Rilanciare la storia e la moda genovese. Genova si anima con una serie di iniziative a tema jeans. Un materiale che ha cambiato la storia dell’abbigliamento, la cui origine è ricondotta proprio a Genova.
È nel XVI secolo quando nelle zone portuali si diffonde l’utilizzo di questa tela blu per fabbricare le vele delle navi e i teloni da copertura. Nel desiderio di valorizzare questo pezzo di storia genovese, Il Comune di Genova dal 2021 battezzerà la via del jeans tra i carrugi di Pré, via del Campo e via San Luca.
Un percorso di riqualificazione dell’area creato per ricordare i luoghi dove i tessuti venivano realizzati. Esposizioni dedicate ai jeans saranno allestite nelle vetrine libere dell’area creando così un museo diffuso. Slogan dell’iniziativa è “GenovaJeans. Invented here”.
Un vero e proprio omaggio al tessuto che nell’ottocento da Genova ha conquistato l’America. Da prima materiale per creare le tute dei minatori, per poi trasformarsi in capo d’abbigliamento iconico. È qui che Levi Strauss firma nel 1873 il primo modello di jeans.
E nel corso degli anni il jeans si consolida come tendenza indiscussa tramandata da una generazione all’altra. Chiari, scuri, strappati, a sigaretta. Mille modelli, tanti lavaggi. Un successo a livello planetario che deve anche il suo nome orginale a Genova: “Blue de Genes”, ovvero blu di Genova.
Anteprima del progetto è la mostra “ArteJeans” inaugurata a fine settembre presso il Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce. La mostra è una delle 5 esposizioni che si inseriscono nell’ambito di “Autunno Blu” a cura di Anna Orlando e Francesca Serrati. 24 i lavori esposti, donati alle Collezioni Civiche di Genova da artisti di tutta Italia.
Intanto al Museo Diocesano ancora in mostra l’esposizione “Blue di Genova”, in cui è possibile ammirare teli dipinti con scene della Passione. I loro materiali sono considerati antenati del jeans.
Questo evento è su wall:in
Scarica la App di wall:in da Google Play o App Store e scopri tutti gli eventi in città.
Immagine di copertina:
Foto di Anne Nygård
Scrivi all’Autorə
Vuoi contattare l’Autorə per parlare dell’articolo?
Clicca sul pulsante qui a destra.