Anna e Lucia lavorano da più di vent’anni come guide turistiche e dalla loro amicizia è nato il progetto “Street Art Guides”.
Da Giugno svolgono tour itineranti per le strade di Genova alla ricerca dei murales, dei poster, degli sticker e di tutte le forme d’arte urbana che vanno a comporre il variopinto mosaico della street art che a Genova è più brillante che mai.
Ho avuto l’opportunità di conoscere meglio l’iniziativa parlandone con loro.
Cara Anna e Lucia di cosa vi occupate professionalmente?
Lucia: io ho una formazione in archeologia e ho fatto alcuni scavi come archeologa quando ero più giovane. Dal ’91 invece ho iniziato ad operare come guida turistica nella provincia di La Spezia e di Genova. Sono attualmente impegnata la maggior parte del tempo nel capoluogo ligure e il mio lavoro si divide in due stagioni; in estate lavoro perlopiù con i turisti e d’inverno con i genovesi che trovano un pochino di tempo per conoscere meglio la loro città…
Anna: io ho una laurea in lingue e dal 2000 lavoro nel turismo sia come accompagnatrice che come guida, il mio ruolo prediletto. Con Lucia abbiamo spesso collaborato nei tour per Genova e dal buon rapporto professionale è nata la nostra amicizia che ci ha portato a fondare il progetto “Street Art Guides”.
A proposito di “Street Art Guides”, quando e come è nata l’intenzione di fare da guide della street art a Genova?
A: Il progetto è sostanzialmente nato lo scorso autunno, nel periodo in cui c’era la mostra su Banksy a Palazzo Ducale (Leggi qui la recensione di Obey Fidelity). Invece che proporci come guide della mostra stessa, io e Lucia abbiamo pensato a un percorso itinerante per le vie della città che preparasse un minimo coloro che sarebbero andati alla mostra senza necessariamente conoscere il fenomeno street art. Si è rivelato un esperimento di successo e da lì abbiamo deciso di proporre qualcosa di continuativo.
Aldilà dell’interesse professionale in quanto guide turistiche, quando è nata la vostra passione personale per la street art?
L: Durante un viaggio a Copenaghen, dopo aver visitato l’ennesimo museo archeologico, i miei amici mi trascinarono al museo d’arte moderna Kunstal Charlottenborg. Ne rimasi piacevolmente sorpresa e da lì il mio crescente interesse nei confronti dell’arte contemporanea è sfociato in quello per la street art. Anna ha sicuramente contribuito ad alimentare il mio entusiasmo per l’argomento.
Un po’ come il nostro web-magazine, il vostro progetto è diventato ufficialmente operativo pochi mesi dopo la diffusione globale del virus Covid-19. In quale modo questa pandemia ha influito sul vostro progetto?
A: Ufficialmente eravamo pronte per partire in primavera ma abbiamo dovuto rimandare i tour all’estate, sempre nel rispetto delle linee di sicurezza anti-covid. Era nostra intenzione comunque rivolgerci anche ai turisti che, per forza di cose, negli ultimi mesi erano in minoranza.
Paradossalmente i tempi dilatati e la partenza ritardata ci hanno dato più tempo per portarci avanti nella pianificazione dei tour e nell’organizzazione di iniziative future che ci piacerebbe mettere in atto una volta che si sarà tornati a una situazione di maggiore sicurezza.
Quali sarebbero quindi i vostri piani per il futuro prossimo di “Street Art Guides”?
L: Ne abbiamo tanti!
Per esempio abbiamo già iniziato a metterci in contatto con alcuni degli artisti più affermati della scena genovese per proporre dei tour che finiscano con la visione in diretta degli artisti all’opera su un murales. Ci piacerebbe anche organizzare delle mini-conferenze che vadano ad approfondire gli argomenti trattati durante i tour.
A: Sfruttando il mio titolo di accompagnatrice turistica vorremmo anche organizzare qualcosa al di fuori di Genova. Città come Milano e Bologna hanno un retaggio culturale e artistico di grandissima rilevanza.
Ma anche senza allontanarsi troppo, in giro per la Liguria è pieno di luoghi che meritano una visita.
Chiaramente per offrire degli eventi economicamente sostenibili per noi e per gli interessati sarebbe quanto mai auspicabile che si formasse un solido gruppo di seguaci, più siamo meglio è!
Da appassionati di street art si acquisiscono un paio di occhiali nuovi attraverso i quali osservare i muri in giro per il mondo.
È cambiato il vostro modo di guardare Genova?
L: Assolutamente! Io e Anna ci mandiamo le foto delle nuove scoperte su Whatsapp ogni due minuti… anche per un tragitto di cinque minuti ormai ne impiego venti perché tengo sempre gli occhi aperti per qualche nuovo pezzo.
Abbiamo percepito questo cambiamento anche nei confronti di chi partecipava ai nostri tour. Inizialmente infatti ci aspettavamo una maggioranza di studenti e neolaureati… invece sono numerose anche le coppie di anziani che pur non sapendo assolutamente nulla di street art si incuriosiscono e, come noi, finiscono per rivalutare il fenomeno e guardare Genova con stupore per la milionesima volta!
A: Ed è sicuramente una bella soddisfazione vedere come molti dei nostri “clienti” siano attirati dal sempreverde dibattito che cerca la linea di confine morale tra vandalismo e arte di strada.
L: Noi stesse ci ritroviamo a dover aggiornare costantemente le nostre conoscenze sul tema. Proprio perché si tratta di una forma d’arte così volatile ed effimera ogni tour è davvero unico a sé e ciò alimenta il nostro entusiasmo e la nostra voglia di imparare.
Vi auguro di poter presto realizzare i vostri piani per questo progetto. Prima di lasciarci, un’ultima domanda. Quali sono i vostri street artists preferiti?
A: A me piace molto ericailcane, che ha realizzato quel bellissimo murales in piazza Caricamento. Per quanto riguarda gli artisti locali Rois è sicuramente uno dei nostri preferiti.
L: Condivido e vorrei annoverare anche Giuliogol, storico artista genovese che ha collaborato alla realizzazione dei numerosi murales della nuova stazione del treno di Genova Prà.
Da tenere d’occhio allora!
Grazie, a presto.
Immagine di copertina:
Illustrazione di Martina Spanu
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