L’8 marzo è una festa per molti superflua: c’è chi sostiene che la festa della donna serva a ben poco perché, anziché valorizzare la bellezza della differenza tra uomo e donna, sottolineerebbe solamente un’ulteriore disuguaglianza. È ovvia e necessaria la differenza tra ognunə di noi, tra i vari generi e tra i vari individui all’interno dello stesso genere – scusatemi tanto, ma io sono contenta di non essere identica allɜ altrɜ, perché sono le differenze a definirci davvero.
Ciò che è profondamente sbagliato è che una differenza venga sottolineata e strumentalizzata per pura discriminazione, come purtroppo spesso avviene nei confronti delle donne.
L’8 marzo può avere un senso solo se diventa un’occasione per festeggiare i traguardi che si sono raggiunti: c’è chi si è impegnatə tanto per eliminare le diseguaglianze imposte per superiorità e ignoranza, e io quellɜ qualcunɜ lɜ voglio festeggiare.
Chi segue da tempo il magazine sa che coltiviamo una grande passione per il cinema e quindi l’8 marzo abbiamo deciso di festeggiarlo proponendovi alcuni film inerenti al tema della condizione femminile che, secondo noi, tuttɜ dovrebbero guardare:
The Color Purple
(Il colore viola)
Steven Spielberg, 1986
Candidato agli Oscar come miglior film, Whoopi Goldberg come migliore attrice protagonista, miglior attrice non protagonista e miglior regista, è un film che racconta e combatte due “differenze” che portano a una doppia lotta per l’emarginazione. Lasciate che lo dica… Un film pazzesco.
Siamo agli inizi del Novecento e Celie, una giovane donna afroamericana, continua a finire accanto a uomini che la violentano e la maltrattano, viene costretta a staccarsi dai suoi figli (avuti a causa degli stupri di suo padre) e sempre di più la sua vita sembra fatta di tutto tranne che di felicità amore e speranza. Tutto sembrerà cambiare grazie a un incontro con una donna che lotta per la sua indipendenza e che fa comprendere a Celie di avere una dignità e un orgoglio e di essere una donna che sa di dover pretendere di essere trattata con amore e correttezza. E che matura la forza di lottare per i suoi diritti civili.
Trailer:
Colette
Wash Westmoreland, 2018
Film biografico basato sulla vita della scrittrice Gabrielle Sidonie Colette. Colette viene introdotta dal marito Willy nei salotti letterari e artistici Parigini. La giovane si mostra subito molto intelligente e acuta e inizia a farsi spazio in quel mondo comprendendo presto di avere un grande dono: saper scrivere.
A Parigi, la sua vita, i tradimenti e gli intrighi che la circondano la ispirano per la scrittura di alcuni racconti che garantiranno un enorme successo a suo marito e non a lei. Colette è una vera e propria icona a cui molti si ispirano per parlare di emancipazione femminile e anche di sessualità.
Trailer:
Carol
Todd Haynes, 2015
Con 6 candidature agli Oscar, il film si apre nell’America degli anni Cinquanta. Il regista gira una pellicola sull’amore lesbico analizzando le convenzioni sociali di quell’epoca.
Therese Belivet (Rooney Mara) e Carol Aid (Cate Blanchett) partono insieme per un viaggio in giro per l’America. Per la strada però il loro rapporto si fa sempre più intenso, finché le due donne non si rivelano di essersi innamorate. Purtroppo però il divorzio di Carol si mette in mezzo e la paura che possa la notte di passione tra lei e Therese venire a galla è molto forte. Carol sa che se si scoprisse del loro amore non otterrebbe mai la custodia del figlio, perciò si allontanerà bruscamente da Therese.
Trailer:
Bombshell
La voce dello scandalo
Jay Roach, 2019
Basandosi su fatti realmente accaduti e senza aver paura di fare nomi e cognomi, Jay Roach racconta la storia delle tre donne che hanno spodestato Roger Ailes, direttore di Fox News.
Interpretate da Nicole Kidman, Charlize Theron e Margot Robbie queste tre donne con forza e coraggio decidono di lottare contro un sistema fatto di abusi che nessuno aveva il coraggio di denunciare.
Trailer:
Immagine di copertina:
wall:in media agency su opera di Silvia Mazzella, A19.
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