Zena do Pacifico

A Zena do Pacifico: sentirsi a casa lontano da casa

Di certo Genova è un luogo meraviglioso, ma cosa la collega a una città chiamata “Valle del Paradiso”?
14 Dicembre 2020
2 min
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Dopo aver letto che si può trovare la focaccia genovese a Buenos Aires e che Boccadasse ha un equivalente argentino, ci si potrebbe aspettare che questi parallelismi internazionali finiscano qui, ma non è così. 
Il motivo principale è che queste storie intrecciate che collegano Liguria e America Latina non sono frutto del caso: una lunga tradizione di spostamenti e scambi commerciali lega questi luoghi e spiega perché esistano così tanti riferimenti incrociati.
Una storia probabilmente meno conosciuta è quella della Zena do Pacificouna città caratterizzata dal suo importante porto, dalle casette colorate, dalle molte funicolari – altrimenti dette Ascensores Municipales – e dalle scalinate ripide che portano a punti panoramici mozzafiato.

Come avrete capito, non si tratta di Genova ma di una sua omologa in Sud America: Valparaíso, in Cile. 

Zena do Pacifico
Vista panoramica di Valparaíso. Foto di Ilaria B.

L’origine del suo nome viene attribuita a Giovanni Battista Pastene, esploratore genovese nato a Pegli all’inizio del XVI Secolo. Il navigatore stava esplorando l’attuale territorio del Cile al servizio del Re di Spagna e, arrivato davanti alle colline di Valparaíso, definì quel luogo “Valle del Paradiso”, essendo rimasto affascinato dalla sua bellezza. 

Gran parte dei migranti liguri che arrivarono in Cile scelse proprio Valparaíso come città in cui stabilirsi, probabilmente perché offriva la possibilità di lavorare nel porto, un campo in cui molti avevano già esperienza. 

La città ha finito per riflettere questa forte presenza regionale, con tutte le caratteristiche tipicamente liguri elencate prima, e vi si possono incontrare ancora persone che parlano zenéize.

Curiosamente, anche a Valparaíso si può comprare una slerfa di focaccia genovese – mi hanno consigliato in particolare quella con le cipolle – al negozio di pasta fresca chiamato, non a caso, “Zena”, che offre anche ravioli, gnocchi e pansoti. 

Passeggiando per la città ci si può imbattere anche in una statua di Cristoforo Colombo, un mosaico della Madonna della Guardia e uno della Lanterna, una pasticceria che si chiama “Superba” e molti altri piccoli richiami alla città di Genova.

Un punto panoramico imperdibile della Zena do Pacificio è il belvedere Camogli, da cui si può ammirare la città dall’alto e notare piccoli mosaici con i nomi delle principali località liguri.

Si stima che più del 50% degli italiani che vivono in Cile sia di origine ligure, discendenti di emigrati arrivati principalmente tra ‘800 e ‘900. Molti di loro sono ancora legati alla regione di origine: a Santiago esiste un’Associazione ligure con quasi 500 iscritti, che si occupa di diffondere la lingua e la cultura regionale – tra le attività conta anche la celebrazione della festa della Madonna della Guardia e la tavolata di pasta al pesto.

Insomma, nonostante ci siano più di 11mila chilometri tra Genova e Valparaíso, l’aria di mare non è la sola cosa che ci fa sentire a casa.

Immagine di copertina:
Il porto di Valparaíso. Foto di Ilaria B.


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Classe ’95, nata a Genova, con il cuore sempre in questa città ma con il corpo in movimento. Inizia gli studi a Pavia, per proseguire poi a Tolosa, Bologna, Bilbao e Montevideo. Laureata in International Affairs e appassionata di America Latina - ma soprattutto di empanadas e Malbec. Impegnata nella lotta alle mafie e volontaria dell’associazione Libera fin dal liceo.

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