Durante la mattinata di domenica 16 Maggio, presso la spiaggia di Vernazzola, ha avuto luogo una gara un po’ particolare, che ha unito ecologia, competizione, senso civico e voglia di comunità. Nonostante un meteo dai connotati autunnali, con uno spesso strato di nuvole sopra le teste e il mare mosso intento a mordere la costa, la partecipazione è stata buona e due squadre di volontari hanno dato vita a una raccolta dei rifiuti diversa dal normale. Clean Out Genova
Grazie all’idea di Davide Gallone (fondatore di StayOut), alla disponibilità della società sportiva Sturla, all’impegno dei membri di ZenaTrashBusters, all’adesione della Associazione Riccardo Traverso e di Stelle Nello Sport, al supporto di Amiu, di Ico Guanti e di alcuni sponsor (Timossi, Tossini, Opera Costruzioni Srl), Genova ha così potuto fare da cornice a un format innovativo in tal senso.
E’ stato scelto il nome “Clean Out”, che nel gergo del surf sta a indicare un’onda più grossa delle altre, capace di spazzare via tutto.
Qual era lo scopo?
Raccogliere rumenta. Rumenta che sistematicamente va a rovinare le spiagge pubbliche di tutta Italia e che non risparmia nemmeno la nostra città.
In che modo?
In una maniera “giocata”, che potesse regalare quel brivido di competizione tipico dei giochi di squadra. Due squadre, una linea rossa a metà spiaggia per tracciarne la metà, due tempi da quindici minuti e quattro tipologie di rifiuti da acchiappare: plastica, vetro, carta e indifferenziata.
Grandi e piccini si sono cimentati con successo in una partita che ha visto vinti e vincitori morali. Ben più importante è stato però il minimo comun denominatore dell’attività: ripulire un luogo pubblico a favore del quartiere. Sono stati recuperati anche secchi di vernice vuoti, pezzi di ferro, vecchie lampadine abbandonate ed elementi tubolari.
A inaugurare l’evento ha presenziato Silvia Salis, pluri olimpica nel lancio del martello e attuale vicepresidente del CONI, che a Sturla è cresciuta umanamente e sportivamente, tra il nuoto da piccola e l’impianto di Villa Gentile successivamente.
A seguito del match invece, un ricco rinfresco a base di focaccia e bibite ha rifocillato coloro che hanno preso parte all’appuntamento, ricompensando il tempo speso per una buona causa.
L’entusiasmo dei più giovani, in particolare, è ciò che ha animato tutta la mattinata
Le corse sulla sabbia, con i guanti sulle mani e gli occhi attenti a controllare tra le barche, sono state belle immagini, catturate anche da qualche passante incuriosito.
Il volontariato portato avanti da realtà che ripuliscono il territorio di Zena tra il mare e i monti (e badate bene, a Genova ne esistono diverse: The Black Bag – tiâ sciù a ruménta), richiede però un continuo supporto da parte delle istituzioni e della comunità civile, oltre che un doveroso aumento del senso di responsabilità di ognuno.
Ultimo, ma non ultimo: in stretta relazione con “Clean Out”, è stata attivata dall’Associazione Riccardo Traverso Onlus una raccolta fondi per l’ospedale pediatrico del Gaslini. Questo è link per poter effettuare una donazione a riguardo: “Clean out!” con l’Associazione Riccardo Traverso
Immagine di copertina:
Silvia Salis lancia la prima edizione di Clean Out. Foto di Pietro B.
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