Inaugurerà questo giovedì 15 dicembre alle ore 18:00, presso tre sedi coordinate (vedi in fondo), INCANTO, l’ultima mostra di Arianna Carossa, che l’artista genovese di nascita e statunitense d’adozione ha progettato nella sua città di origine.
L’idea nasce, pre-covid, dal dialogo tra Carossa e le curatrici Anna Daneri e Vita Roberta Cantarini. INCANTO è una mostra realizzata direttamente negli spazi delle realtà che sostengono l’iniziativa, cioè (niente-meno-che) San Paolo Invest, Deloitte & Touche e la galleria d’arte Stupendo.
Carossa precisa che la sua azione, come molte altre realizzate in passato, vuole incoraggiare ogni artista a essere manager di se stesso/a, confrontandosi in prima persona con i suoi mecenati e realizzando così una propria “autogestione commerciale”.
Una mostra d’arte diffusa
La mostra diffusa raccoglie quaranta pezzi tra pitture e sculture di dimensione varia, realizzate negli ultimi anni e dislocate nelle tre sedi espositive.
“Le opere esposte in occasione di INCANTO indagano le connessioni fra i diversi elementi della realtà e il loro mistero: Carossa esplora l’interstizio che si apre nel darsi di differenti componenti – individui, materiali, forme – messi in relazione”, introduce Vita Roberta Cantarini a proposito della varietà delle opere in mostra, principalmente pitture presso la sede di San Paolo Invest e sculture nelle restanti due, in un dialogo continuo tra astratto e figura, tra precisi dettagli di natura e aperture verso dimensioni incorporee.
Del resto, ci suggerisce il Vocabolario Treccani:
“incanto1 s. m. [der. di incantare1]. – 1. L’operazione di incantare con arti magiche, e la condizione di chi è incantato […]. 2. Nella fisica delle particelle elementari, termine indicante la proprietà caratteristica del quark che occupa il quarto posto nella scala delle masse e la cui carica è pari a 2/3 di quella dell’elettrone.” E infine: “incanto2 s. m. [dal lat. mediev. inquantum, cioè in quantum? «a quanto, a che prezzo (si offre)?»]. – Procedimento, detto anche asta […], che ha lo scopo di ottenere, mediante la gara aperta fra vari concorrenti, una più rapida conclusione del contratto e un prezzo più vantaggioso per colui che propone la gara.”
La poliedricità del lavoro artistico della Carossa chiama in campo molte e diverse interpretazioni e suggestioni, e perciò in occasione dell’inaugurazione della mostra verrà presentato e distribuito un catalogo a tiratura limitata delle opere esposte, ciascuna corredata da un breve testo redatto da persone amiche professionalmente e personalmente all’artista, e le fotografie di Daria Vinco.
Un’asta e una borsa per artista indipendente
A sottolineare la polisemia del titolo, a fine mostra verrà effettuata una battitura d’asta a inviti in spazi privati, condotta da Willy Montini – erede di una tradizione familiare quale banditore d’asta – che ha aderito con entusiasmo al progetto dell’amica artista.
Si tratta di un chiaro segnale che artista, curatrici, organizzatori e collaboratori dell’iniziativa lanciano al pubblico.
Lo scopo è quello di istituire una borsa per artista indipendente (assegnata dalla giuria composta da Arianna Carossa, Anna Daneri, Vita Roberta Cantarini, Fabio Ferrari, Willy Montini), senza vincoli di età né di genere, che dimostri di essere indipendente e perciò libero o libera dai vincoli della filiera di produzione del canonico mercato dell’arte, non essendo rappresentato o rappresentata da gallerie.
La borsa, infatti, sancisce una fellowship artista-artista che scardina le regole e incoraggia anche i giovani e le giovani a modificare le regole del sistema produttivo dell’arte.
Dell’artista Arianna Carossa abbiamo già parlato in questo articolo: Meditazioni sull’arte, sulla sparizione e sulle aragoste. In dialogo con Arianna Carossa e anche in questo: The phantom’s privilege di Arianna Carossa, tra Apricale e i Giardini Hanbury.
È nata a Genova, vive e lavora a Brooklyn, New York. Inizia la sua carriera come pittrice esponendo nel 1999 all’Arc Gallery di Chicago, alla Biennale d’arte contemporanea a San Pietroburgo presso il Museo Ermitage, alla Biennale degli artisti del Mediterraneo in Tunisia; lavora a Londra con la Dostoevsky Foundation. Nel 2005 sposta il focus della sua ricerca sulla scultura, trasferendosi poi nel 2010 attraverso il premio dell’ISCP a New York dove attualmente vive.
Nel suo lavoro fa uso di una gamma di tecniche diverse, come la pittura, la scultura, la performance, il video.
Nel 2014 esce il libro “The aesthetic of my disappearance” lanciato dal Moma/PS1. Partecipa al sessantesimo premio Faenza per la ceramica al museo MIIC, espone durante Documenta 11 al Kunstbalkon di Kassel, al MACRO di Roma, Lower Manhattan Council di New York, Fondazione Antinori, Firenze, Vittoriano a Roma, Museo di Villa Croce a Genova, Museo della Miniera di Città del Messico, Istituto Italiano di cultura di Città del Messico e di New York, Ps1 New York, vince nel 2020 il primo NYFA della città di New York.
Arianna Carossa – INCANTO
15 dicembre 2022 – 18 febbraio 2023
Opening 15 dicembre 2022 dalle 18:00 alle 21:00 nelle tre sedi
Genova in tre sedi coordinate:
- Sanpaolo Invest Private, Via Martin Piaggio 1
- Deloitte & Touche S.p.A., Via Petrarca 2
- STUPENDO a Space for Art Storytellers, vico della Casana 49r
Battitura d’asta a inviti in spazi privati 16 febbraio 2023 alle 18:30
- Sanpaolo Invest Private
- Deloitte & Touche S.p.A.
- STUPENDO a Space for Art Storytellers
Mostra a cura di Anna Daneri e Vita Roberta Cantarini, in collaborazione con Sanpaolo Invest Private, Deloitte Private, STUPENDO a Space for Art Storytellers e la coordinazione di Matilde Tomagnini.
Immagine di copertina:
Ritratto di Arianna Carossa, credit Gianni Pipoli nyc November 10th 2022. Foto di Gianni Pipoli
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