“Questa di Marinella è la storia vera
Che scivolò nel fiume a primavera
Ma il vento che la vide così bella
Dal fiume la portò sopra una stella”
Si apre così “La canzone di Marinella”, il brano più famoso di Fabrizio De André uscito per la prima volta nel 1964.
Sorge quindi spontaneo chiedersi chi fosse la ragazza in questione, fonte di ispirazione per il noto cantautore genovese e figura che a modo suo ne ha segnato la svolta in termini di notorietà e successo.
Fabrizio raccontò in un’intervista come la storia fosse ispirata ad una ragazza figlia di contadini che, a sedici anni, rimase orfana e senza casa e fu quindi costretta al marciapiede per sopravvivere. Due anni dopo però, in un tentativo di rapina, venne uccisa e gettata nel fiume.
Nonostante il cantautore dichiarò che i fatti si svolsero nel 1955 tra i paesini dell’Astigiano e che la ragazza fosse stata quindi gettata nel fiume Tanaro, da diverse analisi storiche è emerso che presumibilmente i fatti si svolsero nei pressi del fiume Olona due anni prima, nel 1953, quando De André aveva solamente tredici anni.
Il giornale La Stampa del 30 Gennaio 1953 riportava infatti come titolo: “La Mondana trovata uccisa nell’Olona”.
Al di là dei fatti storici, De André spiegò le ragioni che lo portarono a scrivere di Marinella:
Lessi questa storia su un quotidiano ed ebbi l’impulso di fare qualcosa per lei nell’unico modo in cui potevo, con una canzone. Decisi di cambiarle la morte, visto che non potevo più cambiarle la vita, e scrissi questo testo come una specie di riscatto. Allora pensavo, e forse lo penso ancora, che se lei, da qualche parte, ha uno spiraglio attraverso il quale può vedere che qualcuno si occupa di lei, forse ne sarà contenta
FABRIZIO DE ANDRÈ
Immagine di copertina:
Album La canzone di Marinella, Replay Music
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