Genova e della Liguria sono ancora molto distanti dagli standard previsti” — ha affermato Pippo Costella, direttore di Defence for Children International, a Genova24 lo scorso giugno — i ragazzi che sono giunti nella nostra città vivono una strutturale situazione di precarietà che accentua la loro condizione di vulnerabilità rendendo difficili i percorsi di accoglienza e integrazione previsti dalla Legge Zampa che ormai ha cinque anni».

Della realtà di Genova, dei giovani migranti e della concreta attuazione del percorso di mentoring nella nostra città ha dato ottimamente conto la giornalista Erica Manna in due pezzi usciti recentemente: a luglio su La Repubblica e a ottobre su L’Espresso settimanale.

Dopo la frequenza del corso di formazione, obbligatorio e necessario poiché fornisce le competenze e le conoscenze necessarie per affrontare l’esperienza, ci sarà un processo di abbinamento tra mentore e giovane, effettuato da Defence for Children Italia a seguito di una serie di informazioni raccolte nell’ambito del corso stesso nonché in successivi colloqui informativi, ed anche la/il giovane migrante dovrà aderire volontariamente al progetto di mentoring attraverso la sottoscrizione di un impegno formale.

Il percorso di mentoring ha una durata minima di otto mesi durante i quali il rapporto si potrà consolidare arrivando auspicabilmente a diventare continuativo nel tempo.

Durante questo lasso di tempo il mentore e la/il giovane potranno contare sull’assistenza e sul supporto tecnico di Defence for Children, il cui intento è facilitare l’incontro fra queste due persone e assicurare che lo sviluppo del rapporto sia costruttivo e positivo per entrambe.

In particolare, si intende operare affinché la persona giovane possa raggiungere gli obiettivi del piano individualizzato che verrà stabilito insieme, ed è quindi fondamentale il coordinamento con il mentore per garantire la coerenza del processo.

Dopo i sei mesi sarà svolta una valutazione congiunta del percorso, per comprendere se interrompere il rapporto di mentoring con il giovane o se invece continuarlo, e in tal caso se supportato da Defence for Children Italia oppure in autonomia.

Re-Generations

Il progetto di mentoring è una iniziativa ormai consolidata, da tre anni attiva a Genova, di cui viene datto annualmente conto in giornate appositamente dedicate con tanto di documentario dal titolo “Re-Generations”, ed è svolto nel pieno rispetto ed anzi lodevole attuazione della legge italiana.

Si applicano le norme della legge 7 aprile 2017, n. 47 “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati” e successive integrazioni e modifiche nonché gli artt. 343 e seguenti del Codice Civile.  Chi si presta a svolgere la figura di mentore è una persona adulta “di ineccepibile condotta”, cioè persona moralmente affidabile e responsabile, e in grado di “educare ed istruire il minore”, esercitando il suo ruolo a titolo volontario e gratuito. La legge infine prevede che sia possibile assumere la tutela di più minorenni, fino a un massimo di tre.

Immagine di copertina:
Locandina del progetto “RoAD”. Fonte Defence For Children


Scrivi all’Autorə

Vuoi contattare l’Autorə per parlare dell’articolo?
Clicca sul pulsante qui a destra.


PER:CAPIRE Femminismo e razzismo
Articolo Precedente

PER:CAPIRE | Razzismo

Arianna Carossa - INCANTO. 15 dicembre 2022 - 18 febbraio 2023
Prossimo Articolo

INCANTO, inaugura giovedì l’ultima mostra a Genova di Arianna Carossa

Ultimi Articoli in Medium

Familia, vincitore del Leone d’oro a Venezia, ritorna nelle sale dal 25 al 30 novembre

Familia. Leone d’oro a Venezia

Familia, già vincitore alla 81esima Mostra del cinema di Venezia, ritorna nelle sale dal 25 al 30 novembre per clebrare la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
TornaSu

Don't Miss