Cento anni di storia, di sfide, innovazione e formazione scorrono sulle pareti di Via D’Annunzio 1, interno 1. Cento anni di Leopardi, istituto, scuola e Centro Scolastico che ha saputo attraversare un secolo cogliendo le sfide che le epoche hanno portato con sé.
L’8 Settembre 2025 il Centro Scolastico Leopardi ha inaugurato la mostra fotografica che celebra la sua storia e lo ha fatto nel modo più coinvolgente possibile anche per i suoi studenti: coinvolgendoli.
Le fotografie storiche e i documenti d’archivio come schede di valutazione iconiche nel loro stile grafico sono proposte insieme a dipinti, disegni, elaborazioni polimateriche e sculture di artisti genovesi dal respiro internazionale.
Artisti affermati e studenti del centro, nello specifico ragazzi e ragazze del Liceo Artistico sono stati coinvolti, fianco a fianco, per celebrare la storia di un’istituzione nel campo della formazione privata a Genova.


È così che, svoltando tra corridoi, banchi e cattedre, trovi un dipinto di Daniela Rombo dove la liquidità dei colori si accende grazie alla brillantezza delle tinte, una scultura di Jackson Villamizar capace di ingannare i sensi presentandosi come un monolite di metallo pur essendo modellata nella carta e le sperimentazioni, fresche e fantasiose, degli studenti.
Le opere a matita, acquarello, olio e acrilico delle studentesse M.R e A.F, veri fiori all’occhiello della Scuola, si riflettono come in uno specchio del tempo e delle ambizioni nelle espressioni polimateriche di Raffaella Amina Bisio, nei voli espressivi dei “ghiacci” di Roberto Morreale e negli elegantissimi “Gyotaku” di Ines Cellesi.
Gli artisti, tutti portatori di curriculum d’eccellenza, hanno accolto con entusiasmo e profondo spirito di condivisione la chiamata dei pittori di domani.
A osservare, come muti testimoni del connubio tra artisti e studenti che sognano una tale definizione nel proprio futuro, generazioni di alunni passati eleganti nel completo più bello, sgargianti nei colori fluo degli anni Ottanta fino ai volti sorridenti e soddisfatti dei Novanta e Duemila che curiosi osservano dalla pellicola color seppia, in bianco e nero e a colori le opere come gli spettatori delle stesse.

È emozionante riconoscere, in alcune fotografie, i volti di quei docenti che, così come un tempo, ancora oggi sono in prima linea nel progetto del Leopardi; più grandi, con i capelli virati all’argento, ma con il medesimo sguardo di chi ha scelto di esserci per gli studenti in modo diverso, innovativo e coraggioso.
La mostra, curata dai docenti e dal personale amministrativo, nasce dalla volontà della Direzione, nella persona del Professor Carlo Martinengo, di comunicare i valori che hanno animato, fin dagli albori, il marchio Leopardi che dal 1925, grazie all’idea di Enrico Grassi, si è affermato come istituzione nel campo della formazione privata.

Credere nei propri sogni
Le testimonianze fotografiche di questa esposizione ci raccontano di epoche, mode, sedi che cambiano, passando da Vico San Pancrazio, Albaro, Via XX Settembre, fino all’attuale sede di Via D’Annunzio, oltre che di passaggi di testimone che hanno visto avvicendarsi alla presidenza non solo Gioacchino Grassi, figlio del fondatore, ma addirittura un gruppo di insegnanti talmente motivati da accogliere la chiamata portando energie nuove, idee e progetti.
Dal 2020, sotto la guida del Professor Carlo Martinengo, il Leopardi propone attività non solo scolastiche ma culturali e artistiche ricordando con queste e altre iniziative di dare ai propri studenti la più importante delle lezioni: credere nei propri sogni.
Immagine di copertina:
Grafica wall:out magazine su foto di Valentina P.
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