Buon Vento Pottery Bianca Biamonti ceramiche Genova

Buon Vento Pottery: creare con le mani per far stare meglio le persone

Una chiacchierata a base di tè e pasticcini insieme a Bianca, nel suo piccolo regno di ceramiche, creatività, comunicazione e visioni. Per Genova e per il suo territorio.
28 Novembre 2021
4 min
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Utilizzare le mani per comunicare, ci avete mai pensato? Bianca Biamonti lo fa da alcuni anni. Un diploma all’artistico, una laurea in legge, poi un master in comunicazione culturale e il rientro a Genova, che è sempre rimasta la sua stella polare.

Anche quando si trovava in Erasmus in Austria, anche quando era a lavorare in Australia o a studiare a Parigi.

Creare qualcosa partendo dalla materia, modellarla, ha un valore che la spinge a parlarmene con orgoglio. Non è sempre stato così, per la verità:

“Qualche tempo fa provavo imbarazzo a spiegare quello che facevo”.

Indice di una società che dovrebbe mostrarsi più empatica nei confronti dei percorsi intrapresi da ogni giovane, soprattutto qualora si discostino dalle vie prevalentemente battute. 

Proprio l’empatia, è una delle caratteristiche che vorrebbe far emergere con decisione nel suo lavoro.

Ma chi è Bianca? E di che cosa si interessa?

Questa ragazza con il fuoco negli occhi è l’ideatrice di Buon Vento Pottery; si tratta di un progetto che è nato nella sua forma embrionale tanti anni fa, ma che soltanto con il lockdown del 2020 ha preso il volo come voleva lei.

Durante i mesi di chiusura forzata, rimanere attiva con la testa e con le mani l’ha aiutata a trovare ispirazioni, motivazioni ed energie. Inoltre, la volontà di investire un po’ di tempo nella riorganizzazione del suo personal brand ha fatto il resto.

La voglia di sperimentare, di unire vari frammenti della sua vita e di conoscere un tessuto sociale da rendere maggiormente dinamico, l’hanno spinta e continuano a spingerla nella sua mission. Vuol farsi portavoce di un mondo giovanile freschissimo e che necessita di un network per poter trovare degli spazi in cui esprimersi.

Ci incontriamo nel suo “nido”, che si trova al pian terreno del Palazzo Ducale. In fondo al cortile maggiore, sulla destra, una porta verde apre sul laboratorio, dove produce gran parte dei suoi lavori. Mi guardo attorno e vedo bicchieri e piatti, coppette e vasi, balene e sardine. È qui che iniziamo a dialogare, tra due tazze di tè fumante e dei pasticcini al cioccolato.

Bianca è una ceramista, ma non vuole essere rilegata semplicemente a questa etichetta.

Per lei la ceramica è un mezzo e non un fine

Un mezzo per conoscere nuove persone, per creare dei gruppi, per raccontare Genova, il suo mare e il suo territorio. L’obiettivo era e resta quello di lavorare nell’ambito della promozione culturale locale. Tuttavia, vuole farlo a modo suo, con un approccio concreto come la creta che modella.

Durante gli workshop che organizza ama osservare le persone che vi partecipano, gli atteggiamenti e le loro mani, cercando di interagire con queste in un clima di convivialità.

La scorsa estate per esempio ha dato vita a un’esperienza di gruppo nella sua casa in campagna, sopra ad Arenzano. Una location in cui la socialità e la natura si sono potute incontrare, per dare vita a momenti di creatività in benessere. Quest’ultimo aspetto viene rimarcato con intensità da Bianca, che spera sempre che coloro che si rivolgono a lei possano sentirsi accompagnati e in qualche maniera coccolati.

«Te hai le mani lunghe e sottili, sai rimanere in silenzio e hai un’ottima capacità di ascolto, ti ci vedrei bene a modellare della creta bianca».

Su mia richiesta, mi fa una radiografia completa di come mi ha inquadrato, dopo appena quaranta minuti di chiacchierata. Ecco, la sintesi tra osservazione e applicazione all’atto pratico.

«E’ ovvio che poi io non voglia imporre niente, cerco solo di condividere la mia esperienza». E per l’appunto…

Come è iniziata la sua conoscenza della ceramica e della modellazione?

Da piccola aveva partecipato a un corso, e chissà che la passione non avesse già colpito inconsciamente Bianca. Poi il Liceo artistico, il consiglio (non ascoltato) di un suo professore, che le disse di provare a cimentarsi nella scultura dopo la maturità, e l’inizio della facoltà di Giurisprudenza. Quindi la frustrazione di non trovarsi a studiare Legge con l’entusiasmo auspicato e di aver sbagliato alcune scelte: ma ecco il ritorno catartico della ceramica.

Durante la magistrale, non più bambina ma ormai giovane donna, si è trovata a frequentare nuovamente un corso per imparare a modellare la materia.

E lì, esattamente lì, si è sentita al suo posto, in serenità con se stessa.

Però questo non le bastava, è sorta in lei una vocazione che l’ha portata a plasmare l’idea di Buon Vento Pottery, con la speranza di avvicinare moltissime altre persone a quella sensazione di pace.

Eh già, perché al di là di ogni considerazione che si possa fare sulla sua attività, lo scopo ultimo che si prefigge è quello di fare stare meglio le persone, immergendole in un ambiente in cui sporcarsi le mani diventa un atto creativo e stimolante.

Buon Vento Pottery

L’augurio marinaresco Buon Vento assume dunque un significato profondo, affinché ciascuna personalità possa trovare il modo migliore per esprimersi.

La scelta del nome si deve essenzialmente a due motivi: il primo riguarda il suo lungo percorso nel mondo della vela, che continua ancora oggi nell’ambito comunicativo (presso lo Yacht Club Italiano); il secondo alle iniziali BV, utilizzabili anche per il suo nome: Bianca Viola.

Per il futuro le piacerebbe iniziare a lavorare insieme alle aziende, dando forma a esperienze di team building che abbiano la ceramica al centro della scena. 

Viviamo in un’epoca in cui simili soluzioni possono solidificare rapporti e rendere più sereni luoghi di lavoro altrimenti soffocati dal formalismo e dalla mancanza di dialoghi e crescita personale. Dunque ben vengano! Inoltre vorrebbe contribuire con determinazione a strutturare un network solido composto da personalità giovani, associazioni ed altre realtà, che si impegnino nella valorizzazione del territorio di Genova.

Così come la ceramica rappresenta per lei il suo miglior mezzo di comunicazione, si auspica che lo stesso processo possa avvenire per tante altre persone, ognuna nel proprio ambito di interesse e con il proprio stile.

Le idee non le mancano di certo, l’energia neppure. È fresca Bianca, come quel mare spumoso che ama rappresentare, ricercandolo nelle sue forme infinite.

Per contattarla, conoscerla o avere maggiori dettagli sulla sua attività, potete consultare:

Facebook @ceramichebuonvento
Instagram @buonventopottery
Sito Web ceramichebuonvento.it

Immagine di copertina:
Particolare di Bianca Biamonti al lavoro. Foto di Bianca Biamonti


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Classe ’95. Laureato in Scienze Internazionali e in Storia contemporanea.
Innamorato del mondo e con un semestre in Norvegia alle spalle.
Nel giugno 2018 ha fondato il progetto editoriale Frammenti di Storia, che porta avanti quotidianamente insieme a giovani da tutta Italia. Appassionato di geopolitica, di trekking e di vita outdoor in genere. Sta poco fermo.

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