Cambiamento climatico

GENOVA DI CARTA | Il cambiamento climatico a Genova: i bambini escono nella pioggia

Il cambiamento climatico e Genova: i Bambini bonsai di Paolo Zanotti alla scoperta di una città trasformata dal sole e dalla pioggia.
18 Marzo 2021
2 min
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Dalla sua nascita durante il XX secolo a oggi, il genere del romanzo distopico ha conosciuto una crescente fortuna, accompagnata molto spesso da note trasposizioni cinematografiche: mondi realistici ma allo stesso fantastici, frutto della fantasia di penne esperte, uno sguardo sul futuro della società e dell’uomo. A ispirare molte opere spesso sono stati fatti di attualità, temi caldi di oggi, nella loro possibile attuazione futura. A farla da padrone in questo scenario è stata molto frequentemente la crisi del cambiamento climatico di cui sentiamo parlare sempre più spesso.

Cosa succederebbe se le previsioni fatte dagli esperti si realizzassero? Come sarà il mondo di domani visto dalla lente della crisi di oggi?

(articolo di wall:out Overshoot day, cambiamenti climatici e autodistruzione: ricetta per un cocktail di positività)

Chissà se sono state queste le domande che hanno ispirato Paolo Zanotti, scrittore e saggista novarese scomparso nel 2012, quando ha scritto il suo romanzo d’esordio Bambini bonsai, pubblicato nel 2010 dalla casa editrice Ponte alle Grazie

Ridurre Bambini bonsai a un romanzo distopico tuttavia sarebbe quantomeno fuorviante: il romanzo di Zanotti immagina sì un mondo futuristico deformato dalla forza del sole e dalla violenza della pioggia, ma rappresenta a tutti gli effetti anche un affascinante romanzo di formazione.

I personaggi principali, un gruppo disomogeneo per caratteri ed età di bambini, capitanati dal narratore Pepe, attraversano, ognuno nel suo modo unico, il brusco passaggio dall’età dell’infanzia a quella fase della vita non ancora adulta ma non più bambinesca.

Genova irriconoscibile

In questo romanzo, di cui non vi racconteremo nulla lasciandovi il piacere della scoperta, la città di Genova è quasi irriconoscibile ma sempre presente, un’entità viva e senziente che guida i protagonisti nel loro lungo viaggio. Due però sono gli elementi presenti nelle pagine che ci sembra doveroso riportare, elementi chiave della città molto spesso dati per scontati: il patrimonio artistico costituito dal Cimitero Monumentale di Staglieno e, potrà sembrare banale ma non lo è affatto, il mare.

Nella realtà di Zanotti il cimitero diventa una baraccopoli ai margini della città, un luogo dove gli abitanti di tutto il mondo si rifugiano per scappare dal cambiamento climatico costruendo le loro sgangherate case tra le statue marmoree. A descrivercelo è Pepe, che in quelle statue trova compagnia e ispirazione per le sue fantasie:

“Era come se l’agglomerato fosse spartito fra due distinte etnie: gli uomini e le statue. Le statue erano, o almeno così sembrava a me, quasi più numerose degli uomini, ed era bello scoprirle nei posti più impensati. […] inglobate negli edifici di fortuna, montate sui tetti e le facciate, trasformate in pilastri su cui si reggeva la statica delle case, le statue godevano di ampi privilegi rispetto ad altri materiali di riciclo. La loro disposizione obbediva a un intento di bellezza che mi lasciava rapito.”

Cambiamento climatico
Cimitero di Staglieno. Foto di MarsPF2

Il secondo elemento del romanzo è il mare, fonte di vita per Genova, ma anche per tutto il mondo che in Bambini bonsai si è trasformato in un enorme corpo morente e lamentoso, vittima dell’uomo e delle sue azioni:

“L’avessimo saputo prima che era così grande, così fragile, persino così vicino. […] Un tempo bambino azzurro di acqua e di correnti, era stato poi inquinato, dragato, ustionato, vivisezionato. Privato dei suoi figli di pinne e squame […]. Ora nulla sul suo fondale si agitava più, le barriere coralline erano sbiancate, andate in frantumi.

«Ma è ancora bello, no?» mormorai.

Cambiamento climatico
Genova, Torre della Lanterna. Foto di Agneszka Swieton

Bambini bonsai è un romanzo da leggere tutto d’un fiato, un’occasione per riflettere sul futuro del mondo e di Genova, ma anche una meravigliosa opportunità per rivivere quel passaggio fondamentale della vita che porta a scoprire l’amicizia, l’amore, la meraviglia e la paura. 

Immagine di copertina:
Panorama dello skyline di Genova, in direzione della Chiesa di Carignano, in una giornata di pioggia. Foto di Cos Mon


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Siciliana emigrata a Genova per puro caso, alla ricerca di ogni singolo angolo bello della Liguria. Laureata in giornalismo, editoria e comunicazione, appassionata di tutto quello che trova posto sul Web. Grafomane e accumulatrice seriale, colleziona libri sottolineati, cartoline e riferimenti della cultura Pop.

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