Maturità 2021: cari maturandi, non c’è niente da fare, per la generazione dei vostri genitori siete fotocopie di Nicolas Vaporidis e Cristiana Capotondi. Se non cogliete la reference niente paura: a essere fuori tempo massimo non siete certo voi.
Maturità 2021: Tempo e Relativa Dimensione nello Spazio
Dalle confetture della nonna alle gomme bicolori per cancellare, la maturità non è esclusa dall’effetto nostalgia che prende di mira chi la maturità l’ha raggiunta da un po’. Questa simpatica tendenza che idealizza il passato e svilisce il presente può andare bene per Grease, ma nella vita reale annoia presto.
Ridare i giusti tempo, dimensione e spazio alla maturità non è facile. Soprattutto dopo un anno dove le esigenze di studenti e studentesse delle superiori sono state ignorate a colpi di luoghi comuni.
Ci sono però degli aspetti di questo rito di passaggio che meritano di essere riportati in primo piano nonostante tutto.
Maturità di un futuro passato
Accettare che ragazzi e ragazze crescano è sempre difficile. Diventa più difficile se li abbiamo visti crescere. Diventa impossibile se dobbiamo accettare che un giorno non lontano vorranno un lavoro, un tetto sopra la testa e, magari, costruirsi un futuro indipendente dai propri genitori.
Questa paura spinge chiunque, specialmente genitori, politici e imprenditori (veri o presunti) a delegittimare ogni rito che dall’infanzia porti all’età adulta.
Se i nostri ragazzi rimangono ragazzi, sarà più facile convincerci che quello che stiamo facendo sia per il loro bene. Anche se non è vero.
Sarà più facile anche dopo, quando saranno giovani universitari, giovani laureati, giovani disoccupati. L’importante è mettere la giusta distanza fra chi è al sicuro oggi, cresciuto nel boom economico e messo al riparo da politiche assistenzialiste per i primi trent’anni della sua vita e chi vuole legittimamente costruirsi una vita domani.
Maturità? Dove stiamo andando non c’è bisogno di maturità!
Da anni la storia si ripete: i giovani non hanno voglia di lavorare d’estate e le imprese – nello specifico i ristoratori – piangono miseria. Perfino autorevoli ereditieri – a proposito di lavori faticosi – come Guido Barilla si sono schierati contro i “fannulloni”.
Se leggessimo solo la stampa tradizionale potremmo quasi pensare che i giovani vogliano stare tutto il giorno a fare video su TikTok e che della maturità non ci sia più bisogno.
Esiste tutto un sistema, anche ben radicato, di opinioni, politiche, gesti e idee che vede le nuove generazioni come combustibile fossile per alimentare le macchine di chi è già alla guida da un po’.
Per qualcuno potrà essere un trauma ma bisogna dirlo: questa narrazione, che vuole i giovani pigri, ignoranti e ammaliati dal facile successo, è una porcata e va distrutta.
Negare gli strumenti a chi sta crescendo per farsi una vita, sia questa di studio, di lavoro o altro, è eticamente disgustoso e non può più essere tollerato.
A 88 miglia orarie verso il futuro
Chiudere l’articolo scrivendo “cari giovani ora tocca a voi” sarebbe stato facile, ipocrita e anche un po’ anacronistico.
Il tema di oggi (e di ieri) è che il sistema che delegittima l’esame di maturità, la laurea e più in generale l’istruzione, va scardinato.
In una marea di “dovete ascoltare chi ha più esperienza di voi” io vorrei dire: trovate la strada per la dignità con le vostre forze. Ci sono intere generazioni prima della vostra che non hanno idea di come si costruisca il futuro, né il proprio, né quello altrui.
La maturità 2021 sarà la prima occasione in cui una commissione di adulti vi tratterà da adulti valutando le vostre conoscenze, le vostre competenze e dandovi l’opportunità di manifestare senso critico, idee personali, preferenze culturali.
Non sprecate questa occasione perché, anche se continueranno a svalutarlo in ogni modo dicendo che non serve a niente, quello che state attraversando è davvero un rito di passaggio preziosissimo, che vi fornirà i primi tra gli strumenti necessari a cambiare le cose.
Fatevi delle idee vostre, sviluppate autonomia intellettuale, imparate a superare la paura di dire quello che pensate, imparate a credere in voi stessi e nel lavoro che avete fatto, imparate a relazionarvi con le figure istituzionali: il diploma non è un pezzo di carta senza valore, il diploma è il foglio rosa con cui dimostrerete agli altri adulti che siete pronti ad imparare come ci si mette alla guida del mondo.
E vi giuro – da dinosauro quale sono – che c’è davvero bisogno di una generazione di persone sensate che si metta alla guida del mondo.
Qualcuno di noi dinosauri vede la meteora arrivare e si rassegna pacificamente all’idea che la storia vada avanti anche senza di noi. Altri invece quella meteora dovranno prenderla in faccia e mi piacerebbe che sopra quel sasso gigantesco che pioverà dal cielo ci siano scritti i vostri nomi.
Vi auguro che questa maturità 2021 possa essere il primo passo per riappropriarvi del futuro.
Immagine di copertina:
Foto di Mediamodifier
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