Dopo cinque anni torna ad animare le strade della nostra città un’iniziativa davvero bella che vede la partecipazione delle più importanti gallerie d’arte. Parliamo di START, che in poche parole è questa cosa qui: lo stesso giorno, alla stessa ora – oggi dalle 18.00 a mezzanotte – ogni galleria inaugura la sua mostra.
Non c’è filo conduttore tematico, ma c’è un filo che lega ogni esposizione ed è creato dal fluire disordinato del pubblico, da noi, che stasera passeggeremo per città come novelli flaneur osservando, confrontando, mettendo in relazione e attivando – in tutti i sensi – nuovi circuiti.
Ventuno gallerie sono molte e sarà divertente scoprirle tutte: dentro a ognuna troverete il depliant dettagliato dell’iniziativa con la mappa e le informazioni sulle mostre.
Nel frattempo, abbiamo fatto per voi una piccola classifica delle realtà che ci sono parse più interessanti. Stasera, dopo aver preso accuratamente visione di ogni mostra, ci direte se abbiamo previsto bene oppure siamo fuori strada.
Progetti installativi
Linguaggio ampissimo e notoriamente prediletto dall’arte contemporanea, le installazioni non mancano a START. Ecco dunque quelle che consigliamo caldamente:
1. PRISMA STUDIO, 1420,405 MHz. Giuseppe Mirigliano, a cura di Anna Daneri.
Prima personale dell’artista napoletano, 1420,405 MHz intende interrogare alcune delle questioni cruciali della nostra contemporaneità a partire da un’indagine stratificata sul mezzo pittorico e sullo statuto delle immagini. La mostra prende emblematicamente il titolo dalla frequenza d’onda della variazione energetica dell’idrogeno neutro, che può attraversare le polveri interstellari, opache alla luce visibile.
Seguono immediatamente le collettive di Lazzaro art Gallery e Sharevolution, quattro artisti la prima, tre artisti la seconda, entrambe accattivanti:
2. LAZZARO, Anticorpi. Martina Fontana, Maurizio Melis Roman, Paolo Lorenzo Parisi, Maya Zignone.
Nella reazione all’attacco virale il sistema immunitario genera una memoria pronta a riconoscere il nemico per cooperazione cellulare. L’arte può essere un processo di difesa capace di proteggere e rinforzare? O ingloba nuovi virus senza essere provvista di anticorpi necessari alla sua sopravvivenza? Una pluralità di linguaggi e quattro diverse prospettive riflettono sul nostro presente.
3. SHAREVOLUTION, Primordial Finds. Luisa Badino, rob van den berg, Nezka Zamar, a cura di Gianluca Cappellazzo.
In galleria tre giovani artisti la cui ricerca costituisce un a priori, una arché, un principio che si rifiuta consapevolmente di esser situato in una cronologia. Dimenticare la doxa corrente, per cercare forme e segni nelle pieghe di un tessuto, nei fonemi della poesia, nell’ossidarsi del rame, trovando in essi il senso primordiale dell’esistere.
Progetti ambientali
Va fatta una differenza in questo caso tra i progetti installativi e quelli ambientali, e stasera avrete modo di sondarne le differenze: nei progetti ambientali l’installazione è una situazione in cui entrare, un ambiente, non solo un oggetto da osservare. Inutile dire che questa categoria è la nostra preferita!
Primo posto senza se e senza ma c’è il lavoro di Michael Beutler in esposizione (o in ambientazione) da Pinksummer. Assolutamente da vedere.
1. PINKSUMMER, Keep beating below 65°. Michael Beutler.
Il progetto, pensato appositamente per la seconda personale di Michael Beutler da Pinksummer ,Keep beating below 65°, sarà una grande installazione che lo spettatore non potrà percepire nella sua interezza. L’architettura della galleria, compreso il soffitto voltato, inteso come limite, sembrerà costruita a posteriori rispetto al posizionamento del volume, cambiando lo spazio sociale.
Segue dignitosamente il progetto di Alessandro Lupi per Guidi & Shoen, con sapore un po’ più moderno che postmoderno, forse più ordinato, certamente suggestivo:
2. GUIDI&SCHOEN, Linee. Alessandro Lupi
L’artista genovese, residente a Berlino da più di 10 anni, torna ad esporre da Guidi&Schoen con una serie di site-specific in dialogo con lo spazio, attraverso i tre piani della galleria. Opere eterogenee che trovano una “linea” che riflette sulla capacità di creare illusioni, cortocircuiti cognitivi e riflessioni sulla percezione della realtà.
I must
Ci sono tre gallerie che per l’occasione hanno voluto esagerare: da loro troverete i lavori dei grandi maestri dell’arte moderna e contemporanea. Mostre decisamente più didattiche che innovative, ma che assolutamente non potete perdere.
1. Da LEONARDI V – IDEA ricostruirete una piccola storia di anni 80 e 90 dell’arte contemporanea: troverete niente mono che Enrico Bai, Joseph Beuys, Alighiero Boetti, Maurizio Cattelan e Gino de Dominicis, tra i molti in mostra.
2. Da GUIDI troverete, tra le varie, opere di Josef Albers, Giuseppe Capogrossi, Jean Fautrier, Hans Hartung e Georges Mathieu.
3. Da Martini e Ronchetti avrete modo di vedere Opere di Enrico Carmi, Castellani, Costantini, Crepax, Baruchello, Bill, Fontana, A. Pomodoro, Scanavino, Scheggi, Smith e Vasarely.
Non dimentichiamo la pittura
degne di nota ancora tre mostre di pittura, una tardo-modernista, una che strizza l’occhio all’illustrazione e una all’incisione. (Da notare che nessuna delle mostre proposte affronta le tecniche pittoriche nelle proprie declinazioni contemporanee).
1. ABC-ARTE, Black Paintings: 1976-79. Tomas Rajlich.
2. Il VICOLO, Bestiario. Baricchi, De Luca, Gardumi, Gaudenzi, Giuntini, Luzzati, Negri, Nespolo, Pozzati, Raso, Ricci e Rambaldi.
3. ARTE STUDIO, Segni e Immagini. Paola Ginepri e Mario Rocca. Non fosse altro che per scoprire due personalità artistiche che hanno segnato la Liguria, da farci un passo.
Sul profilo Instagram di START trovate molte altre informazioni e gli indirizzi di ogni galleria.
Ora non rimane che organizzarsi e fare un giro a START, poi scrivere qui a Wall:out se le nostre previsioni erano veritiere!
Buon divertimento.
Immagine di copertina:
Piantina dell’iniziativa. Foto START
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