Cina e Medio Oriente.

LABIBA | Palestina – Israele: e la Cina?

I recenti sviluppi nelle relazioni internazionali tra Cina e Medio Oriente stanno gradualmente modificando il panorama geopolitico della regione.
7 Luglio 2023
di
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Le relazioni internazionali tra la Cina e il Medio Oriente stanno subendo degli sviluppi progressivi negli ultimi mesi, che ne stanno gradualmente modificando il panorama geopolitico. In particolare, la Cina manifesta un coinvolgimento crescente nelle relazioni tra Israele e Palestina, amplificando progressivamente il suo ruolo di mediatore internazionale.

Lo storico ruolo della Cina nel conflitto israelo-palestinese

Il sostegno del governo cinese nei confronti del processo di pace nella regione risale già al 1949.

Essendo maggiormente interessato a coltivare i propri interessi nel mondo arabo, il governo cinese ha manifestato, inizialmente, un’attitudine piuttosto insofferente nei confronti di Israele, poiché la maggior parte degli Stati del Medio Oriente erano, in effetti, fortemente contrari all’esistenza stessa dello Stato di Israele.

Questo progressivo orientamento filo-palestinese ha caratterizzato le iniziative cinesi in Medio Oriente nel corso degli anni ‘50 e ha coinvolto e motivato varie leadership nazionaliste e anticoloniali emergenti, tra cui i Baathisti in Iraq e Siria e il Fronte di liberazione nazionale (FLN) in Algeria.

Nel corso di questi anni e del decennio successivo, inoltre la Cina  ha fornito assistenza finanziaria e militare all’OLP.

L’evoluzione graduale della Cina nei confronti Israele

Se, quindi, nel corso degli anni ‘60 le relazioni tra Cina e Israele sembravano porsi sull’orlo del deterioramento, il ventennio successivo associa la priorità data allo sviluppo economico dello Stato cinese al rafforzamento dei legami con Israele, soprattutto nel settore della tecnologia e delle infrastrutture.

Questo ha portato la Cina ad assestare progressivamente la sua posizione di attore imparziale che, pur mantenendo la propria influenza in Palestina, ha maturato, fino a oggi, relazioni sempre più significative con Israele.

Dall’instaurazione di relazioni diplomatiche bilaterali nel 1988, la Cina ha sempre contribuito, nei limiti delle sue capacità, a sostenere la Palestina, nell’ambito, ad esempio, della costruzione di oltre 40 progetti, tra cui scuole e strade, inviando squadre di esperti, forniture mediche e vaccini durante la pandemia di COVID-19.

Con Israele, inoltre, la Cina porta avanti la sua cooperazione nel settore dell’intelligenza artificiale, la cybersecurity e l’energia rinnovabile.

Gli sviluppi odierni

Nel giugno 2023, la Cina ha promesso un’ulteriore donazione di 1 milione di dollari all’UNRWA.

La Cina, inoltre, sostiene la Palestina affinché essa diventi un membro a pieno titolo delle Nazioni Unite e riprenda i colloqui di pace con Israele sulla base delle pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite e della “soluzione a due Stati’’ per il raggiungimento di una coesistenza pacifica tra le due parti.

In una dichiarazione congiunta sull’aggiornamento delle relazioni bilaterali Cina-Palestina rilasciata mercoledì scorso, le due parti hanno ribadito il sostegno reciproco su questioni di interesse centrale e preoccupazioni fondamentali. In quest’occasione, il Presidente cinese Xi Jinping ha avanzato una proposta in tre punti per il proseguimento delle negoziazioni sulla ‘’soluzione a due Stati’’.

In primo luogo, la creazione di uno stato indipendente di Palestina, come incoraggiata dalla Cina, sarebbe basata sui confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale.

In secondo luogo, la Cina ha rievocato la necessità di rispettare e soddisfare i bisogni economici e di sussistenza del popolo palestinese.

In terzo luogo, poi, la Cina ha lanciato nuovamente la sfida sull’arena internazionale, rievocando il bisogno di orientare i colloqui di pace nella giusta direzione, attraverso l’apertura di una conferenza di pace internazionale su larga scala e più autorevole.

In questo senso, mentre la questione palestinese appare sempre più oscurata dai riflettori occidentali, nel mezzo del turbolento odierno panorama globale, la Cina si sta gradualmente assumendo la responsabilità di una grande potenza mediatrice in un conflitto di proporzioni storiche.

Articolo di
Federica Sammali

Immagine di copertina:
Foto Jay


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