ZENARTOWN | Cose Preziose. La street art come strumento di Rinascimento urbano. Intervista a Shentwo e Lidia Schichter

ZENARTOWN | Cose Preziose. La street art come strumento di Rinascimento urbano

Intervista a tema Street Art a Shentwo, writer genovese, e Lidia Schichter, guida turistica e animatrice culturale.
18 Aprile 2025
3 min
411 views

Nel buio tu cammini con me, tu sei il motivo per cui sopravvivo perché mi hai dato un obiettivo finchè le mie battaglie non saranno concluse. Ogni tuo sguardo, ogni frase: cose preziose.

Correva l’anno 1999 quando Kaos, al secolo Marco Fiorito, infiammava la scena hip hop italiana, scriveva e cantava queste rime che oggi suonano come un testamento, un lascito, alle nuove generazioni.

È bastato un istante, una manciata di note per ritrovare l’atmosfera e le speranze della mia adolescenza vissuta, in buona parte, ascoltando musica rap, ammirando writer che sparivano in una nuvola d’illegale creatività e sognando le peripezie tecniche dei ballerini che, a mani nude, davano il proprio corpo, letteralmente, al dio Hip Hop.

Ritrovo tutto ciò grazie al contatto con Shentwo, writer genovese che fa riemergere ricordi, idee e passione, tanta passione, per un’arte che oggi, finalmente, viene riconosciuta come tale dopo decenni di clandestinità e oblio:

La Street Art

Arte di strada, arte delle strade, fatta da chi conosce il proprio quartiere, lo ama e lo odia al contempo, vorrebbe fuggire e invece rimane e combatte, con armi colorate e creative, per ridestare la bellezza delle periferie ricoperte da troppo asfalto, inquinamento e oblio.

Nasce così, grazie all’iniziativa dell’associazione “Quellicheatrastacistannobene”, l’impegno di Sabrina Masnata e all’intuizione della guida turistica e animatrice culturale Lidia Schichter, l’idea di  coinvolgere due street artist genovesi, Shentwo e Web3 (al secolo Giovanni Canepa e Andrea Castagnino) nel progetto di riqualificazione del quartiere di Trasta.

Animati dalla profonda convinzione che la riqualificazione passi necessariamente attraverso la bellezza, i due murales sono sorti come baluardi di tali ideali:

una bambina che soffia su una rosa spargendo intorno a sé petali e speranze e il profilo di un roseto che fa da contraltare alla silhouette della storica chiesa di Murta. 

Un percorso, quello della Via delle Rose, dalla vocazione botanica e turistica che ha come focus mostrare la Val Polcevera quale luogo delle meraviglie e della piacevolezza così come appariva prima delle politiche locali ottuse e mirate unicamente al guadagno.

Come nasce un murale di questo tipo? Come l’appartenenza al territorio influiscono nella creazione dell’opera e come il messaggio viene decodificato dagli osservatori?

Con queste e altre domande annotate sulla mia agenda incontro Shentwo ma capisco, già dalle prime battute, che il fuoco che la sua arte che brucia in lui non può essere contenuto.

Giovanni mi parla dei suoi inizi, della diffidenza delle persone nell’accettare la street come forma d’arte capace di elevare e non di degradare l’ambiente urbano.

L’artista si espone parlando di una scena cittadina che sembra non voler decollare nonostante abbia tutte le carte in regola per farlo soffrendo di quella stessa esterofilia che, troppo spesso, si ritrova in numerosi ambiti creativi italiani.

Gli si illuminano gli occhi quando mi racconta delle mille esperienze, sue e della sua crew, la BDS, impegnati nella riqualificazione della palestra UISP a Brin, nella realizzazione di un murale su un pilone della sopraelevata Aldo Moro e alla partecipazione con cuore, anima e impegno al progetto On The Wall che ha visto Certosa, quartiere simbolo della tragedia del crollo del Ponte Morandi, trasformarsi in una tela prima e in un museo a cielo aperto poi.

Il progetto, fortemente voluto da Andrea Pioggia, Emanuela Caronti e dai curatori artistici di Linkinart ha aiutato, laddove il dolore dilaniava asfalto e cuore, a ritornare a guardare in alto cercando, nel colore e nella forma, vita e speranza che il crollo sembrava aver spazzato via per sempre in una nuvola di detriti e morte.

La Gioia

Il tema scelto, “La Gioia”, ha portato artisti affermati e giovani emergenti a lavorare fianco a fianco nella realizzazione di un percorso tematico firmato, tra gli altri, da nomi del calibro di Zedz, Greg Jager, Ozmo e le glorie patrie come Blef.

Ascoltando le parole di Lidia Schichter rimango incantata dalla determinazione e passione che la animano e colgo, con amarezza, la vena d’impotenza che serpeggia quando mi comunica come gli abitanti del quartiere non appaiono coinvolti e galvanizzati, come ci si aspetterebbe, dagli interventi di street art che tanto hanno dato ad una zona, a torto, spesso dimenticata. 

Numerose e promettenti invece appaiono le manifestazioni d’interesse da tutta Italia, non ultima Milano, che fa da capofila con turisti e scolaresche in visita tra i palazzi che, ad oggi, non serbano unicamente la memoria delle immagini apocalittiche del 2018 ma si ammantano di nuova linfa grazie all’arte e alla sua magia. 

ZENARTOWN | Cose Preziose. La street art come strumento di Rinascimento urbano.
Murale di Shentwo per la Via delle Rose di Trasta. Foto di Shentwo

Lavorando per smuovere coscienze e giunte, il desiderio è che anime e cittadini rimangano connessi al territorio, all’arte e alle giuste cause di cui, la riqualificazione degli spazi sottratti alla bellezza da troppo lucro, rimane tra le prime e più importanti.

Profondamente grata a Shentwo e Lidia Schichter per la loro disponibilità e passione, la mia ultima istanza di gratitudine va a Kaos e a tutta la scena Hip Hop che, rimanendo vera e connessa, ci ricorda che tutti abbiamo una missione.

Oggi combatto per me stesso adesso ho un obiettivo, sopravvivo aspetto il passo successivo, attratto dalla concreta presenza di una visione” (Kaos, Cose Preziose, 1999)

Immagine di copertina:
Grafica wall:out magazine su foto di Valentina P.


Scrivi all’Autorə

Vuoi contattare l’Autorə per parlare dell’articolo?
Clicca sul pulsante qui a destra.


Storica dell’arte, pittrice e scrittrice vive l’arte per necessità di espansione e comprensione della realtà. Ha frequentato il Liceo artistico e la facoltà di Conservazione dei Beni Culturali di Genova oltre che essersi formata nell’ambito delle artiterapie.

Traiettorie+: Guida psicologica all’Erasmus al Museo dell’Emigrazione Italiana di Genova
Articolo Precedente

Traiettorie+: Guida psicologica all’Erasmus al Museo dell’Emigrazione Italiana

BORDI | E.1 Sostiene Parodi — Il filo dell’orizzonte
Prossimo Articolo

BORDI | E.1 Sostiene Parodi — Il filo dell’orizzonte

Ultimi Articoli in Interviste

TornaSu

Don't Miss