Genova miti e primati record

Genova: sfatiamo un po’ di miti tra primati, record ostentati e leggende metropolitane

Ogni genovese ha sentito parlare o ha alimentato storie e discorsi sui primati che rendono Genova unica. Proviamo a capire perchè siamo così autocelebrativi e quali sono i miti e primati record più diffusi.
27 Aprile 2020
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È una pratica discorsiva comune in tutte le grandi province d’Italia: stiamo parlando della tendenza ad attribuire miti e primati record alla propria città, dai più gloriosi ai più discutibili. Genova non è immune da questa tendenza, anzi, ogni settimana se ne sente una nuova. Spesso queste dichiarazioni sono fortemente autocelebrative, e in molti casi è proprio l’amministrazione a farsi bella. Altre volte invece è lo spirito cittadino genovese, tipicamente orgoglioso, che si manifesta attraverso miti e record considerabili alla stregua di leggende metropolitane. Possiamo ricondurre questo atteggiamento a vari aspetti che contraddistinguono la popolazione genovese.

Sudditanza culturale

In primis sembra un tentativo di emanciparsi dalla sudditanza culturale che ci caratterizza, in particolare rispetto a città come Milano e Torino, e rispetto alle quali scaturisce una forte rivalità. Di solito c’è una linea sottile tra l’ostentare il patrimonio o la cultura della propria città e fare a gara a chi la fa più lontano.

Un rinnovato volto

Un’altra ragione di questa tendenza a sfornare miti e primati record è rintracciabile in molte iniziative dell’amministrazione: è il rinnovato volto di Genova, grande motivo di vanto, che negli ultimi anni è stato tanto curato: per riabilitare la reputazione cittadina la strategia è salvare le apparenze, allontanare il degrado, nascondere la polvere dietro un logo tamarro o sotto qualche tappeto rosso, farsi belli agli occhi di tutta Italia, anzi, del mondo, magari con un bell’albero di natale gigante. Il city branding contribuisce quindi ad alimentare il discorso dall’alto, in linea con la logica del consenso facile e a favore del turismo “mordi e fuggi”, ma, come è noto, la reputazione di una città si fa soprattutto con le buone policy, non solo con un’esuberante comunicazione istituzionale.

Porto Antico di Genova miti e primati record
Porto Antico di Genova. Foto di Ludmila Pylypiv

Un forte provincialismo

Da ultimo non possiamo non considerare tra le cause di questo atteggiamento il nostro forte provincialismo, che ci porta ad essenzializzare lo spirito genovese e portarlo in altissimo di fronte ai foresti. Una caratteristica tipica di tutte le realtà provinciali, particolarmente accentuata dalla nostra lunga storia di isolamento sociale, culturale ed economico.

Pochi italiani sono stati a Genova, rispetto a città come Firenze, Venezia o Milano: non tutti sanno effettivamente quanto sia bella, quanta cultura e quanto materiale umano vi sia, e questo naturalmente ci porta ad essere altamente autocelebrativi, a voler dimostrare che l’Acquario non è l’unico motivo per visitarla. Ma, allo stesso tempo, porta molti a glorificare quelle poche attrazioni conosciute globalmente ma che in realtà sono solo la punta dell’iceberg di una città autentica, quella città da scoprire, densissima di cultura e che se ne frega delle apparenze. Quella Genova che amiamo e che i turisti e i crocieristi non conoscono. La Genova privata e segreta che l’amministrazione non si frega di promuovere, la Genova delle botteghe storiche, dei locali notturni, delle piccole gallerie e laboratori artistici, dei sestieri ibridati. 

Di seguito, passerò in rassegna alcuni tra miti e primati record più ostentati: l’elenco riporta solo quelli che sono arrivati a me nel corso degli anni, e quindi non è da considerare esaustivo. Suggeriamo a chi ne conosce altri di aggiungerli tra i commenti, per cercare di recuperare gli elementi ricorrenti di questi discorsi e puntualizzare alcune generalizzazioni errate.


Miti e primati record


Centro storico più grande d’Europa

Partiamo con un grande classico:
“Genova ha il centro storico più grande d’Europa”
Quello che fino a qualche anno fa consideravo con orgoglio un dato di fatto è effettivamente assai discutibile. Centri storici come Napoli o Venezia ci fanno un baffo in termini di estensione. C’è da dire però che stabilire quale sia il più grande risulta un’impresa ardua se non impossibile, in quanto bisognerebbe utilizzare un metodo di rilevazione unificato per ognuno dei centri storici d’Europa, cosa che lasciamo volentieri ai posteri. Tuttavia, “il centro storico di Genova si distingue soprattutto per essere il più denso d’Europa”.

