Ormai non c’è più dubbio che sia veramente cominciata l’estate. Calura, sudore e sandali per le vie della città, e la sera un po’ di respiro quando tra i vicoli si espande un fresco accogliente.
Specialmente tra i vicoli serrati della Maddalena, che d’estate si animano di un fermento speciale, e in questi giorni, insieme a Palazzo Ducale e alla galleria Guidi&Schoen, stanno ospitando gli eventi della BIS – Biennale Itinerante del Sociale.
Per chi c’era già ieri, o lunedì, e per chi invece ancora non sa nulla, la BIS a Genova sta facendo la sua terza tappa, dopo Brescia e Roma, per concludersi in Cile a fine agosto.
Si tratta un osservatorio attivo: tramite la fotografia di reportage parla delle problematicità e delle contraddizioni della nostra modernità, con il suo carico di guerre umanitarie, crisi ambientali, migrazioni e razzismi. Le opere della BIS raccontano storie di diritti umani e ambientali, in un destino che intreccia il futuro dell’uomo e quello della terra che abita.
L’obiettivo è creare una finestra itinerante sul mondo, per non lasciarci indifferenti. Per la costruzione di un mondo più informato.
Portando il lavoro di tredici autori di fotografia di reportage in due continenti, dal 4 maggio al 28 agosto 2024 la BIS nelle sue quattro tappe realizza mostre fotografiche, talk, workshop e proiezioni che sono state, sono e saranno ospitate in spazi museali, privati e pubblici tra cui: MO.CA – Centro per le nuove Culture (Brescia), Officine FotografichE (Roma), Museo Regional di Iquique (Cile).
Il programma di Genova
Siamo oggi al terzo giorno di BIS in città, già una parte di eventi sono stati felicemente realizzati, ma ecco il programma della giornata per chi ancora non avesse visto le mostre o si fosse perso la serata di ieri (oppure chi non vuole perdere nemmeno un appuntamento!):
- La mostra è suddivisa su due luoghi espositivi (orario 10.00 – 19.00): nel cortile maggiore di Palazzo Ducale e nella galleria Guidi&Schoen (Piazza dei Garibaldi), in esposizione tredici fotografe e fotografi internazionali: autori pluripremiati, volti storici della fotografia italiana e alcuni tra i migliori giovani talenti internazionali. Ognuno di loro impegnato attivamente nel campo dei diritti umani e ambientali. (Isabella Balena – Patrizia Riviera – Giambalvo&Napolitano – Paula Jesus – Pino Bertelli – Israel Fuguemann – Stefano Sbrulli – Dario De Dominicis – Joseph Gazzano – Johan Berna – Matteo Placucci – Murat Yazar)
- Il workshop
“Dalle immagini alle parole”, dalle 17.00 alle 18.30, presso il cortile maggiore di Palazzo Ducale, sarà tenuto dall’operatore sociale Lorenzo Penco in collaborazione con il laboratorio di poesia di San Marcellino e consiste in un laboratorio aperto a chiunque di scrittura a partire dai reportage della mostra collettiva.
- Il cinema all’aperto in Piazza della Posta Vecchia alle ore 21.00
verrà proiettato il docufilm “MAKA” (durata 52’’) di Elia Moutamid. Proiezione del docufilm: “A Life in Chains” (durata 26’’44’min) di Manuele Marano e Federica Vairani. Introduce Santa Bellomia, operatrice sociale. Saranno presenti gli autori! (Evento in collaborazione con San Marcellino, Sestiere della Maddalena, Associazione Casa della Maddalena e Ass. Wanda).
La Biennale Itinerante del Sociale
La BIS è un progetto itinerante alla sua prima edizione, a cura dell’Associazione Pachamama.
“Pachamama”: una parola che è metafora della Madre Terra, le cui radici crescono dall’Umano e dal suo rapporto con il Mondo. Pachamama promuove il dialogo e il confronto sulle tematiche legate al sociale, costruisce occasioni d’incontro, di scambio e di crescita.
All’interno di ogni città le mostre, le proiezioni e i talk si svolgono nei centri e nelle periferie urbane, fino ai piccoli paesi limitrofi.
Con l’itineranza la BIS si avvicina a diverse realtà sociali, economiche e culturali. L’obiettivo è creare reti e sinergie, pensare globale per agire locale: la BIS persegue mira ad uno sviluppo sostenibile per contribuire concretamente al cambiamento individuale, collettivo e globale.
La mission dell’organizzazione, che vede la fotografa (Unicef) Paula Jesus come referente, è mostrare nuove prospettive di modelli e comportamenti sociali e promuovere la sensibilizzazione e l’educazione ai diritti.
Immagine di copertina:
Murat Yazat, Turchia. Foto di BIS
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