Chi non conosce Woody Allen? Lo scrittore, attore, regista, sceneggiatore, uomo di attenta comicità che, attraverso la sua filmografia, nota per riuscire a rivolgersi direttamente allo spettatore, ha creato commedie concrete che ci insegnano a osservare la nostra vita.
Attraverso il suo genio umoristico riesce a inserire lo spettatore all’interno di un’auto-seduta di psicoanalisi che non fa altro che lasciarci a pensare a noi stessi e a ciò che ci circonda. Con le sue battute puntuali e giustificate ci spinge in un angolo a riflettere. Forse questo è uno di quei motivi per cui in molti lo amano ma in molti non lo vogliono comprendere.
Grazie al suo umorismo plasmato da riflessioni intellettuali ti trovi bloccato con le spalle al muro ad ogni battuta e, senza rendertene conto, sei lì a pensare a te stesso e alla tua vita solo perché avevi voglia di guardarti un film pieno di parole davanti alla tv insieme al tuo cane. Ha dell’inverosimile, eppure è proprio così.
Da un’enorme filmografia che conta più di 50 lungometraggi ho scelto per voi 5 film che mi hanno fatto innamorare di questo geniale regista, e che quindi per me sono assolutamente da vedere.
Io e Annie, 1977
Il primo film che vidi di Allen. Comprai il DVD perchè tra le offerte di un banchetto tra le vie del centro. Lo vidi la sera stessa e me ne innamorai.
Alvy e Annie, una coppia di New York degli anni Settanta, sono i protagonisti di un’opera di seria comicità, narrante dell’irrazionalità dell’amore e che si interroga sulla paura e sui motivi per cui un amore possa finire nonostante l’affetto rimanga. Il colto e impacciato personaggio Alvy Singer (Woody Allen), fa coppia con Annie Hall (Diane Keaton) in una colta commedia tutta da scoprire.
Voto 9.
Manhattan, 1979
La musica di Gershwin. La Manhattan in bianco e nero di Allen. Fitti dialoghi sulla vita, espressioni colte, le immagini ampie che si aprono sullo schermo. Tutto merita attenzione in questa malinconica commedia romantica.
Voto 8.5
Basta che funzioni,2009
Il film ruota intorno al personaggio interpretato da Larry David.
Boris Yellnikoff è un ipocondriaco e insoddisfatto uomo convinto di essere un genio e di essere il solo a riuscire realmente a comprendere il mondo, l’uomo e le relazioni sentimentali. Il cinico personaggio è costruito su un susseguirsi di battute, che scorrono velocemente una dopo l’altra senza mai apparire eccedenti.
Voto 7.5
Midnight in Paris, 2011
Il tempo, la nostalgia, l’amore, l’illusione e il sogno sono le tematiche principali della fuga dalla realtà di Gil, Owen Wilson. Riuscire a perdersi in un mondo dal tempo diverso garantisce forse una spinta al personaggio per affrontare il reale: Il passato non è affatto morto, anzi non è nemmeno passato.
Voto 8
Cafe society, 2016
Davanti a noi si apre il mondo Hollywoodiano degli anni trenta quando Bobby decide di partire per Los Angeles e seguire il suo sogno di diventare agente cinematografico. Non tutto però potrebbe essere come lui se lo immagina. La fotografia di Vittorio Storaro ci permettere di vivere nel film con una perfetta luce dall’estetica vintage.
Voto 9.5
Immagine di copertina:
Foto di Giulia O.
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