Lo sapete che in via degli Orefici, da circa sei mesi, c’è un luogo tutto speciale dove trovare oggetti e atmosfera unici? È un concept store, ci spiega Federica, perché era necessario che fosse identificabile in qualche modo, ma lei preferirebbe chiamarlo solamente Cacaos: ovvero un caos che è buono come il cacao.
Il caos è la vastissima gamma di sfumature che si inframezzano tra il bianco bianco e nero, cioè i toni con i quali Federica ha arredato l’ambiente. Il caos, dice, è quella parte di tutti noi che è bello celebrare, la confusione dei generi, la vita al di là delle definizioni.
L’idea di Federica è stata quella di creare uno store di oggetti piccoli e rivoluzionari, che sovvertano l’identità di genere e siano fortemente orientati verso una politica sostenibile.
Dall’arredamento alla cura della persona passando per l’abbigliamento e gli accessori: quel che c’è dentro a Cacaos, tra una nuvola e l’altra, è davvero difficile da categorizzare. Prodotti da tutto il mondo inviati da piccole realtà come L’avant gardiste (Parigi), Rrudi (Bremen, Germania), Almeno nevicasse (Prato), e molti molti altri produttori come il super must Capezzolo.collection.
Se il prodotto è in plastica, ci spiega Federica, l’importante è che sia riutilizzabile e abbia una lunga durata; se invece il prodotto è concepito per essere usa e getta — come ad esempio alcuni assorbenti interni — allora, l’impegno è che sia realizzato con materiali biodegrababili.
Che dire su Genova: a proposito della sostenibilità, che è uno dei punti fissi di Cacaos, la sfida è veramente dura.
Genova, dice Federica, è come quella ragazza intrigante che ti dà la speranza «che ci sia del buono» e poi puntualmente ti delude. Però tu ci speri sempre, e continui a provarci.
Coi clienti che passano a curiosare lo store, infatti, parlare di sostenibilità è più complesso di quanto possa sembrare: il più delle volte la diffidenza la fa da padrona, come se necessariamente la sostenibilità ambientale o l’ecologia siano attitudini troppo fuori dalla portata dei cittadini e perciò recepite come “aria fritta” o peggio ancora come strategie di marketing per conquistare il cliente con lo stratagemma dell’eticamente corretto.
E qui veniamo all’altro aspetto, spinosissimo, che rende faticoso il lavoro di chi come Federica prova a fare del commercio sostenibile la sua professione: se vendi qualcosa, stai cercando di fregare qualcuno. Quanto è dura scollarsi di dosso questo bias del tutto provinciale che promuovere commercialmente un prodotto sia il contrario di credere in qualcosa con passione e dedizione!
Parlando con Federica ci rendiamo conto di quanto questo fatto sia un elemento determinante nell’andamento della città, e lei riconosce lo stesso atteggiamento nel mondo della musica, dove se provi a investire su di te, da un momento all’altro sembra che vuoi venderti.
Fortuna che ogni tanto troviamo attività e persone che provano a rompere gli schemi e mostrano che un altro modo di vedere (o vendere) le cose è possibile.
Proseguiamo, a proposito, parlando di musica: cos’è Concertiny!
Concertiny è un format di concertini acustici speciale studiato a partire dallo spazio di Cacaos. È un piccolo (tiny) evento musicale che Federica e un manipolo di collaboratori e collaboratrici organizza una volta al mese — il prossimo è il 22 aprile (già sold out!).
L’aspetto più speciale di Concertiny è decisamente in linea con la filosofia di Federica, ed è infatti la sovversione del genere: in questo caso parliamo di genere musicale, e infatti la line up di ogni serata — segreta fino al momento del piccolo live — non è pensata in base al genere.
L’idea alla base di questa scelta è di raccogliere un pubblico che non si aspetti nello specifico un genere piuttosto che un altro, un pubblico cioè che non sia già conformato in base a stile e preferenze come accade solitamente agli eventi musicali.
Il focus di Concertiny è offrire al pubblico una situazione non prevista, dove l’ascolto è necessariamente più attento e forse più consapevole, e dove artisti e artiste non suonano musica d’accompagnamento ma sono proprio il centro dell’attenzione più come accade a teatro piuttosto che nei live musicali.
È in arrivo anche un Concertiny Festival coi fiocchi, per quest’estate, in esterna. Che succederà con più spazio e più tempo? Non vediamo l’ora di scoprirlo e parlarne presto su questi schermi.
Ah, ultimo ma non meno importante motivo per farsi un giro da Cacaos: troverete presto il merchandising ufficiale di WOW, il weekend di wall:out!
Immagine di copertina:
Foto di Cacaos
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