Ogni anno in Europa vengono scartate circa 10 milioni di tonnellate di mobili, con una percentuale significativa che finisce in discarica.
Questo rappresenta un serio problema ambientale, poiché la produzione di nuovi mobili richiede l’uso di risorse naturali e genera quindi nuove emissioni di CO2.
In Italia, il dato associato al mercato del riuso e del riciclo è in rapida crescita. Stime attestano che il settore del recupero dei mobili ha visto un aumento del 15-20% negli ultimi anni, con un numero sempre maggiore di consumatori che sceglie soluzioni di seconda mano per arredare le proprie abitazioni.
Questo trend è supportato da un crescente interesse verso pratiche come il riciclo creativo e l’upcycling.
Il restauro dei mobili antichi in Italia e in Europa offre una soluzione sostenibile, riducendo i rifiuti e preservando materiali di alta qualità, come legni pregiati e tecniche artigianali ormai rare.
Questo approccio si inserisce nell’economia circolare, diminuendo il consumo di risorse naturali e l’impatto ambientale rispetto alla produzione di nuovi mobili.
Inoltre, l’interesse per l’artigianato e le competenze manuali conferisce al restauro valore artistico e culturale, offrendo una scelta che unisce estetica, funzionalità e rispetto per l’ambiente, in linea con il desiderio di uno stile di vita più unico e sostenibile.
E’ in questo contesto che opera Ceramatta.
Ceramatta è un laboratorio di restauro, recupero e decorazione di mobili antichi fondato e gestito da Cinzia Sciaccaluga.
Ceramatta riporta mobili, oggetti e complementi d’arredo all’antico splendore attraverso il restauro conservativo combinato con l’utilizzo di materiali ecologici e biocompatibili, pigmenti naturali e tempere antiche.
I consigli di Zena Verde | Intervista a Ceramatta
Quali sono le principali sfide che affronti nel restauro di mobili antichi?
Restaurare mobili antichi è sempre una sfida, perché è difficile che ti capiti lo stesso lavoro, quindi è un continuo imparare. Nel restauro la difficoltà consiste nel mantenere i segni del tempo e il giusto equilibrio tra il conservare e il rinnovare.
Come scegli i materiali per i tuoi restauri e quanto è importante mantenere quelli originali o compatibili nel rispetto dell’ambiente?
Semplicemente, scelgo materiali che si usavano anticamente.
Utilizzo pigmenti o terre naturali mescolate con colle vegetali o animali come caseina, albumina, gommalacca, sandracca, cera d’api e spesso i materiali che uso sono a base d’acqua, non tossici e biodegradabili anche per tutelare la mia salute.
Dopotutto inalo io stessa tutti i prodotti che uso.
In che modo la sostenibilità influisce sul tuo processo di restauro?
Il recupero è sicuramente il tema principale. Oggigiorno si butta via una quantità enorme di pezzi di arredamento per gusto, mode che si rincorrono e per superare i segni del tempo.
Non buttare via i mobili di un tempo, tra l’altro fatti di legno vero che non produce muffa, è quasi un atto di ribellione per chi fa interior relooking, perché attua uno stile controcorrente che si oppone all’”usa e getta” di oggi.
Quali consigli daresti a chi possiede un mobile antico e vorrebbe restaurarlo?
Ci sono alcune accortezze che possiamo imparare per sistemare in autonomia i nostri mobili, mi è capitato anche di insegnarlo durante qualche corso.
Ovviamente se il restauro necessario è ingente è giusto affidarsi a un restauratore o una restauratrice che possano rispettare i tuoi gusti seppur mantenendo uno stile conservativo per non stravolgere l’essenza del mobile stesso.
Come vedi il futuro del restauro? C’è una crescente domanda per questo tipo di lavoro?
Oggi il futuro del mobile antico è un po’ in crisi, al contrario di quanto accadeva una quindicina di anni fa.
Dati i cicli di mode che ritornano, mi aspetto che anche la mobilia antica tornerà in auge. Per questo se a casa avete qualche pezzo di arredamento “della nonna” è necessario pazientare un po’ e magari poi restaurarlo. Guai a venderlo per non perderne il valore!
Ora è il momento d’oro dei mobili decorati e del modernariato che hanno un po’ mangiato il mercato della mobilia vintage, ma il mercato di questi oggetti si sta riattivando.
Venite a trovarmi a Ceramatta e vediamo cosa farne di quella vecchia madia!
Immagine di copertina:
Credits Ceramatta
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