Alloggi per under 40 e studenti, social housing e nuovi spazi per i giovani. Questi sarebbero solo alcuni degli interventi per il centro storico di Genova, previsti nel piano da 16 milioni inviato dal Comune di Genova al ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili per la rigenerazione delle zone di Prè, Ghetto, Maddalena e Caricamento.
La proposta è stata inviata, nell’ambito del Piano integrato per il Centro Storico-Caruggi, per la partecipazione al primo bando Pinqua, il programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare.
Un progetto visionario, direbbero alcuni, ma certo dettagliato nella sua strategia per punti e per tappe, nato dall’esigenza di reagire all’implacabile consumo sterile di territorio per valorizzare gli spazi di abbandono della città.
Un piano strategico volto a riqualificare, senza snaturarlo, uno dei più grandi centri storici medievali d’Europa.
(O forse no? leggi l’articolo di wall:out Genova: sfatiamo un po’ di miti tra primati, record ostentati e leggende metropolitane)
Una città, quella di Genova, che è dedalo di caruggi e piazze, sovrana e multiculturale, cantata da grandi come Faber, Paoli, Tenco, Lauzi e scritta e interpretata da miti letterari come Valery, Montale e Nietszche. Groviglio aperto sul mare, anima libera ma mugugnata e a volte incompresa.
Il progetto è stato presentato dagli assessori comunali Paola Bordilli (Centro storico) e Simonetta Cenci (Urbanistica) e si articola su tre assi di intervento. (Link Centro Storico: Progetto 16 milioni)
Coliving
Il Coliving prevede la ristrutturazione di circa 40 alloggi (del Comune o che il Comune intende acquistare), distribuiti fra via Balbi 9 e Via Pré, che saranno recuperati e ristrutturati per destinarli a edilizia sociale rivolta a nuclei di under 40 attraverso un programma speciale per l’abitare giovanile.
Un intervento che prevede anche il coinvolgimento dei soggetti, destinatari degli alloggi, nella gestione di spazi comuni e in azioni di welfare condominiale.
La stima economica dell’intervento è di circa 9 milioni di euro.
Culture
Culture, che ha l’obiettivo di incrementare l’offerta di spazi per il quartiere (per favorire legami di vicinato, per studenti e giovani, culturali, innovativi e inclusivi).
Prevede il recupero dell’ex cinema teatro Fossatello e il restauro dei fondi e dell’atrio di ingresso di via del Campo di Palazzo Rebuffo Serra per la creazione di hub a vocazione artistica e culturale legato ai cantautori genovesi (in particolare a Fabrizio De Andrè) e al progetto via del Campo 29 rosso.
La stima economica degli interventi è di circa 1 milione di euro.
Commons
Commons ha l’obiettivo, infine, di incrementare e migliorare l’offerta di spazi pubblici attrezzati anche per la pratica dello sport per implementare la qualità dell’abitare e la sicurezza del quartiere. Gli interventi riguardano le piazze: Caricamento, Monachette, Marinelle, Tenedo detta dei Macellari, piazza San Pancrazio e Santa Sabina.
La stima economica degli interventi è di oltre 3,5 milioni di euro.
Immagini dalla presentazione del progetto per il bando PINQuA Immagini dalla presentazione del progetto per il bando PINQuA
“Rigenerazione e rinascita sono il filo conduttore del Piano Caruggi – spiega l’assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci – stiamo adottando un approccio strategico che pensi alla riprogettazione, condivisa con il territorio e le parti attive della cittadinanza, di spazi aperti, delle piazze e di alcuni immobili. All’interno della proposta presentata per il primo bando Pinqua abbiamo puntato, in linea con gli assi proposti dal ministero, sul recupero di alloggi dedicati all’edilizia sociale rivolta in particolare a una fascia giovane: uno studentato diffuso con servizi di quartiere, culturali, sportivi e di aggregazione che siano un incentivo concreto e un’attrattiva per l’insediamento di nuclei under 40, tra via Gramsci e via Prè, una zona con molte criticità ma anche molti punti di forza da valorizzare”.
“Abbiamo individuato – spiega l’assessore al Centro Storico Paola Bordilli – una serie di spazi, attualmente vuoti, nella zona Ovest del Centro Storico: in collaborazione con le diverse realtà attive sul territorio, abbiamo elaborato una progettualità comune con l’obiettivo di dare una vocazione alle aree e quindi rivitalizzarle, una volta ottenuto il finanziamento ministeriale, a partire dall’ex cinema Fossatello e da palazzo Rebuffo Serra. Grazie all’intesa raggiunta con l’Università di Genova, rafforzeremo le potenzialità del progetto via Del Campo 29 rosso, con la creazione di nuovi spazi di incontro per studenti, ma anche per eventi aperti alla città. Inoltre, nell’elaborazione della proposta per il primo bando Pinqua, i tecnici dell’Urban Center, in collaborazione con il Nucleo operativo antievasione, hanno mappato le attività della zona Prè, Ghetto e Maddalena il cui risultato ci dà il quadro del tessuto socioeconomico attuale e quindi la base essenziale per la programmazione dei prossimi interventi che hanno come obiettivo l’insediamento di nuove attività e il supporto di quelle già esistenti, nell’ottica della valorizzazione di tutto il Centro storico come luogo dove sia bello vivere e lavorare”.
Il centro storico di Genova è straordinariamente affollato da palazzi trecenteschi, chiese storiche, piazze e piazzette, e ancora locali e ristorantini.
Accanto agli splendori della Genova Medioevale e Rinascimentale vivono però situazioni di degrado e incuria. Numerose amministrazioni comunali nel corso degli anni hanno tentato interventi riqualificanti, in alcune parti riuscendo egregiamente, in altre scontrandosi contro malaffare e corruzione.
Dopo l’esperienza dell’incubatore di Impresa e del Patto per lo Sviluppo, oggi possiamo sperare in un nuovo disegno di rinascita strutturale, sociale e culturale. Come afferma il teorema della finestra rotta, è solo con l’investimento nella bellezza e nella rinascita culturale che si può sperare di far rivivere un centro storico di importanza fondamentale per la Città e per i suoi abitanti.
Combattere il degrado e la malavita soltanto con i blitz delle forze dell’ordine è un pò come lasciare giocare il proprio figlio con le pozzanghere e sgridarlo se si sporca di fango.
Immagine di copertina:
San Vicenzo, Genova. Foto di Daniele D’Andreti
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