Lettera Aperta dei ristoratori

Lettera Aperta dei ristoratori: ci ricordiamo di loro?

Un grido d'allerta nel buio dell'era Covid. I ristoratori, locali, librerie e negozi d'abbigliamento genovesi hanno firmato una lettera aperta che vi invitiamo a leggere e sottoscrivere.
21 Gennaio 2021
1 min
1.1K views

Da pochi giorni è in circolazione una lettera aperta dei ristoratori, diffusa, firmata silenziosamente. Una lettera che è una denuncia ferma e ben motivata, sebbene dai toni pacati. Riunire le forze può sembrare difficile senza la possibilità della presenza, ma è proprio per questo che è necessario.

Tutti questi nomi, queste persone, non avranno più, in quel tempo così apparentemente lontano e in realtà drammaticamente così vicino, il posto che prima occupavano nella società. E non per colpa o per demerito, ma per via di una gestione dell’emergenza operata male, malissimo, inaccettabilmente “all’italiana”.

La nostra categoria non ha, per storia e conformazione, la possibilità di scioperare, né purtroppo, una voce univoca che possa rappresentarla tenendo conto delle diverse specificità di cui abbiamo accennato in apertura. Di certo non vogliamo scioglierci in inutili manifestazioni capaci solo di lasciare il tempo che trovano e neppure dar aria alle pance già gonfie di quei soloni della ristorazione che fin troppo agitano le televisioni nazionali.

Vogliamo essere pratici, arrivare al punto e perorare fino alla fine la nostra battaglia.

Qui il link alla lettera completa: LETTERA APERTA 

Immagine di copertina:
Vico San Bernardo. Foto di brickout


Scrivi all’Autorə

Vuoi contattare l’Autorə per parlare dell’articolo?
Clicca sul pulsante qui a destra.


Quel blu di Genova
Articolo Precedente

GENOVA DI CARTA | Una storia d’amore porta il jeans a San Francisco

Museo Chiossone
Prossimo Articolo

Musei e Covid: l’esperienza del Museo Chiossone

Ultimi Articoli in Small

La nuova Genova secondo Bucci?

La nuova Genova secondo Bucci?

La nuova vocazione di Genova è stata decisa dall’alto: turistica e logistica, persone e merci che attraversano la città. Ma a che prezzo?
TornaSu

Don't Miss