Un giorno, una persona a me cara mi ha detto: se avessi dato ascolto a quel fastidio che provavo salendo sulla moto o a quei cambiamenti del mio corpo, ora forse sarei già guarito. Oggi quel ragazzo di 27 anni non c’è più, ma vorrei che nessuno mai ripetesse una frase tanto dolorosa.
Novembre è stato il mese dedicato alla campagna di prevenzione per la Salute al Maschile (SAM), iniziativa divulgatadalla Fondazione Umberto Veronesi.
Il sito del progetto SAM fornisce dei consigli suddivisi per fascia di età, utili a comprendere i comportamenti da mettere in atto per evitare le più comuni malattie, da quelle sessualmente trasmissibili ai tumori.
Il tumore al testicolo, in particolare, risulta essere la forma più frequente negli uomini di età compresa tra i 25 e i 55 anni
In Italia “si contano circa 2.000 nuovi casi ogni anno”, scrive la Fondazione, ma una corretta prevenzione ha abbassato notevolmente il tasso di mortalità negli ultimi anni.
Quali sono, quindi, i sintomi da non sottovalutare?
Le informazioni fornite dal SAM sono molto chiare. Non vanno ignorati: “rigonfiamento del testicolo, perdita di volume, sensazione di pesantezza e/o improvvisa formazione di liquido nello scroto, dolore sordo nella parte inferiore dell’addome o all’inguine, dolore o senso di disagio al testicolo, sangue nelle urine”.
Quali azioni possono aiutare ad accorgersi di questi mutamenti?
Sicuramente, il gesto più importante è l’autopalpazione, che i medici della Fondazione Veronesi suggeriscono di effettuare con cadenza regolare fin dalla pubertà. Una più approfondita conoscenza del proprio corpo consente di notare precocemente i cambiamenti, comunicandoli al proprio medico. I controlli regolari dall’urologo, invece, sono consigliati dopo i 50 anni oppure in caso di “precedente tumore testicolare o familiari di primo grado affetti dalla malattia”.
Altre regole da rispettare sono quelle più comuni e imprescindibili, come una dieta sana ed equilibrata, evitare il fumo e un eccessivo consumo di alcool, bere almeno 1,5 l di acqua al giorno e fare esercizio fisico.
Dove fare un controllo a Genova?
Indubbiamente il medico di base è il primo a cui rivolgersi, ma nel capoluogo ligure è presente una valida associazione che offre consulti e visite già a partire dall’adolescenza. Si tratta di AIED Genova, la cui sede è in via Cesarea.
Prevenire è meglio che curare, dice un saggio proverbio popolare. In questo caso, potrebbe addirittura salvarti la vita. Toccati!
Immagine di copertina:
Foto di Darko Djurin
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