Cimitero di Staglieno: La storia nascosta di Genova

Cimitero di Staglieno: La storia nascosta di Genova

Un cimitero è un luogo dove riscoprire pezzi di storia nascosti che non ritroviamo sui libri di scuola.
17 Febbraio 2023
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Quando pensiamo a un cimitero ci immergiamo solitamente in pensieri negativi e cupi e ci viene spesso fuori un’immagine che ci riflette uno stato d’animo di dolore e malinconia. Ci è molto difficile associare invece a questo luogo un aspetto più romanzato, dove attraverso statue e lapidi si possono riscoprire pezzi di storia nascosti che intrecciati danno vita a bellissime storie.

Negli ultimi anni, grazie ai cambiamenti culturali e storici, alcuni dei cimiteri europei hanno assunto, oltre al classico valore sacro simboleggiato dal culto, anche un punto nevralgico appunto per studiare la storia e i suoi cambiamenti storici, artistici e sociali diventando così veri e propri musei a cielo aperto.

Il Cimitero monumentale di Staglieno, con la sua storia si presta a raccontare attraverso le sue opere, un pezzo importante della nostra città e dell’importanza che ha avuto Genova nella storia europea e italiana.

La rivalutazione del Cimitero Monumentale di Staglieno – iniziò già molti anni fa, ma solo nel 2018, grazie ad alcuni volontari del servizio civile che presentarono alla Regione Liguria il progetto “Staglieno, museo che racconta Genova” e all’evento che nel 2022 che ha visto Staglieno partecipare alla WDEC “Settimana dei cimiteri storici Europei del 2022” ha preso veramente valore.

L’evento è organizzato dall’associazione ASCE, fondata nel 2001 a Bologna e oggi collega oltre 180 importanti cimiteri in ben oltre 20 paesi europei. Questo progetto, iniziato nel 2010 oggi include ben 60 cimiteri turistici.

Lo scopo dell’evento, considerato uno degli eventi europei più importanti per la cura del patrimonio culturale internazionale, ha lo scopo di sensibilizzare la riscoperta della storia, della cultura e dell’architettura all’interno delle necropoli europee. Lo scopo è quello principalmente di prestare attenzione all’aspetto turistico dei cimiteri interessati alla cultura promuovendo il patrimonio funerario per il suo valore, incoraggiare e autofinanziare i progetti di restauro delle opere offrendo anche un percorso educativo nelle scuole includendo la “via dei cimiteri europei” nelle visite extra scolastiche.

Cimitero di Staglieno: La storia nascosta di Genova
Tomba di Giuseppe Mazzini all’interno del Cimitero di Staglieno. Foto di Giada M.

Storia del Cimitero di Staglieno

Il Cimitero di Staglieno (qui tutti gli articoli dedicati su wall:out) fu aperto al pubblico nel 1851 bensì la sua struttura non fosse completata. L’intero progetto fu affidato all’architetto Carlo Barabino, autore di gran parte delle fortezze neoclassiche di Genova come teatro Carlo Felice e il palazzo dell’accademia, ma affidato successivamente all’architetto Giovanni Battista Resasco a causa della sua morte improvvisa durante l’epidemia di colera.

Nel 1868 l’architetto propose un nuovo ampliamento a nord-est di un nuovo porticato costruito parzialmente solo intorno al 1890, divenuto ben presto anch’esso galleria monumentale, ricca di opere liberty e déco.

Le ulteriori continue esigenze di sviluppo portarono da una parte all’ampliamento, in epoche diverse, dei porticati (quello frontale in particolare) e dall’altra a nuove linee di espansione. L’ultimo intervento risale al 1955 dopo il Sacrario ai Caduti della Prima guerra mondiale.

Particolarità

La scelta accurata della struttura, la divisione in aree di fede differenti come cattolica, protestante, atea ed ortodossa ed infine anche la scelta di creare il cimitero degli Inglesi influirono insieme al crescere economico e prestigioso della città sulla fortuna di Staglieno.

Il cimitero, dunque, fu usato come modello nazionale ed internazionale di riferimento in tutta Europa per la sua suddivisione di fede considerata all’avanguardia per l’epoca della sua costruzione.

All’interno di Staglieno si possono intraprendere differenti percorsi tematici dovuti ad un mix di elementi artistici, culturali e politici che hanno visto mutare Genova nel corso degli anni che furono testimoni di come la città fu considerata uno dei porti più importanti del Mediterraneo.

Pittori, rivoluzionari e poeti, ritroviamo tantissimi nomi illustri del Risorgimento italiano ed europeo. Tra i più noti spiccano senza dubbio Giuseppe Mazzini, Nino Bixio, Edoardo Sanguineti, Federico Sirigu, Costance Lloyd (moglie di Oscar Wilde) e uno dei cantautori italiani simboli della città: Fabrizio De Andrè.

Cimitero di Staglieno: La storia nascosta di Genova
Particolare di un monumento del Cimitero di Staglieno. Foto di Giada M.

Grazie all’evento “Staglieno, museo che racconta Genova” iniziato con la Via dei Fiori di Pietra in collegamento con Euroflora 2018, si iniziarono a realizzare percorsi tematici e visite guidate al costo di 5 euro per un’ora e mezza il cui ricavato aiuta ad autofinanziare il restauro delle opere. In questa sezione vengono presentati monumenti anche non troppo famosi ma con la peculiarità di raccontare momenti di vita quotidiana dell’epoca.

Con il passare del tempo, il cimitero è diventato anche un importante punto di ritrovo per moltissimi fotografi che riescono a giocare con le luci dei monumenti, le forme statuarie immortalando tutte le volte un differente pezzettino della storia di Genova.

Immagine di copertina:
Particolare di un monumento del Cimitero di Staglieno. Foto di Giada M.


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