Quando si parla di digitale spesso si pensa a qualcosa che divide le generazioni: figli che rincorrono le promozioni telefoniche che forniscono navigazioni più prestazionali, genitori che chiedono ai sopracitati figli: “Come faccio a cambiare la suoneria?” e nonni con virtuosi telefoni a tre tasti che difficilmente sanno scrivere un sms, figuriamoci usare app o internet.
Questa barriera è stata magistralmente scavalcata da una splendida iniziativa di Liguria Digitale, in collaborazione con Regione Liguria e Cisco, “ChiAma i nonni”.
Il progetto si rivolge alla platea di degenti delle RSA liguri, anziani che ai tempi del Covid-19 hanno dovuto interrompere qualsiasi contatto in presenza con familiari e amici.
Chi ha parenti presso queste strutture sa bene l’importanza delle visite che spesso rivoluzionano giornate che appaiono sempre uguali. Sono ambienti complessi dove spesso anziani fisicamente non autosufficienti, ma mentalmente lucidi, hanno come compagni di soggiorno persone a cui la senilità ha tolto ricordi e possibilità di comunicare. La comunicazione con i propri cari spesso gioca un ruolo chiave nello stimolare la mente degli anziani, chiacchierate che spesso allontanano, almeno per un po’, il peso degli anni e quell’oblio che come un velo ricopre la lucidità dei nostri amati nonni.
Ad aprile “ChiAma i nonni” ha permesso all’RSA Doria di Molassana, prima fra tutte, di dotarsi di dispositivi capaci di stabilire un contatto video tra i pazienti e i familiari. Successivamente il bando (inizialmente riservato a 50 strutture) ha concesso a 66 residenze per anziani di dotarsi di tablet e dispositivi dedicati alle teleconferenze permettendo ai pazienti di vedere finalmente i volti dei propri cari dopo mesi di sole telefonate.
Il software dedicato alle videochiamate è stato reso intuitivo attraverso due semplici tasti per accettare o rifiutare la chiamata e questo ha permesso anche ai nonni meno tecnologici di provare la gioia di questa splendida possibilità resa ancora più realistica da video in alta definizione.
La cronaca ligure ci ha reso noto come nella nostra regione alcune RSA sono state focolaio dell’epidemia e proprio per questo l’iniziativa risulta eccellente: oggi è possibile ricominciare a fare visita a molti dei nostri nonni, questo non vuol dire che tutti possano farlo: chi svolge professioni a contatto con molte persone, spesso in ambienti chiusi, non si sente di esporre i propri anziani ad un rischio, così come chi deve tutelare sé stesso per malattie specifiche o immunodepressione ed è costretto a soppesare i rischi di ogni uscita, specialmente in ambienti sanitari.
Questo lodevole progetto non ha solo permesso di aggirare un ostacolo dettato dalla difficile situazione sanitaria nazionale, ma potrà gettare le basi per regalare un abbraccio, seppur virtuale, a tutte le categorie a rischio in momenti in cui la salute obbliga all’isolamento.
Immagine di copertina:
Cristian Newman
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