Il 22 agosto alle ore 16:55 (ora italiana) il Sole è entrato nel segno della Vergine dando inizio alla sesta stagione zodiacale. Siamo a metà anno astrologico.
Oggi, mentre scrivo, è il 28 agosto 2024, sono 326 i giorni in cui è in atto un genocidio nei territori della Palestina occupata. In tutta la Palestina occupata, non solo a Gaza.
Questa rubrica nasce da una necessità personale molto comune: dedicare tempo ad un argomento che riesce a comunicarmi qualcosa e, allo stesso tempo, mi connette con altre persone. Guardo quasi ogni notte il cielo provando a dare un mio personale senso alle cose perché, momentaneamente, mi salva.
L’idea di partenza era quella di provare a decostruire gli stereotipi dei segni zodiacali (come la concezione commerciale dell’astrologia stessa, evitando di relegarla ad un mero servizio di predizione) così da dedicare tempo ad un esercizio di pensiero che, come unica regola, ha le messa in discussione tramite il confronto.
Nel frattempo la vita, e soprattutto la morte, accade.
In tutta onestà mi risulta difficile riuscire a pensare, agire, leggere e parlare di qualcosa che non sia ciò che sta accadendo a Gaza, nei territori della Palestina occupata e nei villaggi che si trovano nella zona a Sud del Libano.
Sono una donna bianca occidentale, attualmente vivo nel mio paese d’origine, consapevole di non aver scelto (come tutt3) dove nascere, allo stesso tempo sono cosciente di disporre del diritto di scegliere ogni giorno in quale mondo voglio vivere e cosa provare a fare per avvicinarmici il più possibile.
Continuo a ripetere il verbo “decostruire” quando noi occidentali dovremmo pensare principalmente a decolonizzare il nostro pensiero. Questo pensiero e percorso è possibile soprattutto grazie alle persone che sto conoscendo; le loro idee rendendo possibili nuovi confronti, ragionamenti e consapevolezze. Non potrei mai farlo da sola.
L’idea di fare le cose in autonomia per realizzarle come si vuole è una tematica cara alla stagione della Vergine. “Programmare per eseguire al meglio”. Lo scopo rimane sempre un ipotetico risultato.
Come ci sentiamo mentre lo stiamo facendo? Cosa rimane?Sentiamo tutt3 l’esigenza sacrosanta di esistere ed essere per quell3 che siamo, ma come possiamo scoprire chi siamo realmente senza collaborare con altr3?
Cambiare idea significa avere una mente viva. Il pensiero cambia idea quando viene liberato, non quando lo si confina.
Penso alle parole che, comunemente, vengono associate al segno della Vergine, e così anche alla sua stagione attualmente in corso.
Terra
La prima parola è “Terra”; la Vergine è il secondo segno di questo elemento che incontriamo nella fascia zodiacale. A cosa pensi tu quando leggi la parola “Terra”?
A me viene in mente uno dei racconti inseriti nella raccolta Gaza Writes Back, curata da Refaat Alareer, professore ucciso da un attacco aereo israeliano il 6 dicembre 2023.
La raccolta è stata tradotta in lingua italiana da Lorusso Editore. Il racconto è stato scritto da Sarah Ali, professoressa di Gaza nata nel 1991, della quale non ho trovato attuali notizie. Spero stia bene.
Il racconto si intitola “La storia della terra” ed è dedicato a suo padre. Qui un breve estratto:
“Che un soldato israeliano possa sradicare con un bulldozer 189 ulivi sulla Terra che lui dice gli è stata “data da Dio” è qualcosa che va aldilà della mia comprensione. Non pensava che forse Dio si potesse arrabbiare? Non capiva che era un albero quello che stava abbattendo? Semmai fosse inventato un bulldozer palestinese (ahah, lo so!) e mi fosse data la possibilità di essere in un frutteto, mettiamo ad Haifa, non sradicherei mai un albero piantato da un israeliano. Nessun palestinese lo farebbe. Per i palestinesi, l’albero è sacro, come la Terra che lo ospita. Poiché parlo di Gaza, ricordo che Gaza è una piccola parte della Palestina. Ricordo che la Palestina è più grande di Gaza. La Palestina è la Cisgiordania; la Palestina è Ramallah; la Palestina è Nablus; la Palestina è Jenin; la Palestina è il Tulkarm; la Palestina è Betlemme; la Palestina, ancora di più, è Jaffa e Akka e tutte quelle città di cui Israele vuole che ci dimentichiamo.”
