De André

GENOVA DI CARTA | Scoprire Fabrizio De André tra le pagine

De André: un uomo e la sua arte. Le parole e le pagine di scrittori e fumettisti italiani che omaggiano uno dei più conosciuti e amati cantautori italiani.
18 Febbraio 2021
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Il 18 febbraio 1940 nella località di Pegli a Genova nasceva Fabrizio De André. Inutile tentare di trovare le parole giuste per spiegare chi era o ciò che ci ha donato con la sua arte. Impossibile non conoscere almeno un suo verso, così vicino alla poesia, o una delle infinite storie che ci ha saputo raccontare, dipingendo a parole quadri così vividi da sembrare vivi.

De André ha fatto la storia della musica genovese e italiana, ha saputo omaggiare la sua Genova (la Genova dei vicoli, della tradizione, della storia) ma soprattutto ha saputo dare agli emarginati, agli eterni ultimi della società la dignità di una narrazione limpida e umana che li rendesse protagonisti (leggi l’articolo di wall:out Ma chi era Marinella?).

La sua figura di uomo e la sua musica sono state cristallizzate e analizzate diverse volte da interviste, documentari e addirittura fiction televisive, ma se solo le parole possono omaggiare le parole, è solo nei libri che gli sono stati dedicati che possiamo cercare di comprendere l’artista.

Nel 2000 e poi nel 2018 Luigi Viva, scrittore e amico di Fabrizio, firma e pubblica per La Feltrinelli Editore Non per un dio ma nemmeno per gioco: vita di Fabrizio De André e Falegname di parole: le canzoni e la musica di Fabrizio De André.

Il primo, il cui titolo è tratto da uno dei versi della canzone Il medico, ripercorre la vita del cantautore dall’infanzia alla scoperta della musica, dai primi successi fino al ritiro in Sardegna e al sequestro.

Il secondo volume, scritto sotto la supervisione dello stesso De André diversi anni prima della sua pubblicazione, ricostruisce lo stile e l’opera del cantautore ripercorrendoli tramite i suoi stessi appunti, gli spartiti originali, i testi autografi con le correzioni.

È cosa nota che Fabrizio prendesse appunti in modo quasi maniacale su qualsiasi superficie utile alla scrittura, riportando pensieri, riflessioni, detti sentiti per caso tra i vicoli. Nel 2016 la Mondadori Editore pubblica Sotto le ciglia chissà. I diari, l’enorme archivio di scritti autografi oggi conservati nel Centro Studi Fabrizio De André all’Università di Siena.

De André
Via del Campo 29rosso. Foto Wikicommons

Eccezionalmente alla sua immensa opera di cantautorato sono invece dedicati Il libro del mondo: Fabrizio De André e le storie dietro le canzoni, scritto da Walter Pistarini e pubblicato da Giunti Editore, una panoramica cronologica delle storie e degli aneddoti che hanno ispirato le sue canzoni; Anche le parole sono nomadi: i vinti e i futuri vincitori cantati da Fabrizio De André nei testi delle canzoni e nei suoi interventi in pubblico, curato dalla Fondazione Fabrizio De André Onlus e pubblicato da Chiarelettere.

Nel 2003 Paolo Ghezzi firma Il Vangelo secondo De André: per chi viaggia in direzione ostinata e contraria, pubblicato da Àncora, sull’ateismo di un’artista che come pochi ha saputo trattare il problema di Dio e la coscienza dei credenti; infine, Tutto De André: i racconti di 131 canzoni, di Federico Pistone pubblicato da LIT Edizioni, l’ascolto consapevole di tutte le canzoni dagli esordi nel 1961 ai brani postumi del 2008.

La poesia di De André ha saputo ispirare anche le matite e non mancano così fumetti a lui dedicati per rivivere alcune delle sue storie più belle.

Nel 2019 Ernesto Anderle per Becco Giallo firma le tavole di Ridammi la mano; nel 2020 la Fondazione permette la pubblicazione dei testi originali di uno degli album chiave dell’opera del cantautore, La buona novella, che si trasformano nelle tavole firmate da Paolo Castaldi e pubblicate da Feltrinelli Comics; nel 2009 i personaggi delle canzoni tornano protagonisti in Come una specie di sorriso, raccolta di vignette firmate da Mauro Biani e pubblicata da Stampa Alternativa.

Infine, Uomo Faber, firmato dai fumettisti Iva Milazzo e Fabrizio Càlzia per Nicola Pesce Editore, uno sguardo intimo sull’uomo dietro l’arte nel soprannome che gli fu dato dall’amico Paolo Villaggio.

Immagine di copertina:
Foto Wikicommons


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Siciliana emigrata a Genova per puro caso, alla ricerca di ogni singolo angolo bello della Liguria. Laureata in giornalismo, editoria e comunicazione, appassionata di tutto quello che trova posto sul Web. Grafomane e accumulatrice seriale, colleziona libri sottolineati, cartoline e riferimenti della cultura Pop.

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