Abbiamo detto tante volte che Genova he evidenti problemi lato cultura, arte, politica. Abbiamo anche detto tante volte che a Genova ci sono energie potenti e tante persone che hanno voglia di farle girare. Non ci stancheremo mai di cercare le cose migliori e raccontarle, e questo è il caso del Sestiere di Prè che da un po’ di tempo a questa parte si sta animando di flussi artistici, ricerca, forze giovani e sguardi d’avanguardia. Ma con una costante: crescere insieme al territorio e chi lo vive.
Lo abbiamo visto con il festival Divago, con il progetto Florida, con La zanzara, e presto lo vedremo con altre bellissime situazioni che stanno nascendo nel quartiere, progetti d’artigianato e d’arte contemporanea dal sapore internazionale.
Diversi e con obiettivi differenti sono gli attori dello scenario, ma sembra che in questa porzione di centro storico ci sia una bella sinergia e cooperazione, soprattutto lato arte contemporanea, che rende il Sestiere di Prè e in particolare l’antico ghetto ebraico una zona sempre più attrattiva, forse la più interessante della città.
Se per l’ultimo weekend prima di Natale non avete programmato una gita fuori porta, allora dovete proprio passare da Prè! Da venerdì a domenica il programma è fitto e l’offerta vi stupirà.
Venerdì
Ore 18:00 aprono i cancelli e il ghetto accoglie il pubblico con tre eventi in contemporanea:
On~Divago talks: Archivi
In piazza don Gallo c’è il primo talk della due giorni On~Divago, organizzata da Mixta in collaborazione con Pinksummer, Anna Daneri e Sinestie APS.
Tema “ARCHIVI”, con Chiara Bertola, ex responsabile dell’organizzazione – Mostre e Collezioni del Castello di Rivoli, e Barbara Garatti, archivista e curatrice dell’Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck, dell’Archivio Luca Pignatelli e dell’Archivio Maria Morganti. Modera Luca Zuccala, direttore responsabile di ArtsLife.
A seguire, set di ricercati dischi in vinile, un evento a cura di Sinestesie che spazia attraverso vari stili e culture musicali: dai grandi classici del jazz all’elettronica, con particolare focus dal groove di fine 70′ fino alla prima house 80′ e 90′ e oltre.
Thyself Agency
Da campoxs, in piazza del Campo, avverrà la presentazione di THYSELF AGENCY di Luca De Leva. Un’agenzia di viaggio che organizza spedizioni nell’ignoto, dove praticare la maieutica attraverso tre specifici esercizi: scambiarsi la vita; la Settimana dei 9 giorni; gli Occhiali.
Anche questo progetto è a cura di Pinksummer, e l’agenzia presso campoxs resterà aperta fino a domenica, per tre giorni di attività intensiva dove sarà possibile conoscere il lavoro dell’Agenzia in maniera diretta, dalle parole vive dei suoi agenti e di chi ha partecipato agli esercizi.
Mare Nero
Da Florida, in piazzetta dei Fregoso, sempre alle 18:00 inizia l’evento conclusivo della residenza dell’artista Luca Conte, in arte Gerolamore.
MARE NERO è una restituzione performativo-culinaria nella quale con il piglio di un oste navigato, Luca accoglie i visitatori presentando una collezione ibrida, che indaga le profondità degli istinti.
Una storia contemporanea, distinta da buchi nell’acqua e mitologie incarnate. Un servizio ospitale, caldo e pubblico che conduce ad un primo piatto pietroso, per il quale verrete quindi forniti di una sputacchiera. Un finale indivisibile, in presenza di un dolce mostro, a guardia di una collezione di fontane.
Sabato
Happening collettivo
In piazza don Gallo alle ore 18:00 è previsto un happening collettivo e partecipativo per difendere la pace. È un evento libero organizzato da private cittadine e cittadini e consiste nella pratica collettiva di alcune danze tibetane. È richiesto di portare con sé una luce.
On~Divago talks: Arte Pubblica
Sempre in piazza don Gallo dalle ore 18:00 prosegue e termina la mini-rassegna On~Divago con un incontro ricco di molte voci: tema “ARTE PUBBLICA”, intervengono Lisa Parola (ha pubblicato per Einaudi Giú i monumenti? Una questione aperta); Lucia Giardino di Guilmi Art Project; Maria Luigia Gioffrè di In-Ruins; e Arianna Desideri (autrice del volume “Roma 70. Interventi e pratiche artistiche nello spazio urbano”); modera Lorenzo Domaneschi professore associato presso UniMiB.
Cosa sono le pratiche partecipative di arte pubblica, e in cosa consistono i progetti community-based
Si parla di site e context-specific, di monumenti e rovine. Di come l’arte può dialogare con le persone e di come agisca sottilmente nell’immaginario collettivo.
Che dire, il freddo non intimorisce il desiderio di condividere l’arte, e il ghetto accoglie
Fenomeno interessante questo del Sestiere di Prè, che vede la felice sinergia da una parte di incentivi del Comune tramite il Patto di Sussidiarietà per il Sestiere e il Piano Carruggi, dall’altra dei piccoli enti privati e pubblici che hanno interesse, come abbiamo già visto, di operare nel territorio ma nel rispetto delle persone che lo abitano, contribuendo ad arricchirlo e valorizzarlo lontano dalla logica della gentrificazione.
Quindi sì, Prè come Soho perché sempre più interessante e attrattivo nell’ottica dell’avanguardia artistica, ma le sue sorti sembrano già promettere uno sviluppo che non taglierà via le fasce svantaggiate di popolazione per favorire l’inserimento di nuove e ricche: qui il cambiamento è collettivo e si vede!
Immagine di copertina:
Scorcio del Sestiere di Prè. Foto di MIVI Photography, Michela Mosca e Virginia Pollesel
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