In Liguria c’è altro da fare oltre ad andare in spiaggia? (anzi, “A spiaggia” se, come in questo caso, si è nel savonese). La risposta è sì, e non solo nel centro di Genova, ma anche in località più fuori mano e balneari, così da unire la gita al mare a quella al museo. Eccovi quindi qualche proposta museale estiva:
Fra Savona e Albissola
Per alcuni decenni del novecento Albissola è stata un centro artistico di spessore, già negli anni Trenta con i futuristi e poi negli anni Cinquanta e Settanta con personaggi del calibro di Piero Manzoni, Lucio Fontana, Enrico Baj, Asger Jorn, Roberto Crippa, Aligi Sassu, Milena Milani e molti altri.
Questa stagione ha lasciato in dote alla cittadina non solo un’importante memoria storica ma anche un museo diffuso fatto di diverse sedi e numerose opere d’arte all’aperto.
Ad attirare gli artisti in questa zona della Liguria non fu solo il clima mite e la distanza relativamente breve da Milano, ma soprattutto l’antica abilità artigiana indispensabile per creare opere d’arte in ceramica.
Un simile bagaglio storico costituisce una fonte estremamente ricca per i curatori del Museo diffuso di Albisola e del Museo della Ceramica di Savona che quest’estate ci propongono alcune mostre di approfondimento storico ma anche una d’arte contemporanea:
Mazzotti 120 Albisola
dal 2 giugno al 10 settembre 2023 al Museo della Ceramica di Savona
Lam et les Magiciens de la Mer
dal 2 giugno al 10 settembre 2023 al Museo della Ceramica di Savona e al MuDA di Albissola Marina
A Casa. Una situazione fieramente opposta al degrado della vita quotidiana
dal 1 luglio al 17 settembre 2023 a Casa Museo Jorn.
Info e Orari:
Museo della Ceramica Savona
Intero €5, Ridotto €3
Giugno, agosto e settembre: venerdì e sabato 9.30-13; 16-19; domenica 9.30-17; lunedì 9.30-13
Luglio: giovedì 19-23.30; venerdì e sabato 9.30-13; 16-19; domenica e lunedì 9.30-13
È possibile usufruire di un biglietto congiunto con l’adiacente Pinacoteca di Savona che ospita due collezioni: quella civica con pittori locali dalla fine del Medioevo al Settecento (fra cui la Crocifissione di Donato De’ Bardi, il più antico dipinto a olio su tela pervenutoci) e quella Milani/Cardazzo con opere di Magritte, De Chirico, Fontana, Dubuffet, Man Ray e Picasso.
MuDa Albissola Marina
Ingresso gratuito
Da martedì a domenica, 10.00 – 12.00 / 17.00 – 19.00
Casa museo Jorn
Ingresso gratuito
Giugno e settembre: martedì 9-12; giovedì 15-18; sabato e domenica 10-13/16-19
Luglio e agosto: martedì 9-12; giovedì 15-18; sabato e domenica 10-13/16-20
Mazzotti 120 Albisola
dal 2 giugno al 10 settembre 2023 al Museo della Ceramica di Savona.
Dopo aver visitato il museo ripercorrendo la storia della ceramica locale dal Rinascimento alla contemporaneità accediamo a una piccola project room che, attraverso tre sole opere e alcuni pannelli esplicativi, ci racconta la storia di una delle più importanti manifatture ceramiche albissolesi nel suo 120 anniversario: fondata nel 1903 da Giuseppe Mazzotti, famosa per il legame con il futurismo cui aderì anche Tullio d’Albissola figlio del fondatore.
Oltre a ripercorrere i momenti salienti della storica manifattura Mazzotti la mostra pone l’accento sull’importanza del lavoro sinergico fra artista e artigiano, fra tradizione e contemporaneità affiancando un vaso futurista a uno Antico Savona (il classico bianco e blu).
I due stili della produzione ceramica si fondono poi in un terzo vaso (in tiratura limitata di 50 pezzi) recentemente realizzato a quattro mani dalle Ceramiche Mazzotti di Giovanni Rossello insieme alla Fabbrica Giuseppe Mazzotti 1903 di Tullio Mazzotti, nate nel 1959 dalla divisione della manifattura originaria.
Lam et les Magiciens de la Mer
dal 2 giugno al 10 settembre 2023 al Museo della Ceramica di Savona e al MuDa di Albissola Marina.
Nato a Cuba da padre cinese e madre afrospagnola appena ventenne Lam si trasferì in Spagna dove visse per oltre un decennio, si spostò poi a Parigi dove, grazie alle referenze di un amico comune, conobbe Picasso che lo spinse a esplorare le proprie radici africane nell’arte.
Tornato nelle Americhe durante la Seconda Guerra Mondiale alcuni anni dopo la fine del conflitto si trasferì definitivamente a Parigi dove morì nel 1982.
Frequenti erano i suoi soggiorni ad Albissola, dove giunse una prima volta su invito di Jorn nel 1954 e dove dal 1961 prese una casa e uno studio, qui collaborava con la manifattura San Giorgio, in particolare con Giovanni Poggi, per la realizzazione delle opere ceramiche. A tal proposito Lam scrisse:
“Secondo molti poeti ho realizzato il viaggio di Cristoforo Colombo al contrario, partendo dai Caraibi e andando verso la Liguria”.
Vicino al surrealismo Lam è prima di tutto un pittore, le sue prime opere ceramiche sono infatti bidimensionali ma poi, anche grazie alla collaborazione con gli artigiani della San Giorgio e alla vicinanza con il cenacolo artistico creatosi ad Albissola si fanno via via più sperimentali, materiche e tridimensionali.