Acquario più grande d’Europa

Genova miti e primati record
Porto Antico di Genova. Foto di Ludmila Pylypiv

Quante volte abbiamo sentito questa affermazione? Quella che è forse la nostra attrazione turistica più riconosciuta, tutt’oggi si autodefinisce “il più grande acquario d’Europa”. Effettivamente lo era, quando è stato inaugurato nel ’92. Secondo altre fonti libere da conflitti di interesse, il primato va all’Oceanographic di Valencia, il quale ha sottratto il titolo all’Acquario di Genova nel 2003.

Il Pesto

Ci siamo inventati il pesto! Simbolo della genovesità in tutto il mondo e stereotipo perfettamente introiettato. 

La prima banca del mondo

La genesi del sistema bancario moderno è una questione assai complessa. Sicuramente in periodo medievale la Repubblica di Genova si distinse con la creazione della “Casa delle compere e dei banchi di San Giorgio” nel 1407, uno dei primi esempi di fusione di società di prestito dette “monti” in un unico banco statale centralizzato. La nostra era una delle piazze finanziarie più importanti del mondo, ma asserire che “noi genovesi abbiamo inventato la banca!” sembra essere piuttosto approssimativo. 

Lanterna più alta del Mediterraneo

Ebbene si, la nostra lanterna risulta essere la più alta tra quelle affacciate sul mediterraneo, seconda in Europa solo al Faro dell’Île Vierge, che la supera di soli cinque metri. Nessuno tocchi la Lanterna!

Cinta muraria più lunga d’Europa

Il primato viene attribuito per un vizio di forma: effettivamente il tracciato delle Mura Nuove che circondavano la Superba si estende per 19 km, comprendono torri, forti, porte urbane, ma oggigiorno esso non è interamente percorribile su delle mura. Si pensi solo che le mura toccavano le linee di costa, arrivando fino alla Lanterna. In molti rivendicano che il primato vada alla muraglia di Ston in Croazia, lunga 5,5 km

Prima squadra di calcio d’Italia

il grifone è senza dubbio la prima società calcistica mai fondata in Italia, in quanto possiede l’atto ufficiale di fondazione oggi esposto al Museo della storia del Genoa. Nonostante ciò il primato della prima squadra di calcio italiana spetta al Torino FCC, fondata nel 1887: fate vobis.

Prima società per azioni del mondo

Un altro primato in ambito finanziario è quello che vede i genovesi come gli inventori delle società per azioni: i mercanti della Superba erano soliti suddividere i carichi delle navi commerciali in uscita in quote più piccole che potevano essere acquistate da investitori privati, ai fini di ridurre il rischio commerciale. Quando la nave rientrava, l’utile degli scambi veniva suddiviso in base alla distribuzione delle quote

Tunnel di luci più lungo d’Europa 

Passiamo finalmente ai primati più trash: Una galleria di lucette di natale lunga sessanta metri che porta all’ingresso della metropolitana. Un’iniziativa di discutibile gusto estetico (che puntualmente viene fuori tutto insieme nel periodo natalizio) che però viene apprezzata dai turisti più social, che non hanno perso l’occasione per scattarsi un selfie. Ma passiamo al “primato”: c’è mai qualcuno che ha avuto la geniale idea di rivendicare il primato su un tunnel di luci natalizie? Il record sembra esser stato soppiantato lo scorso natale dal villaggio portuale di Charlestown in Inghilterra, che ha installato un tunnel luminoso lungo centro metri.

Metropolitana più corta d’Europa

Con le sue sette fermate la metropolitana di Genova è in lizza per essere la metropolitana più corta d’Europa. Scrivete nei commenti se ne conoscete di più corte. Probabilmente si gioca il podio anche nel mondo, in quanto è stata stabilita la più corta: quella di Haifa, in Israele, con sole sei fermate, una in meno della nostra. 

Luna park mobile più grande d’Europa

Esistono davvero altri pretendenti al trono del luna park mobile più grande d’Europa? Se ne sapete qualcosa, scrivetelo nei commenti. 

Albero di natale all’uncinetto più grande del mondo

Stando a quanto sono riuscito a verificare, non è mai stato confermato da Guinnes World Record, ma a quanto pare l’anno scorso è stato allestito l’albero di natale fatto interamente all’uncinetto più grande del mondo. Aspettiamo da Londra la conferma per questo primato strampalato.

Immagine di copertina:
Genova, Ludmila Pylypiv


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Classe 1996, genovese di nascita, studia Comunicazione e Società presso l’Università Statale di Milano. Fondatore e direttore artistico del progetto CODE WAR, nonché dj e produttore, vive a Genova per dedicarsi radicalmente a coltivare la scena locale e a costruirsi un futuro come operatore culturale. È il presidente dell’Associazione Culturale CDWR.

