Bottega del Conte

MIDNIGHT IN ZENA: La Bottega del Conte

Chiunque vedendo il celebre Midnight in Paris di Woody Allen ha sognato di intraprendere l’avventura del protagonista viaggiando in un’altra epoca, almeno per una notte, avrà modo di farlo proprio a Genova!
22 Luglio 2020
2 min
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Percorrendo Via delle Grazie, più precisamente all’altezza del civico 47r, non si ha immediatamente la percezione di cosa aspetterà l’avventore che decide di varcare la soglia de La Bottega del Conte (Facebook): ciò che teoricamente dovrebbe essere un bar nasconde al suo interno la promessa di una serata magica, d’altri tempi, un’esperienza tutta da raccontare.

Il jazz club della Signora Daniela festeggerà a dicembre il suo ventiduesimo anno di attività, due decadi costellate non solo di bevute in compagnia, ma soprattutto di concerti, mostre, musica e tanto altro perché, come anticipato, non è solo un bar.

Entrando si viene accolti da un ambiente illuminato quasi esclusivamente da candele, pieno di oggetti dal sapore retrò: manichini sartoriali, un pianoforte (rigorosamente a disposizione dei clienti), macchine da scrivere e tanti, anzi tantissimi quadri, tutti realizzati da Daniela che nel 1988 acquistò il locale per farne il suo studio personale; ma andiamo con ordine ripercorrendo la storia della Bottega e le sorprese che nasconde.

Quando trent’anni fa la proprietaria decise di comprare il locale rimase rapita da questo ex-negozio di alimentari dell’800 che conservava (e conserva ancora oggi) il bancone in marmo e gli arredi originali. Come anticipato l’intenzione era la realizzazione di un atelier, ma effettuando i primi interventi di manutenzione Daniela e il marito si accorsero che il piccolo corridoio sul retro, apparentemente cieco, nascondeva una stanza, quella che oggi è la seconda saletta per i clienti.

Giorno dopo giorno restaurarono questo spazio mantenendo l’antica cucina seicentesca decorata con maioliche e permettendo, attraverso gli interventi svolti, di conservare porzioni di pareti originali.

Bottega del Conte
La Bottega del Conte a Genova. Foto di Valentina C.

Una volta cominciati i lavori, percorrendo continuamente lo stretto corridoio, uno strano rumore incuriosì Daniela: il pavimento, diverso da quello delle due sale, produceva il tipico rumore di vuoto ad ogni passo.

Il marito propose di utilizzare un vecchio tombino/canna fumaria con sbocco sul cavedio per esplorare la porzione sotterranea momentaneamente nascosta e la scelta di chi calare con una fune improvvisata ricadde proprio sulla povera Daniela, l’unica abbastanza minuta da passarci; a metà della strettissima discesa la fune si bloccò improvvisamente e Daniela, impaurita, iniziò a chiamare il marito che esordì con un inaspettato: “un momento, mi sto fumando una sigaretta!”.

Questo ed altri racconti scandiscono il tempo durante le serate alla Bottega, momenti preziosi raccontati con tanto di fotografie e intervallati dalla musica e dalle risate dei clienti.

Proseguiamo.

Grazie a questa comica discesa furono scoperti man mano tre livelli di magazzini medievali, inizialmente allagati, che Daniela ripulì dal fango scoprendo vasche in marmo e una grande lastra figurata in pietra di promontorio (oggi esposta nel locale).

La decisione di trasformare questo spazio sorprendente in un bar arrivò dieci anni dopo a seguito di una delle tante feste organizzate da Daniela caratterizzate da musica jazz e amari on the rocks.

Le sale del piano terra ospitano i clienti e negli antichi magazzini, ad oggi visitabili, sono state organizzate negli anni numerose mostre di pittura, scultura e fotografia.

Bottega del Conte
La Bottega del Conte a Genova. Foto di Valentina C.

Chi desidererà scoprire questo magico luogo non potrà fare a meno di innamorarsi dei racconti di Daniela e del suo sorriso; purtroppo i recenti avvenimenti hanno messo a dura prova la gestione di questo locale che oggi ospita l’ultimissimo dipinto di Daniela: una figura rassegnata cammina per le strade di una città grigia, in primo piano un orologio segna le 12:10, così lo descrive Daniela: “Volevo mettere su tela quel sentimento di logorante sconforto che ho provato a mezzanotte e dieci del 9 marzo, quando con la disposizione delle chiusure ho temuto di perdere tutto… se me ne vado io questo locale che futuro avrà?”

La Bottega del Conte non parla solo di tempi passati, parla della sua proprietaria attraverso ogni singolo oggetto scelto appositamente da lei negli anni, ognuno di essi contribuisce a rendere lampante la natura di questo locale e il suo scopo: avere un luogo speciale dove passare il tempo in compagnia tornando a casa con tanti racconti avventurosi, il bello negli occhi, ma soprattutto la consapevolezza di aver acquistato una nuova amica, la Signora Daniela.

Immagine di copertina:
Particolare del bancone della Bottega del Conte. Foto di Valentina C.


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