I Magiciens, maghi, che danno il titolo alla mostra sono sia gli artisti che affrontano i macro-temi al centro della mostra (Totem, Animali, Metamorfosi e Segni) sia gli artigiani capaci di ottenere incredibili effetti attraverso la tecnica ceramica.
La mostra ha il pregio di non essere una monografica su un singolo artista ma di focalizzarsi sulla sola produzione ceramica di Lam mostrandoci la temperie culturale in cui si muoveva ad Albissola, insieme ad altri artisti che sperimentano o padroneggiano il medium ceramico le cui opere troviamo esposte in mostra.
Nella sede di Albissola le opere dialogano con quelle di Fontana, Jorn e altri, parte della collezione permanente del MuDa, il risultato è una mostra fortemente legata al territorio ma al contempo di rilevanza internazionale.
Parte delle opere esposte, provenienti dalla Fondazione Lam di Parigi e da diverse collezioni private, verranno in seguito esposte in una mostra nel Paese natale dell’artista:”Lam entre Mares. De Albisola a La Habana” al Museo Nacional de la Cerámica Contemporánea Cubana dell’Avana (dicembre 2023-marzo 2024).
Pur avendo come protagonista un artista ormai storicizzato la mostra offre interessanti spunti di riflessione attorno al tema del rapporto con l’arte africana aprendo al tema della decolonizzazione dello sguardo.
A partire dal titolo, les Magiciens de la Mer, che cita quello della mostra svoltasi nel 1989 al Pompidou di Parigi, le Magiciens de la Terre, importante mostra di arte contemporanea africana che però venne criticata per via della prospettiva ancora esotizzante che aveva sugli artisti africani. Lam dice di sé:
“La mia arte è un atto di decolonizzazione, un cavallo di Troia che disturba il sonno degli sfruttatori”.
La mostra non nasce solo come un’occasione di studio, ma è pensata espressamente per coinvolgere i visitatori: i testi di sala tradizionali sono affiancati da altri pensati per i bambini, con tanto di libri, inoltre è previsto un ricco public program con laboratori, campi estivi per bambini, visite guidate e conferenze.
La prossima visita guidata a Savona sarà venerdì 8 settembre alle ore 18.00 (prenotazione obbligatoria a collezioni@museodellaceramica.savona.it o al numero 331 891 6650), mentre ad Albissola sabato 9 settembre, ore 18.00 (Prenotazione obbligatoria a collezioni@museodellaceramica.savona.it o al numero 331 891 6650)
L’ultimo dei laboratori per adulti, “Nel segno di Lam”, si terrà martedì 5 settembre alle 21 al Centro Esposizioni MuDA.
La prima conferenza dal titolo “Terra, artisti e trasformazione: dagli Hopi dell’Arizona alla narrazione odierna dei musei delle culture” di Maria Camilla De Palma (direttrice del Castello D’Albertis, Museo delle Culture del Mondo), ha fatto dialogare arte, antropologia e riflessioni museografiche partendo dalle collezioni del Castello D’Albertis e dal viaggio del Capitano Enrico Alberto D’Albertis presso gli Hopi, con un’interessante focus su Nampeyo, celebre ceramista Hopi, e sul rapporto fra turismo e popolazioni native.
La prossima conferenza sarà venerdì 8 settembre alle 17.00, al Museo della Ceramica Manlio Trucco di Albisola Superiore, e Francesca D’Andrea ci parlerà di “Al final todos bailan juntos. La nuova generazione di artisti a La Habana.”
Infine, a Savona giovedì 21 settembre, ore 18.30, Paola Valenti (Università degli Studi di Genova) affronterà il tema “1989 L’arte si fa globale. Da Magiciens de la Terre alla Biennale dell’Avana.”
Oltre alla conferenza di Daniele Panucci e Wylie Schwartz dal titolo “Wifredo Lam, Asger Jorn and the new Primitivism”, più direttamente legata alla mostra, le altre aprono ulteriori temi collaterali partendo dalla mostra come spunto. Le conferenze saranno disponibili sul canale youtube del Museo della Ceramica di Savona.
A Casa. Una situazione fieramente opposta al degrado della vita quotidiana
dal 1 luglio al 17 settembre 2023 a Casa Museo Jorn.
Casa Jorn, museo d’importanza internazionale visitato da moltissimi turisti soprattutto danesi, si impegna a sostenere artisti contemporanei attraverso residenze d’artista.
Nel 2022-23 gli artisti coinvolti sono stati David Adamo, Giacomo Porfiri e Wolfgang Staehle che, liberi da pressioni mercantili e dalla sovraesposizione mediatica, hanno realizzato diverse opere site-specific che si possono ammirare fra la casa e il giardino affacciato sul panorama; opere pensate in questo luogo per questo luogo, lasciandosi ispirare dall’illustre predecessore ma anche dalla natura circostante, presenza ingombrante della casa museo.
Il risultato è un palinsesto in cui all’antica casa ligure si sovrappongono prima gli interventi di Jorn e poi le opere degli artisti di oggi come nel caso di Dancing Cube di Giacomo Porfiri pensato per essere collocato nella nicchia dell’edicola che forse un tempo ospitava una Madonna.
Le altre opere potrete scoprirle se vi prenderete la briga (e di certo il gusto) di inerpicarvi per una breve passeggiata su per una creuza albissolese.
Si ringraziano i curatori e le curatrici delle mostre per il materiale fornitomi a supporto della scrittura di questo articolo. |
Immagine di copertina:
Wifredo Lam al Museo della Ceramica di Albissola, oggi Centro Esposizioni MuDA, in occasione della sua mostra personale, agosto 1975. © Archives Wifredo Lam, Parigi
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