8 Comments

  1. Un articolo scritto da un genovese, ma che ha studiato a Milano, mirato a smentire i supposti primati , record e leggende metropolitane rivendicate dai genovesi. Devo premettere che quello su cui concordo è il provincialismo dei genovesi di cui, mi perdoni, lei mi sembra un esempio concreto. Devo però precisare che il mio giudizio sulla natura del provincialismo dei genovesi non nasce dall’idea di un isolamento storico, sociale, culturale ed economico di Genova. Un’affermazione del genere è veramente sbalorditiva se si considera la storia di Genova. Come si può parlare di isolamento storico per una città che ha avuto la storia politica, economica , finanziaria, commerciale della Repubblica di Genova? Ricordo solo un dettaglio per rendere l’idea di quanto Genova fosse minimale e cioè la richiesta di Londra e dell’Inghilterra di poter utilizzare la bandiera di Genova, pagando per questo un tributo, per godere della protezione della potente flotta genovese per le navi inglesi che fossero entrate nel Mediterraneo. Il provincialismo attuale dei genovesi deriva almeno in parte, a mio parere, da un atteggiamento di chiusura , impregnato da una sorta di snobismo, nei confronti dei “foresti” e non certo da una sudditanza culturale nei confronti di Milano e tantomeno Torino. Direi quasi che si confonde lo spirito di superiorità , che sconfina a volte nella strafottenza, dei milanesi con una pretesa sensazione di inferiorità dei genovesi. Chi è genovese è ben consapevole che quell’affermazione è destituita di ogni fondamento. L’articolo prosegue decantando le bellezze nascoste di Genova, ma questa affermazione sembra quasi un alibi per poter andar giù pesante con le critiche. Mi sembra veramente un fare le pulci ,riguardo ad alcuni primati rivendicati dai genovesi, quando ad esempio si cerca di affermare che la Casa delle compere e dei banchi di San Giorgio non fosse una banca. Quanto ad affermare che la muraglia di Ston in Croazia sia più lunga delle cinta murarie di Genova perché non interamente percorribili mi pare veramente ridicolo se si pensa alla storia millenaria delle cinta murarie di Genova. Tirare in ballo il faro di Ile de Vierge per dire che è più alto di 5 metri senza specificare che fu terminato nel 1902 e ben conoscendo lo spirito di grandeur dei transalpini lascia poi veramente allibiti. I francesi sono ben noti per avere fatto una deviazione stradale apposita e truffaldina per avere il record di colle alpino più alto d’Europa ( Col de L’Iseran 2770 m) soppiantando il record dello Stelvio (2758 m). Non è questa una forma di provincialismo dei cugini francesi? Quanto al centro storico più grande d’Europa basta guardarsi in giro per rendersi conto che siamo in ottima compagnia ( Napoli, Venezia, Palermo, Siviglia, Praga …) . Riguardo alla società calcistica più antica d’Italia è vero che era il Torino FCC, ma dico era perché è una società che ha avuto vita breve mentre la squadra in attività più antica d’Italia è il Genoa Cricket and Football club, tanto per essere precisi. Per non dover ammettere che la metropolitana di Genova è quella più corta d’Europa ha dovuto tirare in ballo quella di Haifa che con l’Europa c’entra come i cavoli a merenda. Beh, quanto al pesto non ha potuto contestare e sembra quasi dispiaciuto. Concludo constatando come sia stato dimenticato che l’Inno d’Italia è opera di due genovesi, Goffredo Mameli e Michele Novaro e che Genova è la città natale , come da lui stesso affermato, dello scopritore dell’America Cristoforo Colombo, ( anche questo un segno dell’isolamento storico di Genova?) .

  2. Mi dispiace che l’articolo non le sia piaciuto (lo deduco dal suo commento). La sua lettura è molto critica, ma la rispetto. La sua risposta in qualche modo avvalora ciò che ho provato a esprimere nell’articolo.
    Grazie per il commento

  3. Mi hai fatto sorridere, grazie Franco!!
    Nel tramandare miti e leggende si perdono pezzi per strada, é come il telefono senza fili, e questa volta é toccato alla parola “medievale”. Genova ha il primato del centro storico in quanto “centro storico medievale più grande d’Europa”. Complimenti e alla prossima lettura!

  4. Ciao Ema, grazie per la puntualizzazione! Felice di averti strappato un sorriso.

  5. grande fre, informativo e godereccio. non so quanto sia grande il luna park mobile genovese, ma il metro di paragone per me rimane quello di Hasenheide…

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