Siamo già in attesa della nuova edizione di Partriarcout e nel frattempo segnaliamo un progetto decisamente in quota: questo sabato 16 settembre 2023 a Palazzo Bronzo (Salita di Mascherona 18r) alle ore 18.00 si terrà la presentazione di kNOw BODIES, una mostra collettiva virtuale nata dalla riflessione sul tema del corpo femminile che raccomandiamo di andare a vedere!
A partecipare all’esposizione sono sette giovani artiste che raccontano la loro visione attraverso i propri lavori artistici.
Ogni opera racconta nella sua particolarità un pezzo di sé e una parte del proprio vissuto femminile.
Le opere sono visibili attraverso l’utilizzo di un visore VR (Link alla mostra Virtuale) in una galleria virtuale nel metaverso, a cura di Scighera Studio, realtà culturale emergente che si occupa di comunicare attraverso l’arte le tematiche del nostro tempo.
Per la presentazione del progetto a Genova, sabato, ci sarà un talk per dare voce alle diverse esperienze personali delle artiste; e anche una performance fisica, “Parthenogenesis” del duo artistico formato da Emma Dotti ed Emma Castelnuovo, sulla meccanizzazione del corpo e della sua funzione materna.
In questi termini kNOw BODIES, comunicano le curatrici di Scighera Studio, ha l’obiettivo di riflettere sul ruolo che oggi hanno i corpi, in particolare quelli femminili; vuole essere una guida per un percorso di conoscenza e riappropriazione.
È un viaggio verso la scoperta di aspetti interiori, biologici e fisici ma anche estetici e analitici riguardo a ogni tipo di corpo esistente. Non esistono corpi giusti o sbagliati, non esistono modi più sobri di raccontare gli avvenimenti che questi vivono e che si manifestano nel corso della loro biologia.
Esiste solo un modo per celebrarli e renderli validi, ossia conoscendoli, scoprendoli, rispettandoli e vivendoli senza timore.
Dal testo dell’esposizione:
I corpi delle donne sono spesso soggetti a opinioni, pareri e giudizi, che li rendono non più appartenenti alle legittime proprietarie: il corpo diviene un fantoccio, un involucro inanimato. Quello che si instaura è un processo sociale automatico di oggettificazione e privazione di ogni identità nei loro riguardi.
Il corpo di donna è scandalo: diviene spersonalizzato e non più del tutto appartenente alla donna stessa, se non per essere soggetto di giudizio, censura e appositamente nascosto, lontano dalla libertà di espressione della propria individualità.
In mostra: Luisa Anastasia, Alessandra dell’Anna Peccarisi, Francesca Caspani, Emma Dotti, Rebecca Fritsche, Caterina Simeoni, Carlotta Stracchi Villa.
Immagine copertina:
Post dell’evento. Fonte Instagram @palazzobronzo
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