Radice Comune

Un coworking sostenibile nel cuore del centro storico: Radice Comune

Che cos’è uno spazio coworking? Scopriamolo insieme alla storia di Radice Comune.
4 Maggio 2020
1 min
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Che cos’è uno spazio coworking? Caratterizzato dalla condivisione, dallo scambio, dalla collaborazione, dall’incontro, è uno spazio che coinvolge diverse realtà lavorative che si trovano a coesistere e a condividere uno spazio.

È questo il caso di Radice Comune (Facebook | Instagram) che si trova in una delle vie più conosciute del centro storico: Via San Bernardo, al 34 rosso. Sono andata a trovarli (purtroppo virtualmente) e Giulia Sasso mi ha raccontato la loro storia.

Radice Comune nasce nel settembre 2017 dall’idea di tre architetti, Giulia Sasso, Francesca Coppola e Stefano Melli che, qualche anno dopo la laurea, decidono di mettersi alla ricerca di uno spazio comune che possa rispondere alle esigenze di ognuno di loro.

Giulia è specializzata nella modellazione della ceramica che unisce alla sua attenzione e sensibilità al mondo naturale. Francesca e Stefano sono Architetti del Paesaggio e si occupano di progettazione sostenibile per la natura e per le persone.

Radice Comune
Foto di Radice Comune

Dopo una lunga e travagliata fase di ricerca, sono finalmente riusciti a trovare un locale che facesse al caso loro. Un’ex salumeria su due piani: quello su strada è stato ristrutturato e adibito all’esposizione e al lavoro di studio. Il piano di sotto, invece, è quello dedicato ai numerosi laboratori e workshop.

Fin da subito Giulia, Francesca e Stefano sono stati d’accordo nel costituire Radice Comune come Associazione, questo per i comuni obiettivi e le visioni condivise sul rispetto dell’ambiente, il recupero, la progettazione sostenibile, l’eco design, il tutto attraverso una creatività sempre sensibile.

Radice Comune
Foto di Radice Comune

A queste tematiche sono ovviamente legati i moltissimi corsi che si tengono da Radice Comune, per citarne alcuni: corsi di ceramica, di terrarium, autoproduzione di saponi, workshop di kintsugi, acquerelli e tanti altri. 
Per poter usufruire di tutte le attività che lo spazio organizza è necessaria l’iscrizione all’associazione tramite una tessera annuale di 5 euro e poi basta prenotarsi per accedere ai singoli corsi.
In queste settimane lo spazio si è trasferito sul web e alcuni laboratori sono disponibili online.

In momenti complicati come quello che stiamo attraversando in questi mesi, di profonda riconsiderazione delle strutture che governano la società, esperienze come quella di Radice Comune si rivelano spunti utili a cambiare la nostra visione, per incentivare un approccio maggiormente legato alla comunità, alla condivisione delle competenze e alla collaborazione, oltre che alla sensibilizzazione rispetto a temi quali ecologia e sostenibilità.

Immagine di copertina:
Radice Comune


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Aspirante onnisciente, si barcamena tra i molteplici compiti da assistente di galleria da Pinksummer (Genova), la gestione delle mostre al Cotonfioc Festival, le ricerche per un progetto con l’Università IULM, e ora anche la scrittura di roba potenzialmente interessante per wall:out. Vicolara, cinefila, pasticcera professionista gluten free e centro d’ascolto per amici, artisti e chiunqueabbiabisogno.

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