Bussana Vecchia

Bussana Vecchia: un paese rinato tra le macerie di un terremoto nel Ponente Ligure

Sulle colline di Sanremo sorge un borgo che è rinato grazie ad artisti provenienti da tutto il mondo. Wall:out vi porta a visitarlo.
12 Gennaio 2021
di
1 min
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Siamo tutti d’accordo: un articolo che in questo periodo consiglia di prendere un qualsiasi mezzo e partire alla volta di una nuova meta è decisamente fuori luogo. Però potreste segnarvelo in quella sezione dell’agenda con i week-end fuori porta e i viaggi da fare in futuro, no?

Bussana Vecchia si trova nei pressi della città dei fiori e della musica italiana; ma ancor più che a Sanremo, l’arte si respira a pieni polmoni. 

Nel 1887 un violento terremoto distrugge il borgo, costringendo i cittadini ad abbandonare le proprie abitazioni e a trasferirsi altrove, lasciando il paese disabitato per quasi sessant’anni. La chiesa di Sant’Egidio, risalente al 1652, rimane il simbolo di quell’avvenimento: le testimonianze tramandano le vicende del crollo dell’edificio davanti agli occhi dei fedeli, che vedono rimanere in piedi solo l’arco sovrastante al presbiterio e gli archi delle cappelle. 

Bussana Vecchia
Chiesa di Sant’Egidio. Foto di Mapio.net

La storia di Bussana Vecchia cambia alla fine degli anni ’50

Quando il ceramista torinese Mario Giani, in arte Clizia, visita il borgo abbandonato e ha un’idea che si rivelerà sorprendente: ripopolare quel luogo con una comunità internazionale di artisti. Essi non tardano ad arrivare e a restaurare le abitazioni con materiale recuperato dalle macerie, rispettando così l’origine e lo stile medievale delle strutture e ridando lentamente una vita al borgo. 

Cosa troviamo, oggi, a Bussana Vecchia?

Tra le vie strette e in salita non mancano negozi di artigianato e gallerie d’arte, gattini in libertà, artisti con i quali scambiare parole corroboranti, locali dove mangiare un boccone. Ogni sguardo è meraviglia, rovine del passato, anticonformismo: andare a Bussana Vecchia senza la mente aperta dell’esploratore curioso è decisamente da evitare e può essere deludente. 

Un altro consiglio, proprio per uscire dal consueto, è quello di seguire la musica che risuona tra le vie ed entrare in uno spazio aperto che riproduce una grande barca: è casa di Ronald, ma può diventare quella di ognuno di noi.

Si viene accolti con un bicchiere di vino e poi portati a visitare stanze dove gli artisti mostrano e creano le loro opere, ci viene offerta una buona pizza e non mancano i posti per accomodarsi, rilassarsi e conoscere persone provenienti da ogni dove. 

Bussana Vecchia
La barca di Ronald. Foto di Zigarate.com

Ciò che colpisce di Bussana Vecchia è che il turismo nel senso “violento” del termine sembra non essersi ancora appropriato di quelle viuzze, anzi: i tanti visitatori sono inclusi nella vita del paese e non attirati da attrazioni false e costruite. 

Forse è questa la sua carta vincente.

Se volete saperne di più: bussanavecchia.it

Immagine di copertina:
Bussana Vecchia. Foto di Rita C.


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Ricercatrice all’Università di Genova dove insegna didattica per l’inclusione. Il suo verso preferito, che la guida in tutte le sue esperienze quotidiane, chiude una poesia di Danilo Dolci: "ciascuno cresce solo se sognato".

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