San Lorenzo

APPROCCI A UNA VITA GENOVESE | Il cagnolino di San Lorenzo

Perché c’è un cagnolino scolpito sulla facciata della Cattedrale di San Lorenzo?
10 Giugno 2020
1 min
7.6K views

Uno degli aspetti che più mi affascinano di Genova sono le leggende attorno a misteriosi dettagli nascosti. Un giorno, camminando per Via San Lorenzo, un mio amico mi trascina all’entrata della chiesa per mostrarmi qualcosa che da brava espatriata non conoscevo ancora: il cagnolino di San Lorenzo.

Scolpito alla base di alcune paraste della facciata della Cattedrale genovese si accoccola effettivamente ciò che sembra un piccolo cagnolino, catturato nel bel mezzo di una profonda dormita. I due grandi leoni ai lati opposti della scalinata non sono quindi gli unici animali che abitano San Lorenzo (link al museo).

San Lorenzo
Il Cagnolino scolpito nella facciata di San Lorenzo.
Foto di Virginia L.

Con la sua proverbiale arte oratoria il mio amico mi racconta la storia che sta dietro questa scelta architettonica, elemento che si discosta ovviamente dalle altre decorazioni esterne alla chiesa.

San Lorenzo
La Cattedrale di San Lorenzo.
Foto di Virginia L.

La leggenda narra che uno degli scultori della Cattedrale smarrì il proprio cane. Triste per la sua perdita, decise di esorcizzarla scolpendo l’animale sulla facciata.

Sempre legata a questo racconto è la credenza che chiunque riesca a trovare tale figura tra tutte le decorazioni, e si accinga ad accarezzarla, riuscirà a trovare l’amore della propria vita. Romanticismo ma anche metafora quanto mai azzeccata, poiché chi ha un occhio attento e una propensione alla curiosità, alla ricerca dei particolari, riuscirà a trovare un dettaglio talmente piccolo in una maestosa facciata di una Cattedrale, così come chiunque guardi un pochino meno superficialmente all’altro, così avrà più opportunità di trovare l’amore.

Un legame eterno scolpito nella pietra.

Immagine di copertina:
wall:in media agency


Scrivi all’Autorə

Vuoi contattare l’Autorə per parlare dell’articolo?
Clicca sul pulsante qui a destra.


Aspirante onnisciente, si barcamena tra i molteplici compiti da assistente di galleria da Pinksummer (Genova), la gestione delle mostre al Cotonfioc Festival, le ricerche per un progetto con l’Università IULM, e ora anche la scrittura di roba potenzialmente interessante per wall:out. Vicolara, cinefila, pasticcera professionista gluten free e centro d’ascolto per amici, artisti e chiunqueabbiabisogno.

Lascia un commento

risposte da genovesi
Articolo Precedente

Alcune risposte che siamo abituati a dare e che sarebbe meglio non dare più

Ivano Fossati
Prossimo Articolo

THE REASON WHY | Maledetto muro

Ultimi Articoli in Small

La nuova Genova secondo Bucci?

La nuova Genova secondo Bucci?

La nuova vocazione di Genova è stata decisa dall’alto: turistica e logistica, persone e merci che attraversano la città. Ma a che prezzo?
TornaSu

Don't Miss