Da oggi fino a domenica 18 ottobre, il Festival di Limes avrà luogo presso il Palazzo Ducale di Genova. Questa è ormai la settima edizione. Geopolitica, carte, storia ed economia, un appuntamento che si è ripetuto negli ultimi anni nella nostra città e che ha avuto come protagonista la rivista di geopolitica più importante in Italia.
In tre giornate ricche di conferenze interverranno analisti, esperti di relazioni internazionali e figure del mondo accademico, per fare luce sulle sfide dei nostri tempi.
“Occidenti contro” il titolo della rassegna, un weekend per comprendere meglio le difficoltà, le contraddizioni e le novità che sta conoscendo quella porzione di mondo che abbiamo sempre considerato come la più sviluppata della terra. E di cui facciamo parte.
Questa materia di studio insegna però a considerare i sistemi di organizzazione umana, che nella loro forma più complessa e alta sono gli Stati (e le relative confederazioni), come realtà liquide, che devono essere pronte ad adattarsi alle variabili dettate dalla storia e dagli intrecci economici e politici.
L’ultimo anno, con lo scoppio della pandemia di covid-19, è stato caratterizzato da una variabile impazzita e non prevista in questi termini. Per usare un termine tecnico, il virus ha rappresentato un “game changer”, un elemento capace di cambiare le regole del gioco.
Tra i vari sconvolgimenti che ha contribuito a generare, vi è stata anche una profonda crisi identitaria del nostro continente, una crescita delle tensioni nella democrazia americana, un’ascesa di attori internazionali fino ad oggi rimasti in secondo piano – come ad esempio la Turchia – e la volontà della Cina di elevarsi come potenza in grado di risolvere le problematiche.
Di tutto questo si parlerà nei tre giorni dedicati alla lettura del nostro mondo, grazie a dodici diversi dibattiti, che saranno seguibili in presenza (previa necessaria iscrizione online, direttamente dal sito), oppure via streaming, attraverso il canale Youtube di Limes e del Palazzo Ducale di Genova.
Il Festival verrà aperto dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che dialogherà con il direttore della rivista Lucio Caracciolo sul tema “L’Europa e l’Occidente secondo l’Italia”
In seguito si avvicenderanno ai microfoni diverse tematiche, che verranno sviscerate – ne siamo certi – con grande puntualità e competenza. Da Dario Fabbri a Giulio Tremonti, George Friedman a Daniele Santoro, da Alessandro Aresu a Jacob Shapiro, saranno oltre trentacinque gli ospiti a intervenire.
E per gli appassionati di cartografia, dati statistici e grafiche, sarà presente la mostra curata da Laura Canali, storica illustratrice di Limes, dal titolo “Occidentalismi”, presso Sala Liguria. La sua capacità di rappresentare sulle mappe di volta in volta informazioni di vario genere è straordinaria, tanto da renderla una delle cifre stilistiche peculiari del mensile.
Per questa edizione, che arriva in tempi storici particolari, verrà garantito il rispetto di tutte le norme di sicurezza e di distanziamento sociale necessarie. Dal momento che i posti prenotabili sono limitati, vi consigliamo comunque caldamente di consultare il programma (qui trovate il link) e nel caso di godervi con comodo da casa gli incontri che più vi interessano.
Non ve ne pentirete.
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Immagine di copertina:
Riviste Limes. Foto di Pietro B.
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