La Zanzara Genova: cucito, maglieria e impagliatura per l'inclusione sociale.

Cucito, maglieria e impagliatura per l’inclusione sociale

La Zanzara in piazza don Gallo è un vero bijou. Ci abbiamo fatto un giro!
17 Novembre 2023
2 min
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Vapore dei ferri da stiro e ronzio costante delle macchine da cucire sono i tratti distintivi di un luogo dove donne e uomini, ogni giorno, si adoperano per un concreto cambiamento sociale. Siamo da “La Zanzara in piazza don Gallo (sede legale via Lomellini 2), Associazione di volontariato indipendente che da oltre vent’anni si impegna attivamente nel sociale con attività di grande interesse per l’inserimento lavorativo.

«Noi ci occupiamo di aiutare persone in difficoltà da molti anni — racconta Sara, la responsabile dell’Associazione — il nostro lavoro è tutto volontario ed è per questo che spesso fatichiamo a tenere aperte le serrande».

Sono bellissime quando sono chiuse, le serrande dipinte che affacciano su piazza don Gallo, ma molto più belle se aperte, perché invitano ad entrare nel mondo stupendo de La Zanzara. 

Da oltre vent’anni, dicevamo, l’Associazione gestisce un laboratorio protetto di cucito e maglieria e uno di impagliatura di sedie che attraverso il lavoro manuale offrono la possibilità di esperienze lavorative a persone con varie problematiche quali disagio psico-fisico, emarginazione sociale e povertà. 

Un gruppo di donne volontarie tramanda un sapere che oggi è sempre più sostituito dalle macchine delle grosse produzioni industriali: il cucito e la maglieria artigianali.

Sembra già bello, ma diventa prezioso se si aggiunge il fatto che al laboratorio partecipano persone in difficoltà e che proprio grazie all’apprendimento del lavoro manuale hanno la possibilità di un riscatto sociale. 

«Stante l’attuale aumento della disoccupazione si è pensato che la formazione a un lavoro artigianale autonomo possa aiutare le persone in stato di disagio sociale a meglio superare la situazione».

I laboratori naturalmente sono gratuiti e la merce prodotta se possibile viene venduta per sostenere le spese vive delle strutture e poter corrispondere qualche compenso alle persone che, completata la loro formazione, sono ormai pronte per lavorare nel campo della sartoria.

«Sono in molti a seguire il nostro lavoro e ci regalano stoffe e macchine da cucire usate»

Grazie agli aiuti di alcuni sostenitori La Zanzara sopravvive da molto tempo, ma Sara non nasconde quanto sia impegnativo e faticoso il lavoro quando è completamente su base volontaria. 

Maglie, maglioni, abiti, borse…

Ce n’è per tutti i gusti e i manufatti sono pezzi unici di grande valore sia artigianale sia sociale. La Zanzara è una delle poche strutture a Genova che offre esperienze formative e lavorative senza alcun impegno economico da parte delle utenze e per questo motivo riceve continuamente richieste di inserimenti dai vari enti della città che si impegnano nell’aiuto a persone in condizioni di indigenza.

Le richieste dunque sono tante, ma il laboratorio non è molto conosciuto dai cittadini e le cittadine, che potrebbero sicuramente contribuire a mantenerlo vivo magari acquistando alcuni dei manufatti prodotti, che vengono dati in offerta nelle occasioni di raccolta fondi.

Perciò vi invitiamo a fare un giro tra un banco e l’altro de La Zanzara:

Con il sottofondo ronzante delle macchine e il vociare allegro di un ambiente familiare, Sara vi racconterà la storia dell’impegno sociale delle volontarie e del riscatto di molte donne e uomini che hanno migliorato le loro condizioni grazie al passaggio per quel luogo.

Ah. I capi prodotti sono davvero, davvero belli!

Dove e quando

La Zanzara è Piazza don Gallo ed è aperta al pubblico il martedì e il giovedì mattina dalle 8:30 alle 11:30; il mercoledì pomeriggio dalle 14:30 alle 17:30.

Immagine di copertina:
Fotografie scattate all’interno de La Zanzara
. Foto di MIVI photography


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Membro del duo curatoriale Mixta con il quale si occupa di progetti artistici che siano attivatori sociali. Ha curato mostre, rassegne e festival negli spazi pubblici, nelle periferie e nei luoghi istituzionali della città di Genova. È anche fondatrice e CEO di Wanda, associazione per la trasformazione culturale, che accorcia le distanze tra le nuove generazioni e la cultura.

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