L’associazione Pet Levrieri è un’organizzazione che salva i levrieri da situazioni di maltrattamento e, come tutte le onlus, vive di donazioni e quote associative. È possibile adottare in tutta Italia: sono molti gli adottanti da tutto il nord, anche su Genova il numero sta crescendo, e speriamo che, anche attraverso l’arte e la lettura, si possa divulgare e sostenere una giusta causa.
Il 2 giugno scorso, partendo dal Porto Antico, i volontari hanno distribuito materiale informativo per far conoscere una realtà ancora sconosciuta ai più anche a Genova.
Con questa breve intervista vogliamo farvi conoscere l’impegno che l’associazione mette per salvare i levrieri.
Chi è Pet Levrieri?
Pet Levrieri è un’associazione onlus antiracing e anticaccia, nata dalla volontà di un gruppo di adottanti di trasformare la propria scelta d’amore, l’adozione di un levriero rescue, in impegno civile, per costruire un futuro senza corse commerciali (racing e coursing) e senza caccia a vista coi levrieri, in Europa e nel mondo.
Pet Levrieri è l’unica associazione italiana esponente del movimento mondiale antiracing e ha relazioni stabili di collaborazione e supporto con tutti i protagonisti del movimento negli USA, nel Regno Unito e Irlanda, in Spagna e Portogallo, in Francia, Germania, Slovenia e Croazia, Australia, Nuova Zelanda, Argentina, Messico, Brasile, Uruguay e Cile, in Cina, Hong Kong, Macao, nel Sud Africa.
Nata il 9 novembre 2013, l’associazione è attualmente composta da più di 160 soci, provenienti da tutta Italia e conta anche soci che risiedono in Svizzera, nel Regno Unito, in Germania e in Cina.
Abbiamo avviato la procedura per entrare a far parte degli Enti del Terzo Settore.
Insieme ad Anima Macau e GREY2K USA Worldwide, ha promosso la campagna internazionale ”Save The Macau Greyhounds”, che è stata la più importante e complessa campagna internazionale di salvataggio, mai realizzata prima, e che ha portato il 21 luglio 2018 alla chiusura definitiva del Canidrome, il peggiore cinodromo al mondo, e al salvataggio di tutti i 550 greyhound detenuti al suo interno, oltre che dare loro la possibilità di una casa, di una vita di amore e rispetto.
Pet Levrieri è tra le associazioni antiracing che hanno preso parte al documentario inchiesta Investigates: Greyhounds Running For Their Lives, della RTÉ News, la televisione di stato irlandese. Nel dicembre 2019, alla seconda Conferenza Mondiale Antiracing Greyhounds Around the Globe, tenutasi a Dublino, il presidente di Pet levrieri ha ricevuto il premio internazionale “Greyhound Leadership Award” per l’impegno e i risultati raggiunti a livello antiracing e nel salvare la vita di innumerevoli levrieri.
Qual è la missione dell’associazione?
La nostra attività si sviluppa su tre livelli:
• organizzazione e supporto attivo a campagne civili, a iniziative e gruppi che si battono contro il greyhound racing e la caccia in Europa e nel mondo, con l’intento di ottenere leggi che vietino queste pratiche e l’applicazione certa e severa delle norme di tutela per gli animali d’affezione.
• salvataggio e adozione di greyhound, lurcher e galgo provenienti da Irlanda, Spagna, Cina e Macao.
• valorizzazione dei levrieri rescue, facendoli conoscere per quello che sono: compagni di vita intelligenti, sensibili e dotati di una straordinaria resilienza. Hanno, infatti, innate capacità di recupero che permettono loro di inserirsi perfettamente nella vita in famiglia, nonostante il loro difficile passato.
Siamo convinti che non si possa fermare la macchina infernale dello sfruttamento con le sole adozioni.
È necessario eliminare le cause dello sfruttamento, cambiando il modo di pensare ai levrieri e alla relazione con loro.
Questo è possibile attraverso una vasta mobilitazione civile internazionale che risvegli le coscienze contro lo sfruttamento, per ottenere leggi a tutela dei levrieri e pene severe e certe per chi le infrange. Una mobilitazione che, spostando l’attenzione sul benessere dei levrieri, porti alla chiusura di tutti i cinodromi e alla messa al bando della caccia a vista con i levrieri in tutto il mondo.
Questa convinzione non è per noi solo una questione di principio. È la missione che guida e influenza tutte le nostre attività.
Che tipo di rapporto avete con i rifugi?
Siamo favorevoli alle iniziative di adozione dei greyhound in Irlanda e dall’Irlanda verso altri Paesi. Crediamo, infatti, che contribuiscano a cambiare positivamente la percezione nei confronti dei levrieri.
Tuttavia, non vogliamo che le adozioni siano utilizzate come copertura per le malefatte dell’industria del racing. Per questa ragione non collaboriamo, e non collaboreremo mai, a nessun livello, con l’industria delle corse e in particolare con la GRI (Greyhound Racing Ireland – ex IGB, l’ente corse irlandese che gestisce le corse dei greyhound), e il suo programma di adozioni IRGT (Irish Retired Greyhound Trust).
Riteniamo che questa attività abbia il solo scopo di ripulire l’immagine degli attori coinvolti nel mondo del racing – enti organizzatori, allevatori e trainer – senza dare nessuna priorità al benessere dei levrieri.
