Sguardo attento, prontezza di giaguaro e attenzione sempre desta. Mimetizzato tra il pubblico di un evento o arrampicato su qualche scosceso territorio ligure, il contributor di wall:out è un animale che fa delle sue competenze una risorsa collettiva. Atteggiamenti tipici: non dà niente per scontato e allena assiduamente il pensiero laterale.
Non finiremo mai di riprendere la storia dall’inizio, di ripercorrere le nostre tappe da quell’ormai proverbiale sasso nello stagno (Manifesto wall:out) fino a oggi, alla vigilia del nostro primo compleanno. (Se ti sei perso qualcosa, qui trovi tutto quello che serve sapere su di noi.)
Tutto si basa su ciò che stai pensando, perché ha valore.
Pensare è un’azione che ha valore, che richiede lo sforzo di trasformare l’indistinto in distinto (e giocare con le parole, perché il pensiero è parola). Pensieri e parole non sono cosa da niente. Sono cose concrete che possono fare la differenza.
Più pensieri e parole ci sono, più facciamo la differenza.
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