A mezzanotte della giornata di oggi, mercoledì 28 agosto 2024, Israele ha avviato un’operazione di assedio in Cisgiordania, la più intensa dal 2002, che si preannuncia durare diversi giorni, invadendo le città di Jenin, Nablus, Tulkarem, Tubas, Qalqylia, Beit Fajjar (Betlemme) ed i campi profughi al Al Fara’a, Balata e Nour Shams. Si stimano diversi feriti e, per il momento, nove persone uccise.
Pulizia e ordine
Uno degli stereotipi più comuni nella narrazione del segno della Vergine è l’ossessione per la pulizia e per l’ordine.
Per altro vengono intese come caratteristiche “native” (che vuol dire poi, boh) del segno piuttosto che come tematiche molto care alle persone con posizionamenti Virgo che sentono l’esigenza di confrontarsi con alcune situazioni interiori confusionarie.
I concetti di ordine e pulizia vengono presentati come se fossero universali, uguali per tutt3, quando palesemente non può essere così.
Ma cosa significa mettere in ordine? Riporre al proprio posto le cose? Chi decide qual’è questo posto? Questo posto può cambiare? Quando? Cosa sono queste cose? L’ordine è prestabilito? Segui un’attitudine personale che sperimenti? La pulizia è amica dell’ordine? Quante cose inizi a cercare quando ti sembra di non avere più niente da sistemare? Cosa vuol dire pulire? Come si fa? Pulire qualcosa sporca qualcos’altro?
Spesso si descrive goliardicamente questo segno attraverso l’associazione di un programma di calcolo nel quale l’errore non viene preso in considerazione perché valutato come un avvenimento impossibile.
Considerando che siamo persone e non strumenti (questi ultimo nati comunque dalle nostre menti e dalle nostre mani) un margine di errore, per fortuna, esiste.
L3 Virgo sono molto attente a dire e fare la cosa più giusta per chi hanno di fronte. L3 Virgo hanno cura del contesto circostante.
Quanto è giusto per te stessə? Intendo dire, come ti senti davvero? Agisci perché devi o perché ti va? Che cosa pensi dell’errore?
Ieri, mentre passeggiavo nel bosco, Laura mi ha detto “Chiara il problema non è tanto sbagliare, quello lo facciamo in continuazione, il punto è come decidiamo di confrontarci con la soluzione”.
Non si tratta tanto di decidere qualcosa precedentemente quanto di attraversare le cose e concedersi la possibilità di cambiare idea. Possiamo sempre cambiare idea. Chiunque di noi può e deve sapere di poterlo fare.
Questo non ci viene ricordato mai abbastanza, un monito soprattutto alle persone con forti posizionamenti Virgo.
Come pianeta complice del segno della Vergine viene nominato, per la maggiore, Mercurio
Una delle sue interpretazioni in questo segno è certamente l’attenzione al dettaglio, non tanto per un fattore estetico ma di senso delle cose. In questa stagione la razionalità ci è amica. Sa essere una buona alleata quando lascia spazio sufficiente all’intuizione.
Oltre a Mercurio desidero nominare Urano, il pianeta associato all’imprevisto e all’azione.
L’azione Virgo collega con un filo diretto mente e corpo. Spesso le mani riescono a tradurre pensieri che non possono conoscere parole. Le mani tornano alla terra, non per deturparla o modificarla, tornano per il contatto necessario a entrambe.
La mia amica Maria Felicia, affettuosa Virgo non stereotipata, mi dice sempre che con le piante non devo essere apprensiva, loro non si offendono. Basta pensarle una volta a settimana e poi lasciarle vivere in pace.
Ci sarà sempre qualcosa da curare all’infuori di noi, ma non per forza devi farlo tu. Alle volte possono essere interpretati come suggerimenti utili per noi stess3.
Le mani che hanno realizzato l’illustrazione dell’articolo sono di Alice Piaggio, mani verginee, estremamente talentuose.
Quest’immagine ad un primo sguardo ci riporta direttamente alle Olimpiadi appena trascorse. Io non le ho seguite quindi non ho molto da dire. Ho però trovato in questa donna un invito ad approfondire il concetto di equilibrio leggendola come l’unione di diversi elementi naturali che ritrovo nei colori nei suoi lineamenti dinamici e vivi.
Può essere mare, cielo, può essere terra e sabbia nello stesso identico momento. Può essere anche fuoco vivo. Tutto è collegato. Sempre.
Ad una stagione della Vergine piena di domande consapevoli.
Immagine di copertina:
Grafica wall:out magazine su illustrazione di Alice Piaggio
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