Abbiamo dunque scelto di collaborare con i rifugi irlandesi indipendenti LAW – Limerick Animal Welfare, Galway SPCA, Star Rescue e Deel Rescue, e organizziamo autonomamente il trasporto dei cani, senza chiedere al GRI contributi economici.
Come associazione, sosteniamo economicamente i rifugi attraverso donazioni, per aiutarli non solo a preparare i cani al viaggio (per documenti e visite veterinarie), ma anche a sostenere le spese quotidiane necessarie a salvare e prendersi cura dei cani.
Con le stesse modalità, in Spagna collaboriamo con il rifugio Scooby di Medina del Campo e Baas Galgo. Il valore del lavoro ventennale di Fermin Perez Martin, fondatore del rifugio Scooby, e dei suoi collaboratori per salvare i galgo e sensibilizzare le persone sulla loro condizione, rende questa collaborazione ancora più importante per la nostra associazione, oltre ad essere per noi motivo di orgoglio e riconoscenza.
Il principio guida che seguiamo è che siamo noi a supportare i rifugi e non il contrario. Lo facciamo anche attraverso progetti come la pubblicazione del libro “Alia correlibera”, i cui proventi sono andati a favore di LAW e del progetto “Aiuti Veterinari Pet Levrieri senza Frontiere”.
Cos’è il progetto fostering?
Alcuni levrieri hanno bisogno di un periodo di ambientamento prima dell’adozione. Abbiamo così creato e organizzato un network fidato di famiglie foster, che si occupano di introdurre e guidare i levrieri nella loro nuova vita.
Le famiglie foster, accuratamente selezionate, sono sostenute e supportate dall’associazione e da professionisti cinofili in tutte le fasi della preparazione del levriero all’adozione. Forniamo loro indicazioni e regole pratiche per aiutarle ad offrire al cane esperienze positive legate alla vita in famiglia, al mondo esterno e alle interazioni con altri cani e animali.
Nel 2014 il nostro progetto foster ha ricevuto il sostegno di Lush, la nota azienda di cosmetici naturali, che ha riconosciuto il suo valore di tutela, valorizzazione, conoscenza e adozione di greyhound, galgo e lurcher rescue.
Come viene svolta l’attività di formazione e divulgazione?
Per la nostra associazione, la valorizzazione dei levrieri rescue passa anche attraverso iniziative formative rivolte agli adottanti insieme ai loro levrieri, organizzate insieme a educatori e istruttori cinofili delle migliori scuole presenti sul territorio.
La formazione ha come obiettivo la piena integrazione dei levrieri rescue nella vita quotidiana, consentendo agli adottanti di offrire loro una vita felice e appagante.
Accanto alla formazione, siamo impegnati in attività di divulgazione e informazione costante, dettagliata e sempre aggiornata sui levrieri, da fonti autorevoli, con dati e fatti verificati. Tra gli altri, redigiamo e pubblichiamo articoli finalizzati ad aumentare la consapevolezza sulla condizione di greyhound, lurcher e galgo, veicolandoli attraverso il nostro sito: uno strumento bilingue con più di 4.000 articoli in italiano e 700 in lingua inglese.
Recentemente è partito un progetto di un audiolibro. Di cosa si tratta?
A marzo 2022, in cooperazione con il progetto Songbox, viene realizzato l’audiolibro del già cartaceo “Alia correlibera”, in lingua italiana e in lingua inglese.
È possibile scegliere tra la versione audio tradizionale, oppure in abbinata con il QuadroQR️, acrilici su tela fatti a mano, raffiguranti disegni di levrieri per grandi e piccini. Sul quadro compare il QRcode per l’ascolto della storia.
“Alia correlibera” è un racconto per bambini, la storia di una greyhound, una delle tante, buttata via dall’industria delle corse in Irlanda, e salvata dai volontari di Limerick Animal Welfare, il rifugio e charity irlandese, fondati nel 1983 da Marion Fitzgibbon, che da sempre è in prima linea nel salvataggio dei greyhound e lurcher e nell’impegno civile antiracing per denunciare gli abusi, ottenere cambiamenti culturali, leggi di tutela e pene certe e severe.
Pet levrieri collabora con Limerick Animal Welfare fin dalla sua nascita, e con fermezza denuncia la crudele pratica delle corse dei levrieri e si batte perché i cinodromi vengano chiusi, prodigandosi per trovare una famiglia in Italia ai levrieri salvati dal rifugio di LAW.
Perché è importante aderire all’iniziativa?
Gli audiolibri sono uno strumento importante per raccontare le storie a grandi e piccini, inoltre sono di grande utilità per persone non vedenti o con problemi di lettura.
Il progetto dell’audiolibro di “Alia correlibera” è nato per raggiungere più persone possibile, e fonde la multimedialità con l’arte tradizionale: è infatti possibile acquistare l’audiolibro anche nella speciale edizione Quadro Qr, acrilici su tela fatti a mano, con illustrazioni di levrieri personalizzate.
Sui quadretti, dalla misura di 20x20cm, si trova il QRcode per l’ascolto in streaming dell’audiolibro.
Per ogni quadretto+audiolibro è possibile fare una donazione minima di 25 euro, mentre per il solo file audio la donazione minima è di 10 euro. Come detto prima, le donazioni sono una delle componenti su cui si basa il sostentamento dell’associazione onlus.
Immagine di copertina:
Foto di Juan Gomez
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