In uno dei periodi di maggiore crisi del nostro paese sono soprattutto lavoratori dipendenti e autonomi oltre che piccole aziende a rimetterci. Per questo motivo credo sia ancor più fondamentale di quanto già non fosse prima raccontare storie dei piccoli gioielli artigiani presenti nella nostra città.
Pelletteria Flavio
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Flaviano Lusci (detto Flavio) è stato pellettiere per più di 40 anni prima di andare in pensione. Già alla fine degli anni ’70, appena finito il militare, inizia a lavorare nell’ambito della pelletteria, stimolato anche da suo fratello Nando, che già da anni faceva il pellettiere. È nel 1983 che apre la sua attività insieme a sua moglie a Sestri Ponente. Nel 1996 la pelletteria si sposta nel quartiere del Carmine, in Via Brignole de Ferrari 10R, dove si trova tutt’oggi. A dirigerla, però, oggi è Danilo Lusci, figlio di Flavio.
Danilo mi racconta che è cresciuto insieme a sua sorella in una sorta di casa-bottega: la loro abitazione è sempre stata vicinissima al negozio, motivo per cui l’odore di pelle e di colla furono sin da subito familiarissimi alle sue narici.
Curioso di natura, cercava di capire il funzionamento degli attrezzi e dei macchinari che vedeva utilizzare dal padre e dallo zio.
Creativo da sempre e in costante bisogno di spunti, Danilo studia al liceo artistico, dove riesce a dar sfogo alle sue fantasiose suggestioni. Finito il liceo intraprende una carriera da addetto vendite, acquisendo competenze di marketing e comunicazione che si rivelano utilissime quando prende le redini della bottega.
È tra il 2016 e il 2017 che decide di intraprendere un processo di “svecchiamento” della pelletteria, facendola diventare, come la definisce lui, Pelletteria Flavio 2.0. Il processo consiste nella realizzazione di un nuovo logo, oltre che nella definizione di una nuova immagine, e nella vera e propria creazione di nuovi modelli.
In un percorso di crescita professionale, aiutato dal padre per l’utilizzo di tecniche specifiche, Danilo si trova davvero facilitato nell’apprendimento, già cominciato forse inconsciamente quando da piccolo si aggirava tra i macchinari e i pellami e ammirava con interesse le sapienti mani del padre al lavoro.
Ed ecco che vengono creati nuovi modelli, ideati e progettati interamente da Danilo, che da subito decide di discostarsi dai design classici precedenti, infondendo uno stile più personale ad ogni prodotto. Così nascono quindi per esempio Iside, dedicata a tutte le donne, Alba, terminata in orari indicibili, Tamburello, ispirato dal cartone animato Dumbo, e molte altre. Ogni borsa ha un nome specifico, poiché concepita come un vero e proprio figlio, ed è realizzata interamente con prodotti made in Italy.
I prossimi passi?
Aprire un e-commerce, essenziale sia in questo momento di emergenza, che in generale utile per allargare il pubblico e riuscire a raggiungere anche chi è lontano da Genova.
Curiosità, creatività e passione sono stati gli elementi principali che hanno permesso a Danilo di decidere con fermezza di seguire le orme della sua famiglia, sperando di diventare un mastro pellettiere come padre e zio. Allo stesso modo, spera in futuro di poter coinvolgere la sorella più piccola in questa nuova avventura.
Immagine di copertina:
Pelletteria Flavio
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