Lisetta Carmi. Inquadrare la rivoluzione. Mostra fotografica Palazzo Ducale: Molto vicino, incredibilmente lontano dal 23 ottobre 2024 al 30 marzo 2025, Sottoporticato

Lisetta Carmi. Inquadrare la rivoluzione

L’obiettivo caricato ad idee, spirito rivoluzionario e impegno sociale è stata l’arma di Lisetta Carmi fotografa e visionaria del suo e del nostro tempo. Quando la rivoluzione s’incide sulla pellicola fotografica.
7 Marzo 2025
2 min
199 views

“Chi ti ha insegnato a fotografare? La vita”

Con queste parole la fotografa genovese dagli orizzonti infiniti definiva la propria, profondissima, capacità estetica in campo fotografico e non solo.

Una donna che, in una sola vita, ha saputo incarnare numerose passioni e strade espressive, attraversando le onde sonore del pianoforte, il fuoco dell’impegno politico e sociale fino alla fotografia e alla spiritualità.

Genova, fucina di artisti, musicisti, navigatori e rivoluzionari oltre a dare i natali alla talentuosa Lisetta Carmi, la vide espatriare assediata da mille incertezze a causa delle persecuzioni naziste perpetuate alla luce della sua discendenza ebraica. 

La guerra e i suoi orrori non strapparono Carmi, anima inquieta e mossa dalla Kundalini delle arti, dalla sua musica.

Pianista eccelsa visse un’intera stagione da concertista per poi, in un giorno qualunque, (ri)svegliarsi in un mondo ingiusto, mai equo e orchestrato dall’iniquità sociale. 

La giostra della vita e dell’arte, vorticosa e caleidoscopica, si ferma quando Carmi si desta, come in una favola, dalle velleità dell’arte effimera per orientare le proprie energie creative verso l’impegno sociale e politico. 

Nascono così le famosissime serie “Camalli” e “Travestiti” che indagano, con lo sguardo determinato e libero, realtà diverse nell’essenza ma accomunate dalla posizione eccentrica rispetto ad una società borghese perbenista e immobile.

Camalli

“Camalli”, un tributo-contributo alla realtà portuale genovese degli anni della grande espansione commerciale del porto cittadino, denuncia le contraddizioni insite nei sistemi di industrializzazione degli anni Settanta che risultano acri come gli odori delle operose banchine dei pescatori così come cantato da Faber.

L’artista, lungi dal limitarsi al mero gesto fotografico documentaristico, trasmuta la propria persona quale parte integrante dell’obiettivo fotografico al fine di sostenere le battaglie sindacali a favore degli operai e delle loro condizioni di vita e lavoro ingiuste. 

Alle numerose voci che si levavano in sfavore dei suoi interventi e delle sue velleità politiche che stonavano, secondo alcuni, con le attitudini artistiche in senso classico, Carmi era solita rispondere:

“Se le mie mani sono più importanti dell’umanità, allora lascio il pianoforte”.

Mostra fotografica Palazzo Ducale: Molto vicino, incredibilmente lontano dal 23 ottobre 2024 al 30 marzo 2025, Sottoporticato
Serie “Travestiti”. Fonte ilsecoloxix.it

Travestiti

La serie “Travestiti”, manifesto per i diritti LGBTQ+ in straordinario anticipo sui tempi, nasce e si sviluppa dalla necessità di mostrare una comunità che si muoveva e viveva all’interno dell’intricato tessuto del centro storico genovese.

Scatti che evocano sguardi, anime e riflessi di malinconia, quella stessa che il marinaio prova lontano dalla costa e che l’emarginato, figura quasi archetipica delle nostre società moderne, incarna.

La sessualità dirompente e la realtà lavorativa del mondo portuale incarnano, nella produzione di Lisetta Carmi, l’aspetto materico e tangibile della sua indagine della realtà e trovano nella serie dedicata al cimitero monumentale di Staglieno uno specchio tra pulsione e riflessione. 

Qui non emergono gli echi delle lodi che già Hemingway aveva proposto al grande pubblico bensì la critica alla società patriarcale e maschilista nella quale la sensualità della figura femminile viene esposta e data in pasto, più che suggerita e accarezzata. 

Lisetta Carmi, una donna, mille anime, infiniti desideri di esistenza, fece nel 1976 l’incontro che le cambiò l’esistenza più di tutto ciò che aveva già vissuto: lo yogi Babaji.

Approfondendo e conoscendo le tematiche, che le furono sempre care, la portarono all’acquisto di un trullo a Cisternino dove fondò un Ashram.

Una vita, molti amori. Così lo scrittore e psicologo e scrittore Brian Waiss intitolò uno dei suoi più famosi best sellers e così, potremmo, oggi definire l’esistenza della poliedrica Lisetta Carmi in mostra a Genova fino al 30 marzo al Sottoporticato di palazzo Ducale.

Info

Sito
palazzoducale.genova.it

Orari
da martedì a domenica, ore 10-19
La biglietteria chiude alle ore 18

Biglietti
Biglietto congiunto con la mostra Impression, Morisot: adulti 23€ – bambini 10€
intero 12€
ridotto 10€
ridotto speciale per i possessori della Membership Card Ducale+ 8€
ridotto giovani under 27, tutti i martedì non festivi 5€
ridotto bambini da 6 a 13 anni 5€
intero open 14€
ridotto open 12€

Gruppi
Gruppi scuola: 6€, prevendita inclusa
Gruppi adulti: 10€ + prevendita 2€

Immagine di copertina:
Benner dell’evento. Fonte Palazzo Ducale Genova


Scrivi all’Autorə

Vuoi contattare l’Autorə per parlare dell’articolo?
Clicca sul pulsante qui a destra.


Storica dell’arte, pittrice e scrittrice vive l’arte per necessità di espansione e comprensione della realtà. Ha frequentato il Liceo artistico e la facoltà di Conservazione dei Beni Culturali di Genova oltre che essersi formata nell’ambito delle artiterapie.

Graces di Silvia Gribaudi, ospite al Teatro Nazionale di Genova
Articolo Precedente

Graces di Silvia Gribaudi, ospite al Teatro Nazionale di Genova

PATRIARCOUT 2025. PER:CAPIRE | Sorellanza (è) politica
Prossimo Articolo

PER:CAPIRE | Sorellanza (è) politica

Ultimi Articoli in Small

Lost in the supermarket. Supermercati a Genova

Lost in the supermarket

Continuano ad aprire supermercati in città, in nome della libertà del consumatore (e del lobbismo). Ma forse bisogna chiedersi qual è il prezzo dietro agli sconti.
TornaSu

Don't Miss